Dipendenza antidepressivi

Salve, ho bisogno davvero di un aiuto.
Mia madre soffre di depressione e ansia da quasi 10 ormai, facendo abuso di zolpidem(4-5 scatoli ogni sera) e gocce di talofen (insieme a zolpidem) in quanto non riesce a dormire. Il problema è che se cerca di diminuire non ci riesce, per esempio(adesso non ricordo precisamente quante pillole contengono 4 scatoli) ogni sera prende 40 pillole, se ne toglie anche solo 2, non riesce a dormire e deve prenderle a forza, .Nonostante sia consapevole che due pillole in più o meno non cambiano niente su 40 pillole, e quando provava dimuirne di più si sente male come se le venisse un infarto o le manca l'aria.
Mia madre ha 40 anni e 9 anni fa ha fatto il bypass gastrico per dimagrire quindi può essere che il suo corpo non assimila tutti i 4 scatoli.
Volevo sapere se mi sa consigliare una clinica, medico o qualsiasi cosa che possa aiutarla a curare questa dipendenza, ovviamente senza l'uso di ulteriori farmaci che secondo me (dato le innumerevoli viste da pschiatri e neurologi che abbiamo consultato non hanno fatto che peggiorare la situazione, un medico le ha addirittura dato il valium in endovena, che non le faceva neanche effetto) non servono a nulla.
Attualmente sta facendo una cura da un agopunturista, che le ha dimunito di molto le pillole, ma comunque non segue le terapie con costanza e determinazione, per questo avevo pensato ad una clinica.
Spero vivamente che lei possa aiutarmi. Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Sua madre non fa uso di antidepressivi ma di benzodiazepine e derivati delle stesse.


Detto questo, l'introduzione di una terapia specifica può consentire la riduzione dei farmaci attuali con controlli periodici.

Una dipendenza di questo tipo è di pertinenza del sert che può indicare dei luoghi di disintossicazione.

Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
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Grazie per la risposta. Secondo lei una cura omeopatica potrebbe funzionare?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Sicuramente no.

È evidente che c'è poca volontà di voler aiutare seriamente sua madre.