Parkinson

Buongiorno dottori, volevo sottoporvi la situazione di mia mamma, età 58 anni, che ha già da tempo disturbi di tipo reumatologico in quanto da anni è in cura causa artrite reumatoide, con scarsi benefici purtroppo; da qualche mese lamenta tremore ad entrambe le mani ed all'arto inferiore di sinistra.
Su consiglio del neurologo ha eseguito risonanza magnetica che non ha evidenziato nulla, salvo poi eseguire DATSCAN con esito che vi sottopongo.

La scintigrafia è stata eseguita con tecnica SPECT dopo tre ore dalla somministrazione e.v. del tracciante recettoriale per il "trasporter" della dopamina. Sono state acquisite immagini tomografiche della distribuzione del radiofarmaco ricostruite sugli assi trasversale, coronale e sagittale ed è stata eseguita una valutazione qualitativa e semiquantitativa.
Referto: l'esame ha evidenziato severa riduzione dell'accumulo del tracciante a livello del putamen di ambo i lati. Si rileva, inoltre, modesta riduzione dell'accumulo del tracciante a livello del caudato di destra.
Il dato depone per compromissione del sistema presimpatico dopaminogeno del putamen di ambo i lati e del caudato di destra.

Il neurologo ha diagnosticato morbo di Parkinson prescrivendogli la relativa cura, che ha cominciato da quasi una settimana ed alla quale apparentemente sembra reagire bene.
Vi chiedo una vostra analisi della situazione e di capire in che stadio della malattia siamo, pronosticando in tale senso in merito alle aspettative future.
Grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

la diagnosi di Parkinson è compatibile con i risultati ottenuti con la Spect.
Dire a quale stadio della malattia si trova la Mamma è impossibile, così come il decorso che è variabile da un soggetto all'altro, potendo variare da rapido a molto lento.
In tal senso le variabili sono tante, dalla forma clinica, alla reattività individuale del singolo paziente, alla risposta farmacologica.
Nel caso della Mamma, dai pochi elementi a disposizione, sembrerebbe una forma iniziale che risponde bene alla terapia, se così fosse siamo di fronte a due elementi altamente positivi.
Importante che la Signora continui a condurre la vita di sempre, almeno fin che può, che coltivi i propri interessi e che faccia molto movimento, anche semplicemente camminare.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

Parkinson

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