Piccola verruca meato urinario

Se quanto osservato è realmente una verruca, allora la sua base è una infezione da HPV e non vanno impiegati farmaci inibitori della reazione immunitaria, perché possono favorire la propagazione del virus. La diagnosi relativa alla natura della lesione è fondamentale per decidere nel merito. Se fosse da HPV (verificabile con una PCR quantitativa da tampone della lesione) il percorso terapeutica diventa diverso: elettrocoagulazione della lesione e vaccino anti-HPV, ricerca di altre lesioni analoghe in sede genitale e anale. L'antibiotico per via generale non ha alcun significato. Se invece fosse una reazione aspecifica infiammatoria del meato, verificate le ragioni, potrà bastare del gel di aloe vera e una buona pulizia.

Gentile Dr. Rando la ringrazio per la risposta, il mio dottore mi ha riferito che si tratta di una verruca evidentemente trasmessa tramite rapporto. Inoltre non ne vedo presenti altre sul mio corpo, io vedo solo un piccolo puntino presente all'interno del meato. Quindi lei mi dice che questo problema non si risolve con antibiotico, anzi potrebbe peggiorare la mia situazione? Penso lui abbia pensato ad una infiammazione delle vie urinarie prescrivendomi il levoxacin, bah.
La ringrazio allora per la risposta

E' bene che verifichi la natura della lesione osservata: se è una verruca, le ribadisco che dipende solo dal virus HPV e in tale caso va verificata la presenza di HPV in sede genitale con la PCR (su sperma e/o su tampone uretrale) e poi trattata adeguatamente così come va fatta la prevenzione vaccinale. In questo caso l'antibiotico non serve a nulla e il cortisone può favorire la persistenza del virus.

La ha diagnosi è stata questa, mi ha detto erano delle verruche. In questi giorni valuterò la possibilità di andare da un altro medico, magari un dermatologo. La ringrazio per la disponibilità e le auguro buona giornata.

A mio parere è meglio un andrologo che potrà valutare l'insieme della sua condizione genitale. Strisciare la lesione descritta con un tamponcino e far fare in laboratorio la PCR per HPV è un esame molto semplice, anche se molto probabilmente eseguibile solo privatamente, che dà la certezza della natura della lesione.

Perfetto, grazie ancora!

Salve dottore in seguito ad un' ulteriore visita il mio dottore ha detto che si tratta di un papilloma e che dovrà essere rimosso da un urologo con conseguente esame per identificare l'origine della cosa. Non ho rapporti da un po' quindi non penso mi sia stato passato. Da cosa può derivare? Mi devo preoccupare? Il mio dottore ha detto di no ma leggendo a casa su Wikipedia mi dice che è un tumore benigno. La ringrazio ancora. Attendo risposta

Quella lesione deriva dalla induzione virale (HPV) sulla crescita locale delle cellule e può essere una induzione benigna (nella stragrande maggioranza dei casi), ma anche no. L'acquisizione di HPV può essere diretta o da ambienti a bassa pulizia (bagni pubblici, piscine, spogliatoi delle palestre... casa propria). Eliminarlo va bene e l'esame istologico può essere utile per definirne le caratteristiche, ma come già suggerito è ancora più utile eseguire la PCR per HPV sia da tampone del papilloma che da tampone su sperma, ovviamente da eseguire prima dell'exeresi chirurgica che è bene effettuare il più rapidamente possibile, anche per poter decidere della somministrazione del vaccino nonavalente. Ovviamente va accuratamente controllata anche la zona anale e perianale, sempre che poi lei non abbia verruche cutanee in altre parti del corpo.

Gentile dott. Rando innanzitutto la ringrazio per la disponibilità. Volevo dirle che ho effettuato una visita dall'urologo il quale mi ha confermato si tratta di un papilloma e che bisogna intervenire chirurgicamente, dicendomi che dovrò avere l'anestesia spinale e portare il catetere, in modo molto crudo suscitando in me non poca paura. So che lei senza una visita "dal vivo" non può dire granché ma le sembra eccessiva come procedura o è normale? Ho sentito dire che può essere rimosso anche con laser. Il papilloma si trova alla bocca del meato urinario e si vede appena

Non avendo visto l'estensione e la collocazione non posso dirle nulla, ma se l'urologo che l'ha vista ritiene di dover agire così, è evidentemente necessario per essere radicali nella asportazione. Il catetere servirà per proteggere l'area dell'exeresi nel tempo necessario alla guarigione e per consentirle di urinare senza dolore. Il laser non fa nulla di diverso dal bisturi e peraltro il pezzo tolto dovrà essere inviato all'esame istologico e bruciarlo non consente di fare ciò. Ribadisco l'utilità della PCR già indicata prima dell'intervento e il controllo dell'area anale (non si sa mai) esterna ed interna, oltre al vaccino che richiede tre iniezioni in sei mesi.

Gentile dottore la ringrazio per le risposte veloci e soddisfacenti che mi ha dato in questi giorni. Domani parto e sarò fuori per 10 giorni (non penso di avere problemi se non quello di avere attenzione in eventuali rapporti utilizzando la protezione) appena torno procederò con il percorso iniziato.
Grazie ancora

Bene, ma non lasci passare troppo tempo e ricordi che la protezione deve essere per ogni tipo di rapporto.