Percorso per risolvere dolore alla sciatica sinistra post-operatoria

Buongiorno,
sono un uomo di 33 anni, di Trieste.
Sono stato operato nel 2012 dal dott. Bobicchio qui a Trieste, con una stabilizzazione dinamica agli ultimi metameri lombari, con il metodo Dynesis, a causa della sindrome delle faccette articolari. Il decorso post-operatorio è stato molto buono, con riduzione drastica dei dolori.
Da 1 anno e mezzo a questa parte circa, ho iniziato ad avere dei dolori molto seri alla gamba sinistra. Riassumendo, ultimamente ho fatto l'elettromiografia, tac e risonanza magnetica.
I risultati delle indagini sono i seguenti:
1) Elettromiografia: lievi segni di sofferenza al motoneurone periferico di tipo radicolare non recente all'EBD bilaterale (L5)
2) TAC, Risonanza Magnetica e RX dinamiche: non hanno mostrato movimenti anomali o importanti e sicure compressioni radicolari, forse il forame di L4-L5 era leggermente ristretto (secondo il Primario, dott. Tacconi). Se serve, in ulteriori messaggi posso mettere i referti per intero.

Ho fatto, in data 14/11/2016 un'infiltrazione radicolare L4-L5 e L5-S1 Sinistra.
Referto: dopo acquisizione rotazionale Xper-CT, si è proceduto sotto controllo fluoroscopico e sistema di guida XperGuide all'avanzamento di due aghi spinali da 22 G fino a livello dei forami di coniugazione L4-L5 e L5-S1 di sinistra. Il posizionamento degli aghi è stato parzialmente ostacolato dalla presenza di viti metalliche transpenduncolari. Con tale limite si è poi proceduto a infiltrazione in prossimità delle radici nervose emergenti a tali livelli con bupivacaina associata a corticosteroide.

Il risultato è che ho avuto beneficio solamente nella giornata dell'infiltrazione.

Poichè il dolore è molto importante, attualmente sono seguito dalla Terapia Antalgica, con una terapia di Targin (30mg + 20 mg + 30 mg), Contramal 50mg x 3 (raddoppiabile al bisogno), Gabapentin 400mg x 3, Valium 10 gocce x3, vitamina B e acido alfa lipoico.

Ora, il primario, dott. Tacconi, mi ha prospettato un percorso di questo tipo: infiltrazioni di anestetico e cortisone alle radici dei nervi, una radice alla volta, per capire quale radice è il problema; una volta trovata la radice "incriminata", si esegue una riesplorazione del forame interessato (anche in via endoscopica); se non funziona, attraverso la mielografia e mielo-TC, vedere se c'è una compressione in qualche altro punto.
Se non si riscontra niente nuovamente, si può pensare ad un cambio dell'impianto di fissaggio, da dinamico a rigido. Un'alternativa potrebbe essere inserire un'impianto di stimolazione spinale che mi anestetizzi il nervo compromesso.

Quello che vi chiedo è se, secondo voi, il percorso presentatomi sia corretto (o quantomeno ipotizzabile come corretto), ed eventualmente quale centro italiano o estero, specifico per questi problemi, poter contattare, in quanto, per risolvere, viaggerei ovunque: sto veramente male, ho un figlio che non riesco a curare e un lavoro, come educatore, che mi aspetta.

Grazie mille per l'aiuto in anticipo.
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
senza visitarLa e senza vedere le immagini degli esami eseguiti, risulta arduo esprimere un parere.
Se la sciatalgia sinistra dipende dalla stenosi del forame, forse la soluzione migliore può essere quella di eseguire una foraminotomia senza necessariamente rimuovere il sistema di artrodesi o sostituirlo.
Sono queste solo mie generiche supposizioni che per essere confermate dovrei valutare direttamente il caso.

Cordialmente
[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo,
la ringrazio per la risposta.
Le allego le risposte degli esami per completezza di informazione:

1) Elettromiografia: lievi segni di sofferenza al motoneurone periferico di tipo radicolare non recente all'EBD bilaterale (L5)

2) TAC: Notizie cliniche: esiti di artrodesi L3 - S1Indagine eseguita mediante scansioni volumetriche direttePresenza di metamero di transizione lombosacrale, che viene denominato convenzionalmente S1. Per il resto sono complessivamente nei limiti altezza e morfologia dei somi vertebrali. Nei limiti di norma l'allineamento dei somi vertebrali in paziente con esiti di fissazione transpeduncolare posteriore con viti e barre nel tratto L4 - S1.I mezzi di fissazione vertebrale sono regolarmente posizionati, eccettuata la vite transpeduncolare destra in L5 a decorso lievemente piùlaterale che giunge a strettissimo ridosso del forame di coniugazione destro tra L5-S1.
Alle intersomatiche si riconoscono fenomeni degenerativi spondilodiscoartrosici in L4-L5 e L5 - S1 con focalitàosteoproduttive osteofitosiche modeste a partenza dagli spigoli anteriori ma anche dagli spigoli posteriori dei piatti vertebrali affrontati. Concomitano note di degenerazione vacuolare del disco interposto in L5 - S1, globalmente ridotto il spessore.

3) Risonanza Magnetica: Indagine eseguita con apparecchiatura da 1.5 T, mediante sequenze TSE T1 e TSE T2 Dixon senza e con soppressione del
segnale per il tessuto adiposo sul piano sagittale e sequenze TSE T2 sul piano coronale ed assiale.
Atteggiamento in scoliosi destro-convessa del rachide lombare. Presenza di mezzi di stabilizzazione vertebrale con viti transpeduncolari a livello di L4, di L5 e di S1. Tendenza alla minima retrolistesi di L4 su L5. Irregolarità della limitante somatica inferiore di D12 e di L2 da piccola ernia intraspongiosa.
Modeste alterazioni artrosiche somatiche marginali più rilevanti tra L2 ed il sacro. Segni di disidratazione a carico dei dischi del tratto lombare con disco compreso tra L5-S1 che appare assottigliato. Regolare il disco compreso tra L1-L2 ed L2-L3.
Rettileinizzazione del profilo posteriore del disco compreso tra L3-L4. Il disco compreso tra L4-L5 presenta modesta protrusione discale ad ampio raggio un po' più evidente in sede posterolaterale destra con focale maggior sfiancamento in sede mediana-paramediana sinistra. Ridotto in ampiezza il forame di coniugazione di destra e meno evidente di quello di sinistra.
A livello L5-S1 si apprezza protrusione disco-osteofitaria con forami ridotti in ampiezza. Modeste alterazioni artrosiche delle faccette articolari interapofisarie più evidente tra L4-L5 ed L5-S1.
Il canale vertebrale presenta ampiezza regolare nel tratto di rachide esaminato. Discreti segni di atrofia con involuzione adiposa a carico dei muscoli paravertebrali posteriori.
Ne consegue, anche per coesistenza di fenomeni degenerativi artrosici interapofisari, una modica riduzione in ampiezza bilateralmente e simmetricamente dei forami di coniugazione in L4 - L5, e una significativa riduzione in ampiezza dei forami di coniugazione in S1 sempre bilateralmente ma maggiormente a destra rispetto che a sinistra. Ancora nei limiti l'ampiezza del canale vertebrale.

4)RX dinamica: Lieve scoliosi destro-convessa. Un pò accentuata la fisiologica lordosi. Presenza di sei corpi vertebrali a morfologia lombare, denominati da L1 ad L6, per lombarizzazione di S1. Mezzi di stabilizzazione si apprezzano ai livelli L4, L5 ed L6. Nella proiezione dinamica in estensione si evidenzia minima listesi di L5 su S1.

5) Ho fatto, in data 14/11/2016 un'infiltrazione radicolare L4-L5 e L5-S1 Sinistra. Referto:
Dopo acquisizione rotazionale Xper-CT, si è proceduto sotto controllo fluoroscopico e sistema di guida XperGuide all'avanzamento di due aghi spinali da 22 G fino a livello dei forami di coniugazione L4-L5 e L5-S1 di sinistra. Il posizionamento degli aghi è stato parzialmente ostacolato dalla presenza di viti metalliche transpenduncolari. Con tale limite si è poi proceduto a infiltrazione in prossimità delle radici nervose emergenti a tali livelli con bupivacaina associata a corticosteroide.

Il risultato è che ho avuto beneficio solamente nella giornata dell'infiltrazione.

Spero possa aiutarla nel capire un pò meglio la situazione.
Cordiali saluti
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
E' difficile capire come stanno realmente le cose.
Sembra esserci una sofferenza della radice L5 di sinistra, mentre l'esame TC farebbe sospettare un contatto tra la radice L5 di dx e la vite interpeduncolare. E' però vero che la RM non lo confermerebbe.

In assenza di una valutazione clinica e della visualizzazione delle immagini, a distanza non è possibile dire di più.

Cordialmente
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