Ansia studio

Salve,
sono una studentessa di giurisprudenza.
Ho un problema di prestazione da esami da circa 6 mesi: studio molte ore al giorno, soprattutto durante le sessioni d'esame, ma è da un po' che mi siedo all'orale e vengo assalita da vuoti di memoria (mi è capitato, addirittura, di non saper rispondere a domande su argomenti studiati e ripetuti più e più volte).
Premetto che vengo da due anni difficili: ho perso mio padre a causa di un tumore quando avevo appena iniziato il primo anno di università, ma inizialmente, anche soffrendo molto dentro, perché ho un carattere molto chiuso e difficilmente esterno le mie preoccupazioni, riuscivo comunque a concentrarmi nello studio e a sostenere con facilità gli esami.
Non capisco il motivo della mia insicurezza, quando mi sottopongo alla prima domanda di interrogazione, mi sento già abbattuta in partenza. Non ho più la carica di prima. Qualche ora prima ho un po' di nausea e tremolio, ma credo sia normale per ogni studente prima di un esame. Però, mentre prima, una volta affrontato l'impatto con il professore spariva, adesso mi sento trasalire dall'incertezza.
Anche mia madre è causa di ansia per me, perché ogni qualvolta non supero un esame, si arrabbia moltissimo e si fa prendere dal nervosismo, facendomi pesare la situazione e avvisandomi che se continuo così, andrò fuori corso.
Vorrei risolvere al più presto il mio problema, confido nella vostra diagnosi.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 505 41
Gentile ragazza,

da qui non possiamo porre nessuna diagnosi, perché a distanza è illegale, oltre ad avere poco o nessun senso, senza conoscere direttamente il pz e non potendolo quindi valutare.

Detto ciò, mi pare ci sia parecchio su cui discutere: la morte del papà, che probabilmente non è stata elaborata, anche perché non è negando un dolore che lo si supera.

La mamma, poi, rimasta sola, è sotto pressione perché tutta la responsabilità è sulle sue spalle: forse, il suo nervosismo dipende proprio dal fatto che se non superi gli esami, lei si sente impotente e responsabile.

Inoltre, se tu sei una persona ansiosa, puoi ripetere anche molte volte ma poi i "vuoti di memoria" sono legati all'ansia.

Direi che una consulenza psicologica diretta per affrontare il problema dello studio è consigliata: all'università è presente lo psicologo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Quindi la mia ansia potrebbe essere legata al trauma della perdita di mio padre? Perché in realtà non ho mai avuto problemi di ansia al liceo, anzi, ero molto più sicura di me stessa. Poi, nell'ultimo periodo sto parlando di più con amici e familiari, però mi sento più fragile, e di conseguenza forse tendo a riversare questa insicurezza anche nello studio. Comunque sì, credo che mi sarà utile richiedere un colloquio con lo psicologo dell'ateneo.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, è molto comprensibile che la dolorosa perdita di suo padre, aggiunta ad un .. ipercontrollo da parte di sua madre che sarà scossa e addolorata anche lei , facciano sentire gli esami e la vita più difficili e duri da superare .. Mi domando anche se oltre a momenti di discussione e di rimprovero ansioso , ci siano con la mamma anche momenti più rassicuranti e sereni.. E' come se ogni esame, pur difficile oggettivamente, venisse iperinvestito , la prova che dice quanto Lei vale e non quanto ha potuto apprendere..
Deve darsi aiuto e farsi aiutare, le consiglio d prendere contatto con un Collega de visu, per poter parlare di tutto questo, senza sentirsi in colpa, per sentirsi compresa ed accolta senza giudizi..
Penso che come molto spesso succede , suo padre fosse fonte di rassicurazione, di sicurezza, adesso , temo, Lei si sente in prima linea , senza nessuno che la difenda e sia dalla sua parte a priori..
Il che non vuol dire che la mamma non le voglia bene, ma anche per lei tutto è più difficile.. Spero che mi ascolti, e diventi anche più indulgente con sè stessa..
Le faccio molti auguri, di serenità e ripresa..ora si sente in trincea .. comprendo .. mi ricordo, sì , mi ricordo.. ma , il papà diventerà una figura interna.. come dice il libro e se lo sentirà vicino, ancora..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 505 41
Da qui possiamo fare delle ipotesi insieme...
Tieni presente che l'università è ben altra cosa rispetto al liceo e un passaggio di questo tipo può creare qualche stress.
In ogni caso, sembrerebbe un problema di ansia da prestazione.

Se ti fa piacere, aggiornami sulla situazione dopo aver sentito direttamente lo psicologo.

Saluti,
[#5]
dopo
Utente
Utente
Ha ragione, tendo a colpevolizzarmi perché mi sento fonte di tensione per mia madre, per quanto io voglia tenerla lontana dai miei problemi per evitarle ulteriore stress. Spero di ritrovare la serenità al più presto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 505 41
Lo speriamo! :-)
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