Ansia, paranoie e sconforto

Gentile dottore/dottoressa,
Sono una ragazza giovane, studentessa e lavoratrice fuori sede, e da qualche mese vivo in uno stato di ansia costante. Senza entrare eccessivamente nei dettagli, circa 8 mesi fa il mio ragazzo (col quale sono fidanzata da parecchi anni) mi ha raccontato alcune bugie circa il suo rapporto con una sua amica (che io non conoscevo se non di nome). Non pare abbiano avuto una relazione o interesse l'uno per l'altra (questo, almeno, è ciò che dice lui ed io non ho prove che affermino il contrario), ma sono usciti assieme più volte (probabilmente 3) mentre lui mi diceva di essere a casa/in giro con altre persone. Dal momento che non ho mai avuto problemi circa il fatto che lui avesse delle amiche (alcune di esse a me sconosciute) ed ho sempre accettato che lui le frequentasse, senza alcuna gelosia, questa notizia mi ha fatto soffrire molto, anche perché lui ha negato i suoi incontri con questa ragazza per circa un mese, nonostante io sapessi per certo si fossero verificati (li avevano visti alcuni miei amici). Ha ammesso la verità dopo circa un mese di mie insistenze, mese in cui ha anche più volte giurato di non aver mai visto questa ragazza di nascosto ed in cui ha sempre ribadito che si trattava di mie paranoie senza alcun fondamento. Abbiamo deciso di continuare a stare assieme, anche perché non si era verificato un vero e proprio tradimento ed a suo dire lui ama me e vuole stare con me e si trattava solo bugie dettate dal suo timore che io potessi far scenate per il suo rapporto d'amicizia con questa ragazza (scenate che mai avevo fatto in passato, ma vabbé). Da questo evento, però, io sono cambiata. Se prima mi fidavo ciecamente di lui, adesso sono sempre sospettosa, faccio costantemente ricerche online, su social network e non solo, per cercare prove di eventuali altre uscite ed incontri tra lui e questa ragazza. Lui intanto ha comunque fatto molto per provare a recuperare il rapporto (mi è stato vicino, ha fatto in modo che io la conoscessi così da farmi vedere che sono solo amici ecc), ma io non riesco a recuperare fiducia in lui. Questa situazione mi ha completamente destabilizzata, al punto di danneggiare la mia carriera universitaria e di farmi perdere il posto di lavoro (part time e precario, ma comunque importante per me). Circa due mesi fa mi sono rivolta ad uno psicoterapeuta (psichiatra, non so se questo possa cambiare qualcosa nell'approccio ecc), col quale ho fatto 6 sedute, contando la pausa natalizia. Tuttavia i miei incontri col terapista sono piuttosto particolari: lui mi rimprovera costantemente, dice che quando mi sente parlare gli viene da ridere nel sentire le mie idiozie ed urla spesso. Non so se questo sia "normale", probabilmente vuole cercare di farmi reagire vista la situazione di stasi in cui sono finita negli ultimi mesi, ma onestamente penso stia ottenendo l'effetto opposto: se un giorno mi sveglio carica e serena, dopo la seduta torno più ansiosa ed apatica di prima. Non so cosa fare....
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
(...)lui ama me e vuole stare con me e si trattava solo bugie dettate dal suo timore che io potessi far scenate (..9

questa è la storia del genere umano. L'idea che il partner o la partner non ci racconti bugie è una illusione che tutti inseguiamo senza successo.
la differenze tra lei e le altre è che lei ne ha scoperte alcune.
per quel che riguarda il suo psichiatra posso dirle che le sedute devono avere un effetto terapeutico, far riflettere, interrompere schemi disfunzionali, dare visioni alternative delle cose. se tutto questo non accade allora c'è qualcosa che non quadra.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Il problema è che questa vicenda, seppur non grave quanto un tradimento, in me ha creato effetti simili. Non ho fiducia in lui e sono sempre sospettosa, spesso fissandomi su pensieri che so benissimo essere paranoie. Ad esempio se vedo che sia lui che lei sono online su un social network automaticamente penso che stiano assoeme in quel momento. So bene, a mente lucida, che si tratta di mie fissazioni, ma non riesco ad uscirne, nonostante la sua bugia si riferisca a parecchi mesi fa. Sono entrata in un vortice di ossessioni e paranoie dal quale noo riesco a riemergere
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66

Gentile utente,

La fiducia ferita abbisogna di tempi per esssere ricostruita, ..ma la cicatrice rimarrà. Rimarrà nella persona ingannata e nella relazione (M. Recalcati, "Non è più come prima", Raffaello Cortina editore).

Solo gli amori che durano devono affrontare tali prove.

Il fatto che Lei abbia perso il lavoro per le pene d'amore mi lascia un po' stupita: come è successo?

Per quanto riguarda lo psichiatra:
se non Le ritorna alcun beneficio, se rimane umiliata dalle modalità, pensi a cambiare specialista; rivolgendosi questa volta ad uno/a psicoterapeuta di formazione psicologica anzichè medica.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
dopo
Utente
Utente
Non si trattava di un vero e proprio lavoro, facevo la cameriera nel weekend e collaboravo con un ente per promoter.. e, semplicemente, ho smesso di andarci. Non riesco più neanche a studiare ed ho difficoltà a relazionarmi con altre persone, anche se fortunatamente ho qualche amico che, con pazienza ed affetto, mi sta comunque vicino. Sono apatica, svogliata, vivo nell'ossessione di essere nuovamente presa in giro..
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66


Gentile ragazza,

la ferita dell'inganno deve essere profonda... Le consiglio di riprendere al più presto la psicoterapia, come detto in #3.

Saluti cordiali.




[#6]
dopo
Utente
Utente
Tra due giorni ho il prossimo appuntamento con lo psichiatra, tuttavia le ripeto che non capisco il suo tipo di atteggiamento. È molto aggressivo, a tratti offensivo. Suppongo sia un modo per farmi reagire (a suo dire col mio ragazzo sono troppo "morbida" e lascio passare troppi comportamenti irrispettosi), tuttavia, anche se sul momento mi innervosisco e reagisco alle provocazioni del mio terapista, quando torno a casa sono veramente apatica e svogliata.. Per qualche giorno sto bene, serena e piena di voglia di fare, dopo la seduta cado nuovamente nel baratro. Nei mesi scorsi (prima di iniziare la psicoterapia) ho avuto degli attacchi di panico e spesso soffro di disturbi psicosomatici (vomito in primis)
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

mi pare di poter ipotizzare che il Suo fidanzato abbia scelto una soluzione "preventiva" nei Suoi riguardi (cioè di non dire da subito la verità sull'altra ragazza) per evitare un problema.
Più che mentire deliberatamente per nascondere un'uscita, mi pare che il Suo fidanzato abbia cercato di fare il massimo per cercare di tutelare tutti, ma evidentemente avrebbe fatto bene a dire sin da subito la verità...

Per quanto riguarda l'atteggiamento dello psicoterapeuta, se le cose stanno come dice, mi pare del tutto inutile proseguire con le prossime sedute.

Una consulenza/psicoterapia serve per mettere a fuoco il problema e capire come superarlo; aggredire o insultare il paziente non è previsto nelle tecniche che utilizziamo per aiutare i nostri pazienti.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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