Il mio problema è esclusivamente psicologico,

Gentili dottori,
ho un problema di disfunzione erettile per cui vorrei chiedere un consulto. Ho 42 anni, non sono mai riuscito ad avere un rapporto completo con una donna. Premetto che solo a 40 anni ho conosciuto una donna con cui "provare". Ho trascurato la cosa, ora ho deciso di affrontarla.Mi capita che ogni volta che tento di avere il rapporto, nonostante i preliminari, il pene rimane semirigido non si "indurisce" abbastanza per poter penetrare . Ho provato ad usare il levitra prima del rapporto, ma non ci sono riuscito lo stesso (ho provato prevalentemente con il profilattico, ma anche senza non ci sono riuscito) Mi masturbo regolarmente, eiaculo, però noto che per far irrigidire il pene per eiaculare, devo sempre manipolarlo, ho letto che invece una masturbazione normale si dovrebbe avere anche senza manipolare il pene. Sono andato da un andrologo, ho fatto i seguenti esami: ecografica di vescica e prostata e dello scroto, esami ormonali. I risultati sono i seguenti: all'esame ecografico è risultato(la vescica e il resto sono normali) per quanto riguarda la prostata (letterale):"la prostata ha dimensioni regolari, presenta in sede centrale piccole calcificazioni che delimitano un'area di ipertrofia prostatica benigna dal diametro massimo di mm 18". Per quanto riguarda i testicoli è risultato un "modesto idrocele bilaterale".
Esame ormonale:
Testosterone 436,6
LH 2,6
FSH 3,3
PRL 25,7
TSH 2,28
Per quanto riguarda l'esame delle urine, tutto nella norma tranne nel sedimento la presenza di alcuni leucociti (da anni nel sedimento mi escono sempre i leucociti), Urocoltura negativa.
Gli esami ormonali sono nella norma(in base ai valori normali del laboratorio), tranne la prolattina; a tal proposito ho detto all'andrologo che prendo il levopraid regolarmente da 3 anni per curare la gastrite, e lui mi ha detto che la causa è questa e di sospenderlo subito. Mi sono letto qualcosa sulle calcificazioni prostatiche e sulla prostatite cronica, per cui ho rappresentato all'andrologo quanto ho letto e cioè che le calcificazioni prostatiche possono essere la spia di una prostatite cronica che può causare disfunzione erettile. L'andrologo mi ha detto che il mio problema è esclusivamente psicologico, per cui mi consiglia di lasciare perdere la prostatite cronica perchè "se mi fisso che ho la prostatie cronica non riuscirò mai ad avere un rapporto completo con una donna". Lui mi consiglia di trattare il mio problema esclusivamente sotto l'aspetto psicologico (gli ho detto che sono un individuo un pò insicuro, ansioso, un pò depresso talvolta)e di andare da un psico-sessuologo, e di usare il viagra per sbloccarmi. Dice che le calcificazioni sono l'esito cicatriziale di una prostatite pregressa che ora non c'è più perchè l'urocoltura è negativa. Inoltre ho solo 42 anni, non fumo quindi non posso avere già la prostatite cronica. Io ho letto che per diagnosticare la prostatire cronica sono necessari un'ecografia trans-rettale e un'analisi delle sperma. Sono esami a pagamento oppure mutuabili? Cosa dovrei fare secondo voi: indagare ulteriormente se ho la prostatite cronica recandomi da un urologo,o seguire il consiglio dell'andrologo e rivolgermi ad uno psico-sessuologo?. Aggiungo che per quanto riguarda il mio stile di vita, non fumo, non bevo, però faccio una vita un pò sedentaria perchè sto molte ore seduto (lavoro davanti al pc), e non faccio nessuna attività sportiva (però faccio delle gite, in inverno di domenica faccio passeggiate in montagna, ecc insomma non è che sto proprio sempre seduto a casa dopo il lavoro davanti al pc!). Aggiungo ancora (per capire se potrei avere veramente la prostatite cronica) che talvolta (raramente, ma qualche volta mi capita) soprattutto di sera, ho qualche isolato episodio di bruciore dopo la minzione, inoltre soffro di colite e ho l'alveo un pò diarroico (non soffro mai di stitichezza, ho letto che la stitichezza potrebbe favorire la prostatite cronica, ho invece una colite con l'alvo un pò diarroico).
Grazie della risposta
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
caro utente, penso di concordare con il suo urologo nel sostenere che è vero che la prostatite può causare problemi nell' ambito sessuale, più eiacultori che erettivi, eprò vista anche la sua situazione anche io proverei ad integrare la visita con un consulto psicosessuologico

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Grazie della risposta, volevo qualche indicazione più precisa però: secondo voi le calcificazioni prostatiche sono l'esito di una prostatite pregressa per cui non sono necessari ulteriori approfondimenti (l'urocoltura è negativa), oppure possono essere il sintomo di una prostatite cronica per cui sarebbe necessaria una visita urologica ed ulteriori esami? Inoltre secondo voi la prostatite cronica può essere la causa della mia incapacità erettile, oppure ha ragione il mio andrologo che dice che la mia disfunzione erettile è di natura esclusivamente psicologica per cui mi consiglia di lasciar perdere gli urologi (perchè, dice lui, se mi fisso che ho la prostatite cronica non riuscirò mai ad avere un rapporto sessuale completo), e di rivolgermi esclusivamente ad uno psico-sessuologo?
Grazie della risposta
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
le calcficazioni sono esiti di vecchie prostatiti, per quanto riguarda il discorso della disfunzione erettile prima di dire che sia psicologico è necessario fare degli esami, le consigli qualora non ha più fiducia nel suo andrologo di rivolgersi ad un urologo con esperienza anche in campo andrologico
[#4]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
oltre le indicazioni ricevute dal collega Quarto, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#5]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Grazie della risposte, siete molto gentili, meno male che c'è questo sito! Volevo chiedere al dott. Quarto (o agli altri che vorranno rispondermi): in relazione al quadro sintomatologico che ho esposto in dettaglio nel mio primo post, quali esami secondo lui (o altri che vorranno rispondermi) sarebbe consigliabile fare prima di andare da un uro-andrologo (perchè, come ho spiegato in precedenza, vorrei sentire il parere di un altro medico in quanto non credo che il mio problema sia solo psicologico: una componente psicologica c'è senz'altro perchè come ho già spiegato, non ho mai avuto un rapporto completo con una donna!)? Questo per guadagnare tempo (ne sto perdendo già tanto:sto facendo le sedute dallo psicologo spendendo denaro senza ottenere alcun risultato finora!), cosi quando andrò a fare la visita dall'uro-andrologo, porterò anche gli altri esami effettuati nel frattempo guadagnando tempo (altrimenti devo prima fare la visita, poi prenotare gli esami, aspettare l'esito, e andare di nuovo dall'uro-andrologo!). Io sono indeciso tra un Ecodoppler dinamico penieno per verificare se il problema è penieno (perchè l'erezione è debole e non duratura durante il rapporto: anche quando mi masturbo, ho l'impressione che l'erezione non sia duratura e intensa), e una Ecografia Prostatica trans-rettale (forse però questo esame è meglio che lo faccia direttamente dall'uro-andrologo presso il quale andrò) per verificare meglio lo stato della prostata (perchè ci sono le calcificazioni, quindi potrei anche avere una congestione pelvico-prostatica o prostatite cronica).
Grazie della risposta
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
caro utente, sicuramente il doppler dinamico può dare delle informazioni utili, però è sempre meglio che consulti prima l'urologo, potrebbe però effetuare una spermiocoltura
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