Reazioni davanti all'uso di cannabis

Buongiorno, scrivo poichè non riesco a gestire un problema. Il mio compagno ha fatto uso di cannabis in passato per poi smettere per qualche anno. Ora vuole riprendere e io ci sto malissimo. Premetto che io non ne ho mai fatto uso, neanche di sigarette. Ho provato a spiegargli il motivo di tale sensazione ( che a parole è difficile da definire ) di malessere da parte mia, ma non arriviamo da nessuna parte, lui è deciso. So che io non posso forzarlo ed è giustissimo, ma mi fa vivere così male da darmi degli attacchi di panico/ansia ogni volta che ci penso e che ne parliamo.
Non so come potercela fare, viviamo una relazione già da parecchi anni, non abbiamo progetti per il futuro, o meglio io li vorrei ma lui no e di conseguenza l'esasperazione di ogni discussione porta ad allontanarci sempre di più e non so se riuscirò ad andare avanti così.
Come posso fare a non sentirmi morire dentro ora che so che lui sta ricominciando?
Come posso reagire e affrontare la cosa senza che mi senta devastata?
Grazie a chi mi risponderà.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Signorina,
Lei sta provando ad investire in questa relazione. Il suo compagno, da quello che scrive, sembra di no.

Lei ama il suo ragazzo?
Da cosa si sente legata a lui?
Lei conosce il motivo per il quale il suo compagno ha deciso di riprendere a fare uso di cannabis?

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signorina fare uso di cannabis è poco saggio, al pari di tante altre sostanze, dal fumo agli alcolici ecc. per la cannabis è da capire se la prende da spacciatori ed allora non si sa cosa realmente c'è dentro e in che concentrazioni o nelle farmacie. Da circa due settimane in alcune farmacie italiane è in vendita la prima cannabis terapeutica prodotta interamente in Italia presso lo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, che va ad affiancarsi a quella già disponibile ma prodotta in Olanda dalla Bedrocan. “Quella italiana si chiama FM2 ed ha una ha una percentuale accettabile di Thc (Delta-9-tetraidrocannabinolo) ed una percentuale più alta di Cbd (cannabidiolo). Ecco perché è particolarmente indicata per la fibromialgia, la Sla, l’Alzheimer e nei pazienti con lesioni midollari. Ora se la sostanza ha una sua logica nel trattamento di nausea e vomito nei pazienti che fanno chemioterapia e nel trattamento dei dolori in alcune patologie (per i quali comunque sono in commercio farmaci ugualmente utili), non riesco a capire la filosofia di chi vuole prendere una sostanza per i suoi effetti eccitanti, quando invece è necessario sapere che la cannabis se può migliorare l’umore e aumentare l’eccitazione sessuale, può avere un impatto negativo sulla performance sessuale ovvero sulle capacità erettili. Quindi penso che se il suo compagno è riuscito a smettere, farebbe bene ad evitare di ricaderci. Cari saluti
gerunda

Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia

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dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta.

Sì io lo amo.
Mi legano tutti questi anni passati insieme e la speranza di poter vivere una vita insieme.

Da quello che so la utilizzerebbe come "rilassante" dopo le stressanti giornate di lavoro.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
<< la speranza di poter vivere una vita insieme>>.
Questa speranza, è condivisa? O si sta logorando solo lei a tenerla in piedi da sola?
<<non abbiamo progetti per il futuro, o meglio io li vorrei ma lui no e di conseguenza l'esasperazione di ogni discussione porta ad allontanarci sempre di più e non so se riuscirò ad andare avanti così>>

<<la utilizzerebbe come "rilassante" dopo le stressanti giornate di lavoro.>>
Esistono modi meno disfunzionali di rilassarsi dopo stressanti giornate di lavoro: guardare un film, fare l'amore, passeggiare e cenare insieme, coccolarsi sul divano, seguire un hobby... etc etc etc
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dopo
Utente
Utente
Sono d'accordo con Lei, infatti ho provato a suo tempo a proporgli queste cose, ma lui si ostina a dirmi che ha il desiderio di farlo e che per lui è assurdo che io non capisca e ci stia male.
Per la speranza, lui mi ha detto che gli farebbe piacere che ci fossi io nel suo futuro, ma non vuole minimamente fare progetti.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Perché allora non avvalersi di una consulenza di coppia da parte di un collega psicoterapeuta? (meglio se perfezionato in terapia di coppia)

In questo modo entrambi potreste condividere, in uno spazio tutto vostro, ciò che sta accadendo, guardare la realtà cercando di trovare soluzioni opportune al benessere dell'uno e dell'altro avvalendovi di pareri, suggerimenti e supporto specialistico obiettivo.



[#7]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per i preziosi consigli.
Lui non lo vedo molto convinto di una terapia perchè è deciso che la sua vita sia così, che è un problema mio se non riesco a farmi andare bene questo suo comportamento.
Vedrò cosa si riuscirà a fare.
Grazie
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Glielo proponga. Non si aspetti che possa essere una decisione automatica quella di proporre il proprio disagio in una terapia...

possibile che ci voglia tempo e che abbia bisogno di riflettere...

Se comunque lui continuerà ad essere deciso e fermo sulle sue posizioni e lei a logorarsi per questo, inizi a porsi delle domande su quanto le sia utile continuare ad investire malessere in una relazione povera di condivisione...

noi restiamo in ascolto

Un caro saluto e in bocca al lupo
[#9]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio ancora.

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