Durabilità di Protesi mobile tipo overdenture su denti naturali

A seguito di visita presso un Odontoiatra mi è stata prospettata la necessità di sostituire la mia ormai vecchia protesi fissa (intera arcata appoggiata su denti naturali a perno).
Premetto che fin dalla prima visita avevo indicato che per motivi di farmaci assunti mi era sconsigliato e peraltro non volevo impianti dentali. Il dentista dopo avere smontato la protesi, mi ha comunicato che solo alcuni elementi dentari sono ancora recuperabili. In particolare i tre incisivi e uno dei molari (denti del giudizio) mentre per l'altro mi ha dato poche speranze. Nonostante questo ha proposto una soluzione con protesi mobile stabilizzata con l'ausilio di almeno due impianti dentali o quattro sostenendo che la dentiera inferiore "non ci sta ed esce" e che l'eventuale recupero dei denti rimasti su cui appoggiare la protesi (overdenture) era sostanzialmente non conveniente per i costi e per la durata "breve" (al massimo 2 anni ...) dei denti devitalizzati da ritrattare. La facccenda mi ha chiaramente reso particolarmente perplessa. Ora visto che la protesi un ancoraggio ce l'avrebbe pur se non ottimale (i denti anteriori e il molare) e che la pressione della masticazione si dovrebbe distribire anche sulla gengiva (come perlatro in una protesi mobile totale) e non semplicemente sui denti rimasti, chiedo un vostro cortese parere circa il fatto che i denti che fungono da appoggio alla protesi mobile si usurino velocemente, come mi è stato detto e se esistono dati circa la durata media di tale tipologia di lavori.
Grazie.
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Dr. Luigi De Socio Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.2k 395 7
Elimini l'idea di impianti con denti naturali soprattutto se affetti da parodontopatia.
La procedura implanto-protesica corretta prevede i collegamenti impianto con impianto sia nel caso di protesi fisse che di overdenture.
La situazione ottimale sarebbe
poter riabilitare l'arcata inferiore con una soluzione ALL-ON -FOUR ( o anche ALL-ON-SIX che in genere viene utilizzata nel mascellare)ovviamente con impianti .
E ' chiaro che se esegue terapia parenterale con alendronato o bifosfonati per osteoporosi, la letteratura in materia sconsiglia terapia implantare.
Se assunti per os ,una volta effettuata la sospensione, è possibile eseguire impianti,in quanto il rischio di osteonecrosi è percentualmente bassissimo.
Altre soluzioni semplici potrebbero prevedere una protesi mobile ancorata ai suoi denti,eventualmente per eliminare anteriormente gli antiestetici ganci,
(valutata la possibilità tramite esami strumentali)una overdenture su incisivi
centrali debitamente preparati e ganci sui molari.
Quest'ultima soluzione è però poco consigliabile perche di dubbia durata.
Se può faccia impianti.
Si consulti eventualmente anche con altri colleghi chirurghi orali.
Cordialità

Dr. Luigi De Socio
Specialista in Odontoiatria
Perfezionato in Ortodonzia
Perfezionato in Gnatologia

[#2]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Non può essere fatta una media di una durata di una soluzione protesica, ma solo una previsione NEL SUO CASO, e nel suo caso è di un paio d'anni.

In un caso del genere, se prevedessi questa durata, personalmente mi rifiuterei tassativamente di eseguirla.

I denti appoggio overdenture non si usurano.
Si scardinano.
Cosa decisamente più difficile per gli impianti.

Farmaci assunti che possono sconsigliare la soluzione implantare sono essenzialmente i bifosfonati endovena ad alto dosaggio, e sono quelli usati per rallentare lo sviluppo delle metastasi tumorali ossee.
Per dosaggi inferiori, come quelli normalmente in uso per la prevenzione dell'osteoporosi, si ha un rischio estremamente basso di osteonecrosi della mandibola
Il rischio di osteonecerosi comunque non è solo per l'implantologia, ma anche per le estrazioni e tutte le manovre cruente nel cavo orale.

Premettendo che reputo illogico il loro uso per le osteoporosi di lieve o media entità, la loro sospensione tre mesi prima dell'intervento chirurgico riduce estremamente il rischio.

Ha titolo a valutare quale sia il rischio chirurgico sia nell'estrazione degli elementi dentali che nell'effettuazione degli impianti il chirurgo che effettua le manovre, perchè conosce bene cosa fa e l'eventuale traumaticità delle tecniche che usa.

Altri soggetti anche se medici spesso parlano a vanvera su argomenti di cui sono incompetenti spaventando le persone e spingendole a scelte non idonee.



www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

[#3]
Dr. Diego Ruffoni Dentista 10.3k 354 2
Gentile utente, premetto che molte persone portano la protesi totale inferiore senza alcun dente e senza alcun impianto. Personalmente cerco di essere più conservativo possibile e al momento mi accontenterei di sfruttare al meglio i suoi denti, poi tra 2 anni (se il suo odontoiatra ha indovinato) si passerà all'avulsione dei denti compromessi, che difficilmente saranno tutti, perchè un dente durerà più o meno di un'altro.
Persi tutti i denti, la protesi potrà essere ribasata, diventando una protesi normale come quella citata nella premessa. Se veramente poi non riuscirà a convivere con la protesi, la stessa protesi potrà essere stabilizzata successivamente con impianti. In poche parole, la protesi mobile gode del vantaggio di non essere mai rifatta, perchè non sfruttare al meglio questa opportunità?.

Dr. Diego Ruffoni
http://www.dott-diego-ruffoni.it/

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