Addensamento prima costa

Buongiorno, chiedo un consulto per quanto riguarda un rx torace svolto da mia madre in seguito a sospetta bronchite o polmonite per tosse persistente da 2 mesi in seguito a influenza e vaccino pnemoccoco.
Il testo della lastra riporta quanto segue:
"L'esame rx non evidenzia alterazioni parenchimali polmonari aventi carattere di attività. Ombra cardiovascolare nei limiti.
Si segnala infine aspetto addensato dell'arco anteriore della prima costa con rimanente struttura costale discretamente disomogenea sempre a prevalente carattere addensante. Il reperto, non necessariamente patologico, merita correlazione con esame TC mirato."
Sono entrata assolutamente in allarme e nel panico, dobbiamo aspettarci per forza qualcosa di grave? Il medico ha detto che potrebbero essere ispessimenti delle ossa non necessariamente maligni, cambiamento della struttura per età, madre ha 72 anni e presenta sullo sterno all'altezza della prima/seconda costa una specie di deformazione, l'osso è piu sporgente e lei soffre di artrosi. Dobbiamo temere il peggio? Potrebbe essere qualche addensamento dovuto a qualcosa di non necessariamente maligno? La TC è già fissata ma non vivo nell'attesa, necessito un consulto.
Grazie, cordiali saluti
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Dr. Vittorio Scipione Radiologo, Otorinolaringoiatra 804 67
Ha ragione il Suo Medico,al momento non vi è nulla di certo per cui Lei debba provare questo disagio (sofferenza).
Numerose sono in questi casi le varianti anatomiche che si possono presentare al Medico Radiologo ad una prima lettura di un esame radiologico come nel caso che Lei riporta nel Suo quesito.
E' giusto che il minimo dubbio nella comprensione di una immagine metta il Medico nella condizione di chiedere un approfondimento diagnostico per escludere:
1 Patologia certa
2 Variante anatomica quindi non patologica
3 Alterazione strutturale dell'osso di natura infiammatoria acuta o pregressa (quindi attualmente stabile)
4 Esiti di pregressa frattura ossea attuamente ben riparata con la presenza di callo osseo,magari non esattamente omogeneo.

Come vede tante possono essere le cause e non necessariamente patologiche,per cui guardi con fiducia al domani e si tranquillizzi,stia serena.
Arrivederci

Dr.Vittorio Scipione

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio di cuore per la sua risposta
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Dr. Vittorio Scipione Radiologo, Otorinolaringoiatra 804 67
E' stato per me un piacere
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dopo
Utente
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Buonasera Dottore,
Le scrivo nuovamente per comunicarle la risposta della TAC e aggiornarla sulla situazione per sentire il Suo parere poiché le angosce purtroppo non sono finite.
"L'esame conferma il recente rilievo radiografico di in omogeneo addensamento strutturale dell'arco anteriore della I costa destra; tale segmento costale appare modicamente ipertrofico, ispessito, con areole lacunari di relativa radio-trasparenza lungo i suoi profili.
Asimmetrica anche la componente cartilaginea dell'arco stesso,più accentuata rispetto alla costa controlaterale, moderate alterazioni artrosiche alle controsternali e prime sterno-costali.
Non ulteriori alterazioni morfostrutturali degli archi ossei costali.
Sfumate alterazioni osteoaddensanti, probabilmente correlabili alle discopatie e ad alterazioni artrosiche somato-marginali, sono visibili lungo gli spigoli anteriori contrapposti di alcuni corpi vertebrali dorsali nel tratto medio ed inferiore.
Non segni di versamento pleuro-pericardico. Assenza di tumefazioni adenopatiche nel mediastino, nei cavi ascellari, lungo le catene mammarie interne. Linfonodi sub-centimetrici a sede epiaortica e retrocavale.
Trachea di calibro regolare. Principali diramazioni bronchiali pervie.
Non alterazioni parenchimali polmonari da riferirsi a fenomeni flogistici in atto. Minimi esiti fibrosi biapicali.
A sede mantellare esterna nel lobo polmonare inferiore dx apprezzabilità di elemento nodulare avente diametri massimi trasversi di mm 7,2x6,3;sottili strie lo raccordano alla limitante pleura contigua. Il reperto, aspecifico, necesiita del monitoraggio a non ampia scadenza (3-4 mesi), in tale indagine potrà essere valutata anche l'alterazione morfostrutturale costale, la quale potrebbe in prima ipotesi costituire espressione di manifestazione flogistico-degenerative. Da prospettarsene comunque la sua valutazione scintigrafica."

Abbiamo fissato la scintigrafia, ed attendiamo la visita con il medico Pneumologo. Mia madre ha avuto in passato 3 broncopolmoniti, il medico ci ha detto che il nodulo potrebbe essere un residuo di tali episodi. Dobbiamo aspettarci per forza qualcosa di grave? Sono veramente preoccupatissima.
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Dr. Vittorio Scipione Radiologo, Otorinolaringoiatra 804 67
Cara Signora il referto che Lei ha riportato e' molto chiaro e descrittivo dei diversi segmenti anatomici,ben studiati e al momento ribadisco non vedo veri motivi di preoccupazione.Attendiamo la valutazione scintigrafica per la "famosa costa",possibile reperto infiammatorio e di seguito tra circa 4 mesi e' giusto ripetere la TC per valutare l'evoluzione del "famoso nodulo".
Stia serena Cara Signora e monitoriamo il tutto senza farci prendere da un affanno ingiustificato
Arrivederci
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dopo
Utente
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Buonasera, le scrivo dopo due mesi perché nel frattempo abbiamo dovuto seguire un iter diagnostico abbastanza lungo, che ha portato lo specialista che ha seguito mia madre a diagnosticare una sindrome di Tiezte per quanto riguarda la situazione dell'addensamento osseo. Settimana scorsa abbiamo avuto la TC di controllo ed è però emersa una crescita del nodulo polmonare che era stato visto con la TC precedente svolta a febbraio. Il referto riporta "Evoluzione volumetrica dell'elemento nodulare già segnalato a sede mantellare nel lobo inferiore destro, versante esterno. I suoi diametri trasversi sono attualmente di mm 9,2 x 7, versus precedenti mm 7,2 x 6,3. I margini sono finemente irregolari, con accenno ad alcune spiculature. La variazione del quadro rende il reperto fortemente sospetto per lesione di tipo evolutivo, in prima ipotesi primitività. Attuale percezione di elemento aspecifico micronodulare peribroncovasale disposto lungo la piramide basale di destra (4 mm). Non ulteriori variazioni dei reperti polmonari. " Il medico radiologo ha già fatto la sua ipotesi, come riportato dal referto a quanto pare. È per forza un tumore? Sarà possibile risolvere questa situazione? Siamo appena usciti dall'incubo dell'addensamento osseo ed ora un nuovo incubo ancora più tangibile. Dobbiamo fissare con lo pneumologo, è meglio rivolgersi subito ad uno pneumologo interventista oppure è sufficiente uno pneumologo che tratta varie patologie che poi ci indirizzerà? Dobbiamo aspettarci necessariamente il peggio? La ringrazio di cuore