Disturbi psicosomatici

Buongiorno dottori, vi ringrazio anticipatamente per lo splendido servizio di assistenza che fornite quotidianamente a noi utenti.
Scrivo perché mi trovo in una situazione che desta in me ampie preoccupazioni.
Dopo mesi in cui mi sentivo sfortunata in amore, ho incontrato un uomo fantastico e molto dolce.
Mi ha però subito detto che aveva avuto grossi problemi a vivere storie d'amore perché veniva sempre rifiutato e perché da circa 5 anni soffre di disturbi ansiosi. I primissimi tempi non riusciva a mangiare davanti a me e mi diceva di sentirsi inferiore proprio a causa di una sua unica esperienza sessuale avuta a 25 anni con la ex con cui è durata solo pochissimi mesi. Con me è attento, affabile, fa di tutto per venirmi incontro visto che sto passando un periodo di stress a causa delle ultime materie per la magistrale, si dimostra come il fidanzato perfetto, tanto da avermi detto che mi ama.
Tuttavia da quando abbiamo avuto il primo rapporto qualcosa è cambiata.
Si mostrava molto focoso però sosteneva di avere disturbi al glande, dopo un mese ha avuto sfoghi e siamo andati da ben 3 medici diversi che gli hanno prescritto 3 cure diverse, ma lui sostiene di non migliorare. Inizialmente era una balanite da candida, poi una prostatite ora un'uretrite. So solo che si è imbottito di farmaci di ogni tipo e sostiene di stare bene in determinati giorni e male in altri. Gli basta un minimo turbamento emotivo per accusare bruciori ed avere secrezioni; siamo arrivati al punto che se abbiamo una minima discussione mi dice di star male, se ha una giornata stressante al lavoro mi dice che ha avuto dolori.
Ieri sera l'ho visto vistosamente dimagrito e trasandato e gli ho detto di spiegarmi cosa abbia.
Naturalmente mi ha detto che non mangia a causa di questo problema e che vive nell'incubo che io possa lasciarlo perché non facciamo l'amore da mesi e soffro vedendolo spento; io mi sono sentita una persona orribile perché ogni tanto lo rimprovero dicendo di reagire e perché l'ho accusato di aver ormai psico-somatizzato il problema.
Stanotte non ho dormito e ho anche pensato al fatto che mi ha chiesto di fare controlli, quasi in tono accusatorio, per sincerarmi di non stare male anche io.
A parte i controlli non so cosa fare per aiutarlo; credetemi se dico che è dura.
Lo amo e mi fa male vederlo sempre più spento e preoccupato. Cosa potrei fare per farlo star meglio psicologicamente e per non far del male a me stessa?
Mi scuso per la lunghezza dell'intervento ma non so più cosa fare.
Attendendo una vostra risposta porgo a voi dei

Cordiali Saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

lei ci dice che il suo fidanzato soffre da ben 5 anni di disturbi d'ansia: in tutto questo tempo ha provato a curarsi, sia farmacologicamente che psicologicamente?
Non è chiaramente lei la causa del suo malessere, che nasce decisamente prima rispetto al vostro incontro.

Se proprio vuole "accusarlo" di qualcosa non ha senso farlo in relazione ai disturbi psicosomatici che ha sviluppato a causa dell'ansia, ma se mai in relazione al fatto che non si è sottoposto ad una cura o non lo ha fatto adeguatamente, e questa situazione si sta oggi ripercuotendo sia su di lei che sulla serenità di coppia.

Lo faccia riflettere sulla necessità di chiedere aiuto e di non perpetrare ulteriormente uno stato di malessere che può essere risolto.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la pronta risposta. Poco fa mi ha praticamente accusato di avergli trasmesso una malattia venerea. Certo non lo ha detto direttamente ma è arrivato a dire:" Magari se non lo avessimo fatto non protetto quell'unica volta,perché ormai prendi la pillola, non avrei avuto niente!".
Io la vedo come un'accusa e ho avuto una crisi di pianto, ma tanto l'importante è che lui stia sereno e riceva moine da me.
Poi se sto male io poco importa.
Effettuerò le visite e comunque vada mi sentirò in diritto di dirgli che dovrebbe farsi curare l'ansia.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Per essere tranquilla lei per prima si sottoponga alle analisi del caso, ma non tralasci il discorso sulla necessità di curare l'ansia del suo fidanzato che, mi sembra di capire, lo fa sentire legittimato a fare la vittima perchè sta male.

Che sia questo il motivo per il quale non si è curato finora?

Vorrei anche farla riflettere sul fatto che lo descrive come concentrato essenzialmente su sè stesso e sul proprio benessere, al punto che si disinteressa della sua sofferenza.
Questo potrebbe indicare una certa tendenza all'egocentrismo, se non al franco narcisismo, che mal si concilia con la vita di coppia e con il naturale interesse che un partner prova per l'altro in una relazione sana.
Le è già successo di legarsi a persone di questo tipo?
[#4]
dopo
Utente
Utente
Purtroppo sì. Ho avuto esperienze con persone egocentriche e anche egoiste. Lui non sembrava così, è diventato egocentrico da quando sta male. Spero solo che decida di prendere provvedimenti per la sua serenità psicologica, anche perché io non so per quanto potrei resistere.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Forse non sembrava così, ma si sta rivelando lo stesso tipo di uomo di cui lei ha già esperienza.
Ovviamente senza conoscerlo non posso darle certezze, ma la invito a riflettere su questo.