Bruxismo e mandibola storta

Gentilissimi dottori,
La mia vita da 6 anni è un inferno. Ho la sindrome di Ehlers Danlos ma in forma non grave. Ciò che mi tormenta da 6 anni è una sintomatologia odiosa in quanto a seguito di una forte parestesia alla testa intesa come sensazione flusso di sangue verso di essa, la mia testa si è spenta: soffro di alterazione sensoriale in maniera cronica. Lasciando la sindrome da parte l'unica cattivissima abitudine che ho avuto fin dai miei primi anni di vita è stata bruxare in maniera compulsiva. La parestesia, forse per coincidenza, assieme alla problematica di alterazione sensoriale è giunta proprio in concomitanza con l'arrivo dei miei ottavi. Durante questi 6 anni ho avuto un unico periodo di benessere legato ad una terapia massoterapica la quale mi ha annullato ogni sintomo. Questo stato di benessere è durato 6 mesi, di cui solo 3 sono stati di terapia. Essendosi ripresentato il problema e avendo notato io personalmente una qualche strana correlazione con la mandibola vorrei chiedere un parere in merito. Dal punto di vista mandibolare ed ortodontico ho un condilo più lungo dell'altro il ché fa andare la mandibola a scatto e la rende storta ed un'occlusione non perfetta ma che nessun dentista abbia mai definito patologica. Non ho ancora rimosso i miei denti del giudizio e lo farò di qui a breve... Ortopedici ed altri ipotizzano una sofferenza neurologica a livello periferico probabilmente causata da un'ernia nella zona cervicale, motivo per cui mi è stato prescritto per adesso un neurotrofico. Tuttavia la mia vita è stata segnata da questo bruxismo continuo e cronico e talvolta penso possa essere stato esso a causarmi danni dal punto di vista neurologico ma non possiedo conoscenze mediche sufficienti per affermarlo né ho mai letto qualcosa di concreto che affermasse nello specifico ciò. Vorrei sapere se secondo il vostro parere la mia situazione mandibolare ed il bruxismo possano realmente essere la causa dei miei mali e se correggendoli vi possa per me essere un futuro diverso. I massaggi sono una terapia costosa e non risolutiva a lungo termine. Cosa sapreste dirmi? Per me è davvero grave dal punto di vista psicologico, vorrei tornare come quello di prima ma il corpo sembra essersi anestetizzato e malato di queste parestesie forti e invalidanti.
Cordiali Saluti.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile paziente, la sintomatologia riferita può effettivamente essere sostenuta da un problema occlusale.
E' necessario infatti considerare che la problematica della colonna vertebrale e della cintura scapolare non é sempre isolata e fine a se stessa, ma inserita nel generale contesto posturale dell'intera struttura corporea . Può essere considerata , in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori ( bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto) solitamente denominate "Discendenti".
Il fatto che lei abbia avuto un periodo di benessere ("Durante questi 6 anni ho avuto un unico periodo di benessere legato ad una terapia massoterapica la quale mi ha annullato ogni sintomo. Questo stato di benessere è durato 6 mesi, di cui solo 3 sono stati di terapia"), rinforzerebbe questo sospetto: se l'occlusione è coinvolta, il trattamento fisioterapico, ancorché efficace, tende a non essere duraturo.
Può trovare qualche notizia utile aprendo questo link:
http://www.studiober.com/patologie/occlusione-e-postura/
La postura del cranio rispetto alla colonna cervicale non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi due sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola
La postura della mandibola è dunque pienamente coinvolta (anche se spesso trascurata) nella postura del sistema cranio-vertebrale. Anzi il suo ruolo va opportunamente rivalutato in considerazione del fatto che la mandibola è l'unico elemento macroscopicamente mobile del cranio, e viene coinvolta non solo in molte funzioni normali (masticazione, fonazione, deglutizione) e patologiche (bruxismo, serramento) ma partecipa attivamente anche all'interpretazione dei diversi stati psichici del soggetto (basti pensare al serramento nei momenti di collera, di paura, di sforzo o di lotta), costituendo molto spesso un indispensabile anello di congiunzione fra lo stress psicofisico e il dolore cefalico e vertebrale.
Se per varie ragioni (scheletriche, dentarie, iatrogene) la mandibola è costretta ad assumere a bocca chiusa una posizione spaziale scorretta (protrusa, retrusa o deviata) ciò causerà necessariamente degli atteggiamenti compensatori a livello del rachide.
Sottolineo che questi problemi possono sussistere nelle 24 ore, salvo essere accentuati nei momenti di particolare stress psicofisico.
Per tutto quanto sopra , oltre agli specialisti già consultati, le consiglierei di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi di malocclusione e posturali: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
L'impiego di un bite, opportunamente conformato , dovrebbe confermare il ruolo della bocca nel sostenere la sintomatologia che lei lamenta. Ottenuto questo risultato, anche l'ortodontista avrebbe un chiaro indirizzo su come gestire il trattamento ortodontico.
Le suggerirei anche di dare un'occhiata all'articolo linkato qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema complessivo, che forse non riguarda solo la rachialgia.

Cordiali saluti ed auguri.

www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Dr. Luigi De Socio Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.2k 395 7
Gentile paziente, prima delle ipotesi terapeutiche occorre formulare una diagnosi di certezza.Riporto la sua affermazione : " .... dal punto di vista mandibolare ed ortodontico ho un condilo più lungo dell'altro il ché fa andare la mandibola a scatto e la rende storta ed un'occlusione non perfetta ma che nessun dentista abbia mai definito patologica...."

Sappia che l' ipercondilia consiste nell’aumento tridimensionale
del condilo in tutti i suoi componenti: si può manifestare anche alla fine dello sviluppo osseo ed in tal caso può determinare un morso aperto laterale, non riuscendo più il mascellare a compensare l’eccesso di crescita emimandibolare.
E' opportuno verificare se esiste realmente una ipercondilia, e appurarne la natura.
Può essere una patologia primaria, oppure secondaria ad una malocclusione, ad una masticazione monolaterale, o altro ancora.
Altro discorso è il bruxismo di cui lei riferisce.
Tutte situazioni che possono essere causa di sintomi che rientrano nel quadro dei DCCM ( Disordini Cranio Cervico Mandibolari )
Penso sia fondamentale un consulto con un collega GNATOLOGO,come anche suggerito
dal Dr Bernkopf
Cordiali Saluti

Dr. Luigi De Socio
Specialista in Odontoiatria
Perfezionato in Ortodonzia
Perfezionato in Gnatologia

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
Io sono un paziente non un medico, ciò che ho riportato è ciò che mi ha riferito un suo collega palpandomi e osservando la mia occlusione. A tal merito devo estrarre ottavi, otturare due carie nascoste fra settimi e ottavi e adoperare un bite. Se poi siano necessarie TAC o altro per la diagnosi effettiva di ipercondilia non è di mia competenza auto-prescrivermele, per ora mi è stato detto così. Ringrazio caldamente i vostri due pareri in quanto essi riaccendono in me la speranza di potermi riprendere una volta per tutte. La sindrome che ho sicuramente influisce ma spero la gnatologia possa venirmi incontro... Ho posto questo quesito in quanto come ben sapete non esiste la specializzazione in tuttologia e io ho mille problemi di salute più o meno risolvibili... Il punto è che le tasche ed i soldi sono miei e a me non importa avere i denti da fotomodello ma eventualmente averli lo stesso se ciò potesse curare la mia problematica di parestesie ma soprattutto di anestesia fisica. Perché ho questo senso di confusione cronico da quel giorno e l'unica cosa che ha fatto miracoli è stata l'osteopatia che fatta 12 mesi all'anno è più cara di un rene, nonché a parere vostro inutile... Quanto a postura pur avendo una lieve scoliosi convessa ho una scoliosi cervicale che sinceramente non avevo mai visto in nessuno e anche questo mi ha dato a pensare... Ma io non sono un medico e per questo chiedo ai "big", cioè a voi, un parere in merito. Purtroppo qualcosa si è mangiato le mie percezioni all'interno del corpo e l'unica cosa sbagliata che ho sempre fatto è stata proprio bruxare e serrare...
Vi ringrazio molto per la disponibilità.
Cordiali saluti
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 227 18
"sindrome di Ehlers Danlos":
Quale tipo?
Come è stata ottenuta la diagnosi?

Bruxismo (ma non centra nulla con la sindrome):
www.studioformentelli.it/pagine/articoli/bruxismo

L'osteopata ottiene benefici; è normale siano limitati nel tempo.
Una terapia gnatologica ottiene (gli stessi, probabilmente maggiori) benefici, ma molto più duraturi.

Condilo più lungo dell'altro: è un classico effetto di una masticazione monolaterale, ma occorrerebbe verificare se vi è anche un allargamento/ingrossamento, e la sua posizione rispetto alla fossa glenoide (dove il condilo si attacca al cranio).
E' sufficiente guardare la panoramica (se fatta bene).



www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
Grazie per l'interesse. Ho diagnosi generica di Ehlers Danlos in quanto è stata scoperta ad Agosto dell'anno scorso e non è chiaro il tipo, devo escludere la forma vascolare e fare ancora i test genetici. A Milano verso marzo ho visita nel centro EDS specializzato il quale spero possa dirmi a quale tipo appartenga con maggiore certezza. Se volesse e se fosse consentito a livello regolamentare le invierei la mia lastra, per mail o come possibile. A parte questo non ho idea di quale sia la problematica definitiva del condilo... Comunque è una vita che mastico da un lato solo, bruxo e ho scoliosi cervicale.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile dottore,
Continuando il discorso Ehlers Danlos vorrei aggiungere che non so secondo quale rapporto o causa ma tutti gli EDS conosciuti ad oggi hanno problematica di bruxismo o problemi all'atm... Immagino che l'instabilità articolare porti noi a cercare maggiormente una stabilità della mandibola sia durante il sonno che in fase diurna ed essa si scarichi inevitabilmente con un'iperattività di essa. Non sono un medico per affermare queste cose ma ho occhi anche io per notare un dato tangibile, ossia che ce ne sono troppi con problematica simile alla mia per essere un caso. A parte questo a volte penso che essendo le articolazioni più lasse sia più facile per noi che una peoblematica come ad esempio quella mandibolare possa avere ripercussioni più forti e peggiori. Io forse su fattore genetico sono sempre stato un ragazzo e bambino tormentato dai tic, quasi come un malato di Tourette. Il bruxismo è diventato con gli anni come uno di questi tic, specialmente in periodo di stress. A 16 anni non so cosa mi sia accaduto ma dopo una parestesia fortissima a testa e collo e zona scapolomerale ho cominciato a star sempre peggio, stanco, nervoso, irritabile e accompagnato da quuesta alterazione sensoriale conosciuta da molti altri Ehlers Danlos, detta brain fog o fibro fog (la si attribuisce anche ai fibromialgici). I medici inizialmente mi hanno attribuito problematiche di natura psicologica ma io non ci ho creduto. Un giorno ho avuto un episodio di lombalgia molto acuto che mi ha portato a non sollevarmi dal letto per giorni e giorni, una settimana circa. Da quell'episodio non mi sono più ripreso fisicamente ed è cambiata la mia postura, non sono più riuscito da allora a stare dritto da seduto se non con dolore o fatica. Pochi mesi dopo arrivò la parestesia. A seguito della misteriosa parestesia persi il controllo della vescica e dell'eiaculazione rischiando continuamente di urinarmi addosso. La fase acuta però dopo mesi e mesi passò. Avevo tuttavia problemi a urinare già da tanti anni ma assai diversi. Oggi c'è una sclerosi alla mia vescica, precisamente al collo vescicale che si ipotizza possa avermi causato dei problemi e che dipenda dalla sindrome... Comunque sia non so bene cosa mi sia accaduto ma anche dopo aver interrotto la terapia dall'osteopata ho passato un mese o due con questo genere di strani deficit neurologici, specialmente, dimenticavo di aggiungerlo, ostili anche alla deglutizione, in quanto troppo spesso non ci riesco e rischio di soffocarmi. Ho perso sempre dopo i 6 mesi la cognizione della voce, inteso come non riconoscere il mio volume della voce, urlando immotivatamente e facendo fragorose figuracce in pubblico. Ho acufeni da quando ho ricordi e sempre avuto problemi di ortostatismo... Molte di queste cose si ricollegano alla sindrome, altre io spero alla mandibola... L'osteopata che non sapeva della sindrome ha parlato di problemi di circolazione sanguigna dentro la colonna cervicale, ha affermato di essersi concentrato sulla circolazione sanguigna con le sue tecniche e che a parere suo mi abbia giovato proprio per questo. Mi ha pregato mille volte di farmi fare una risonanza ma i medici sono molto ostili a queste cose e io ho perso 6 anni di vita nel mio malessere e nella mia malattia invisibile... Oggi come oggi punto il dito sulla mandibola perché è l'unica cattiva abitudine sempre avuta quella di bruxare e che anzi, io ho portato all'esasperazione fisica. Il 16 febbraio ho la mia prima risonanza al collo, poi non so quale il sia da farsi... Devo rimuovere gli ottavi e otturare le carie ai settimi accanto ad essi... Per il resto disperazione più totale, ho timore che io abbia un'ernia o qualcosa che comprima vasi sanguigni limitandomi il flusso alla testa e che ciò sia una cosa così delicata da ricevere inutile terapia conservativa... Confido nel bite...
Cordiali saluti
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dopo
Utente
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Dilungandomi oltre, una cosa che mi ha lasciato perplesso più che mai è stata una fobia che mi porto dietro da diversi anni. Soffro di una pseudo-agorafobia intesa come paura a 360 gradi delle distanze. Mi fanno paura gli edifici troppo alti, le piazze vuote, gli spazi aperti e le altezze. Molti psichiatri reputano le fobie di origini puramente psicologiche... La cosa buffa è che con i massaggi miracolosi io ripresi la piena cognizione visiva degli spazi. La fobia per 6 mesi se ne andò e mi trovai persino a correre per vallate o spiagge assieme al cane. Ignoro totalmente la spiegazione di ciò ma trovo che molti specialisti potrebbero rivedere il loro ruolo reale. Credo che se fossi andato da un fisioterapista o un massoterapista alla nascita di tutti i sintomi magari mi sarei ripreso subito o magari avrei scoperto la problematica mandibolare non indifferente e quelle nascoste... Invece mi son tenuto dentro tutto e ho scoperto addirittura la sindrome di Ehlers Danlos. Sarebbe bello fare a pugni col mondo o dare colpe a specialisti a destra e a manca, fin dal fatto che ho scoperto i piedi piatti a 22 anni il ché è ridicolo ma alla fine non servirebbe a niente. Vorrei solo tornare a star bene... Ero un genio da piccolo, molto più intelligente degli altri e sveglio, un ragazzo d'oro. Pieno di orgoglio e di me stesso. Oggi invece mi sforzo di essere normale ma il corpo non ne ha alcun desiderio, ormai ne ho una al giorno. Fra dolori alle articolazioni, sublussazioni, problemi glicemici, capogiri, confusione mentale, tic, episodi di dislessia, disfonia e disfagia mi vergogno quasi a conoscere persone nuove. Tutti mi apprezzano e mi stimano o mi vogliono bene ma queste sintomatologie sono un'ossessione... Spero che dalla bocca dipenda davvero tanto e che possa farmi rinascere...
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 227 18
Gentile utente, ha postato una quantità tale di narrazione che può essere valutata durante una visita gnatologica reale, dedicandovi un contruo periodo di tempo, e integrando con dei dati oggettivi.

Impossibile valutare in questa sede.