Cosa devo fare per il mio e il suo bene

Buongiorno, cerco di sintetizzare quello che mi sta accadendo. Sette mesi fa ho conosciuto una donna con una figlia di 5 anni che si è lasciata col marito circa un anno prima. Lei mi aveva spiegato la sua situazione, ovvero, che nonostante il marito avesse un'altra a volte tornava da lei. Lei si giustificava dicendo che lo faceva per la bambina, per la famiglia. Poi ci siamo conosciuti, ci siamo visti e ci siamo innamorati. Appena lei ha cominciato a vedersi con me, il marito che per due anni non si è mai interessato di lei si è rifatto avanti per un periodo, poi a smesso. Non so se è importante ma il marito è stato più volte violento nei suoi confronti. Ora dopo sette mesi e con l udienza per la separazione che si avvicina, lui si è rifatto avanti. Le parla della famiglia, della figlia e di come potrebbero essere sereni insieme giurando di essere cambiato. Lei non sa più cosa fare, dice di amarmi, di stare bene con me, dice che sono l uomo della sua vita, ma ha paura, tanta paura di non provare per l ennesima volta di aggiustare la famiglia, per non sentire un domani la figlia colpevolozzarla di non averci provato. Io ho provato a starle vicino, a parlarle. Ieri siamo stati insieme e parlava come se dovessimo stare insieme tutta la vita. Diceva di amarmi e di stare bene solo quando sta con me. Oggi l ha chiamata il marito facendole le solite pressioni, ovvero parlandole della famiglia e della figlia. Lei mi ha subito chiamato, mi chiama amore ma sta male. Si è sentita male, ha vomitato ed è quasi svenuta. Io non posso vederla cosi, io che pensavo di non poter mai provare tutto questo per una persona sono disposto a tutto purché lei stia bene. Ditemi voi come devo comportarmi. Allontanarmi completamente, starle vicino, distaccarsi un po. Vi prego di aiutarmi...sto malissimo. Grazie
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

È frequente che un uomo o una donna, a poco tempo dalla sentenza di separazione, tornino a cercare, anche con prepotenza e molta frequenza, l'altro. Di base c'è una non accettazione della perdita da parte dell'ex marito. La separazione costituisce un lutto difficilmente accettabile.

Qui si tratta, da un punto di vista psicologico, di una questione di ruoli. Ovvero, lei fa bene a starle accanto perché la sua compagna sta vivendo un grande disagio. Ma lei deve fare il compagno non lo psicologo perché questa situazione sta provocando inevitabilmente malessere anche a lei.

Proponga alla sua compagna di avvalersi di un supporto specialistico psicoterapico. La sua provincia la conosco bene ed è florida di ottimi colleghi che potranno prendersi cura della sua compagna. Può anche pensare, in accordo con il/la collega, di accompagnarla lei all'inizio. Ma questo deve fare ora per il suo e vostro bene.


Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposata. Abbiamo deciso di rivolgerci a una psicologa. Volevo chiedere un'altra cosa. Lei è sempre molto sincera con me, mi parla sempre di tutto quello che le succede, mi fa leggere i messaggi che lui le manda. Sentendo lei e vedendo quello che le scrive lui mi sembra che loro non vogliano assumersi le responsabilità della fine del matrimonio. Lei da la colpa a lui, ai suoi comportamenti e lui dice che la colpa è di lei perche lui è cambiato e ha dato a lei ben due possibilità per riprovarci. Non sono uno psicologo ma a me sembra che loro vogliano in un certo senso sentirsi con la coscienza pulita e dare la colpa all'altro per la fine del rapporto. Lei, ad esempio, non dice a lui in maniera chiara di essere innamorata di me. Lui le dice di averlo chiaramente capito dai suoi comportamenti ma avrebbe preferito sentirselo dire. Lei mi ha detto che non vuole dirglielo perche ha paura che un domani lui possa raccontare tutto alla bambina e lei possa odiarla. Lei mi ha sempre detto che vorrebbe vedere lui felice con un'altra donna. Io credo che lei non voglia avere colpa della fine della sua storia e tutta la situazione attuale sia soltanto dovuta al fatto che nessuno dei due vuole assumersi nessuna responsabilità. Voi che ne dite?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

lasci che loro due sbroglino da sè le loro dinamiche.
Lei non è la persona giusta per interpretare, essendo coinvolto.
E non è nemmeno la persona adatta a leggere (v. SMS) tutto quanto avviene nella loro coppia, che - per l'appunto - è loro. E' come guardare dal buco della serratura quanto avviene tra due altre persone, di cui una è la "propria donna".

Aiuti la Sua compagna a chiedere aiuto di persona, de visu. Altrimenti anche la Vostra relazione correrà seri pericoli, essendo lei così confusa.





Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per i consigli, volevo chiedere un'altra cosa. Io come devo comportarmi? Ne abbiamo parlato e abbiamo deciso di rivolgerci a una psicologa. Nel frattempo io cosa devo fare, allontanarmi un po, distaccarsi completamente o restarle vicino cercando solo di farla star tranquilla? Cosa è meglio per lei?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66


La cosa deve andar bene per ambedue Voi.
Rivolgete questa domanda alla Psicologa che avrà il piacere di seguirla e seguirVi.