Cicatrice subascellare emangipericitoma 1980 - recupero funzionale ?

All’età di 12 anni ho subito un intervento chirurgico per l’asportazione in sede sub ascellare dx di un emangiopericitoma della grandezza di una grossa pera. Per motivi di radicalità sono stati sacrificati i linfonodi sentinella, alcune digitazioni del serratus e alcuni intercostali. L’intervento è avvenuto in una clinica privata non convenzionata e quindi la cartella clinica è carente. Non ho effettuato alcuna cura chemioterapica, né alcun controllo successivo, il che mi fa propendere per la benignità della stessa. La cicatrice è lunga 15 cm circa, è stata descritta nel referto di una recente visita presso il reparto di Chirurgia Plastica della mia città, come «lineare, lievemente diastasata bianca, consolidata in corrispondenza del ascellare media che risulta modicamente retraente all’elevazione dell’arto superiore, mobile sui piani profondi».
Finché sono cresciuta questa cicatrice non ha dato alcun fastidio. Verso i 25 anni dalla cicatrice leggermente retraente ha cominciato a irradiarsi un dolore urente, che giunge fino allo sterno da un lato, dall’altro interessala spalla, la fascia muscolare laterale del collo, fino a giungere alla testa e all’occhio. Queste crisi talora comportano nausea molto forte, giungono al fianco e alla gamba.
Questa sintomatologia si manifesta in corrispondenza di cambiamenti meteorologici importanti, con delta termico verso il basso, quando avvicino la mano ad acqua fredda, ai banchi frigo dei supermercati, ma soprattutto comincia ad interessare atti semplici della vita quotidiana come lo stiro ( in meno di 5 minuti si infiamma la spalla e l’occhio), mentre per attività più lievi come spolverare o trasportare qualche borsa apparentemente non pesante, la crisi si verifica dopo alcune ore.
Mi è stata proposto un intervento di lipofilling che certamente darebbe un aspetto migliore alla cicatrice, solo a voce mi è stato prospettato che il grasso prelevato, contenendo cellule staminali, potrebbe dare anche un vantaggio funzionale e lenire ( di quanto non si sa) la sintomatologia dolorosa sopradescritta ( per la stessa ho fatto 12 anni di terapia del dolore presso il centro oncologico, con vantaggi molto modesti, ora inizierò di nuovo un ciclo di auricolo - terapia).
Sarei molto interessata ad un miglioramento della sintomatologia dolorosa e quindi affronterei un intervento in cui effettivamente cellule staminali potrebbero riparare il danno subito un tempo per mano di chirurghi specializzandi.
Chiedo ai signori medici di indicarmi i centri ospedalieri (o convenzionati) italiani dove lo studio delle cellule staminali sia avanzato o stia avanzando in modo tale da ricostruire quanto precedentemente danneggiato.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento e ringrazio sin d’ora.
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Dr. Daniele Bollero Chirurgo plastico, Medico estetico 2.4k 63 47
La proposta chirurgica che le hanno fatto è sensata.
Può facilmente trovare un centro per il lipofilling nella sua zona.
Riguardo al risultato del lipofilling sul dolore ovviamente entriamo nel campo della medicina rigenerativa dove le cellule staminali contenute nel tessuto adiposo guidano la rigenerazione dei tessuti. Molte volte si ottengono risultati brillanti, alcune volte scarsi ma vista la scarsa invasività della tecnica, vale la pena fare un tentativo
saluti

Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per il tempo che mi ha dedicato.
La proposta chirurgica fatta nell’ospedale della mia città, dove si dice bene del reparto di chirurgia plastica, non è scarsamente invasiva, a mio avviso, perché prevede un intervento in anestesia totale e una convalescenza di ben due mesi.
Viste che ricordo bene le condizioni in cui fui ridotta dall’intervento subito a 12 anni, ora non mi sembra il caso di sottopormi ad altra anestesia totale, se non strettamente indispensabile.
Ho letto anche, consultando internet, che alcuni chirurghi utilizzano metodi in cui il grasso prelevato viene centrifugato, altri utilizzano tutto il grasso prelevato.
Mi sapreste consigliare una o l’altra delle metodiche utili per il mio problema?
Sono molto interessata appunto ai centri ospedalieri di Medicina Rigenerativa - nella città dove abito non mi risulta esistano - ed in merito ai quali chiederei qualche notizia in più. Dove si trovano i migliori in Italia?