Aiuto! gravidanza, attacchi di panico e doc.

Salve, sono una ragazza di 27 anni..
Cinque anni fa, dopo una storia importante andata male conoqui il mio attuale compagno e dopo qualche mese di conoscenza cercammo subito una gravidanza! Rimasi subito incinta e durante la gravidanza mentre lui manifestava sempre più gelosia e morbosità io mi domandavo se avessi fatto la scelta giusta e se sopratutto lo amassi veramente! Pensando anche al fatto che io non ero gelosa come lo è lui e che invece con il mio ex ero io la gelosissima! Sta di fatto che lui mi ha sempre fatto scenate assurde di gelosia, mi soffocava! Il giorno dopo dal parto ero in ospedale e mi ricordo che lo guardai e pensai "ma io lo amo? E se non lo amo e lo lascio cosa succederà? Non lo accetterà mai!" Mi scoppiò un attacco di panico davvero indimenticabile e da lì inizio il mio calvario! Depressione e pensieri continui sul fatto che pensavo di non amarlo ma allo stesso tempo sentivo che non volevo che fosse cosi! Lui non mi capiva e dava la colpa della mia sofferenza ai miei genitori che fanno fatica ad accettare il mio compagno! Dicendo che dovevano starmi più vicini! Iniziano le liti fra i miei e lui! I miei decidono che dovevo scegliere fra lui o loro e non mi rivolgevano più la parola! Lui più mi vedeva instabile più perdeva sicurezza nei miei confronti e diventava morboso facendo aumentare la mia ansia e i miei attacchi di panico! Decisi di lasciarlo! Stavo male per averlo fatto ma sentivo di essere libera dalla mia ansia! Per un anno facciamo tira e molla perché mi mancava, ma tornare con lui per me era tornare nel calvario "ansia e attacchi di panico" questa estate ci riproviamo! La prima settimana andava tutto bene, ma poi una sera mi riporta in mezzo alla sua famiglia con la quale ho avuto molti litigi nel frattempo ed io riscoppio nella mia ansia e attacchi di panico! Ora sono sei mesi che sono tornata a stare cosi male e sono rimasta di nuovo incinta! Alterno momenti in cui sento di volerlo e momenti che sento di scappare da lui per liberarmi di nuovo da questa ansia! Vorrei tenere questa gravidanza ma penso di non farlo per il semplice fatto che non mi sento sicura di questo rapporto! Anche se vorrei avere la forza fisica e mentale per restare insieme a lui e portare avanti questa gravidanza! Ho letto che esiste il doc da relazione e vorrei capire se effettivamente ho questo doc o se non lo amo per davvero! Vorrei capire se da questo doc si può guarire e poter vivere la mia storia felicemente mandando anche avanti questa gravidanza! Ovviamente i miei genitori da quando sono tornata con lui non mi parlano neanche ! Premetto che Ho avuto attacchi di panico anche in adolescenza, sopratutto quando avvenivano cambiamenti importanti nella mia vita! Ovvero a 11 anni quando cominciai le medie! A 14 quando iniziai le superiori e dopo il parto! Attualmente prendo paroxetina 20 mg e xanax dieci gocce al di' sotto prescrizione psichiatrica, ma non sto seguendo nessun percorso psicologico.. Spero in qualche risposta.. un saluto
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente.


Lei soffre di attacchi di panico dalla prima adolescenza, ma non ha mai dato ascolto a queste crisi, al loro significato, all'appello a "curarsi di loro" seriamente, che proveniva dal loro manifestarsi

E così La hanno accomapagnata saltuariamente tutti questi anni, tornando più imgombranti nei periodi di tensione.

La soluzione la conosce Lei stessa, considerato che conclude dicendo:
"..attualmente prendo ... sotto prescrizione psichiatrica, ma non sto seguendo nessun percorso psicologico.."

E' proprio il percorso psicologico che manca, e che Le permetterebbe forse di ridurre al minimo i farmaci, stante la gravidanza in corso.

Ha scritto a noi per avere un incoraggiamento a ciò, forse?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Se conclude ogni periodo con un punto esclamativo, l'ansia non potrà che aumentare!

A parte le battute, se la cura psichiatrica non sta ottenendo l'effetto desiderato, potrebbe essere il caso di chiedere un secondo parere. E di valutare l'opportunità di rivolgersi a uno psicoterapeuta che utilizzi un approccio mirato per l'ansia, come il comportamentale o lo strategico.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Alessandra Varotto Psicologo, Psicoterapeuta 67 2 20
Gentile Signora,

in me trova un interlocutore parziale dato che sono solo una psicologa e dunque non un medico-psichiatra che le può eventualmente dare un consiglio sui farmaci. Invece,
quello che mi fa "sintonizzare" sulla Sua domanda, sono le mie conoscenze nell'ambito dellapsicologia della personalità e delle relazioni interpersonali.
Il legame di coppia che porta all' attenzione di questa rubrica è vacillante e peristentemente instabile. Soprattutto in questo momento che è in una fase importantissima della sua vita, e di cui ha già fatto esperienza, ovvero la gravidanza. Un'altra cosa che emerge dalla lettera è la "dualità" costante tra lei e il suo compagno, il suo compagno e la sua famiglia di origine e infine tra lei e i suoceri.
Come se ci fossero tanti poli in contrapposizione, che vanno in corto circuito a momenti alterni. E lei, dove si trova in questa vicenda? Lei è la parte più debole, quella che operazioni di "tira e molla" , quella insicura. Sta probabilmente male e si chiede perciò quanto senso ha continuare così e, soprattutto, cosa succederà se porterà avanti la gravidanza.
Il legame con il suo compagno risulta abbastanza "dietro" le righe: chiaramente si evidenzia il disagio del suo vivere dentro e fuori dalla coppia (è stata un anno senza di lui) con escursioni alterne di sofferenza che centrano indubbiamente con le relazioni buone e cattive che ha instaurato con i suoi parenti.
Una cosa importante è che dalla sua lettera non emerge con chiarezza se la seconda gravidanza è stata desiderata da entrambi, se è frutto di un disegno della coppia pensato, immaginato e in un qualche modo voluto da entrambi. Penso che questo sia una domanda interessante da sapere, che ci permetterebbe di capire se ci sono delle risorse accessibili, la sua motivazione e quella del suo partner, con il quale attualmente vive insieme, no?
Per quanto riguarda invece le sue domande sul DOC da relazione, posso riferiLe che le persone con questo tipo di sofferenza possono attribuire grande importanza alla relazione di coppia, come parte fondante del proprio essere e di ciò che sono.
Se dunque la sua stima personale è strettamente connessa al dominio relazionale, come mi sembra di evincere dalla sua lettera, è plausibilmente "ipervigile" a tutto ciò che concerne la sua relazione attuale, al punto che una normale lite con il parner può avere implicazioni negative sull’idea di se stessi.
In modo simile, normalmente le persone con questo tipo di DOC sono sensibili anche al modo in cui il compagno si confronta con gli altri , e questa sensibilità le porta ad avere conseguenti emozioni negative . A questo proprosito significativo è quando dice:
"Lui non mi capiva e dava la colpa della mia sofferenza ai miei genitori che fanno fatica ad accettare il mio compagno! Dicendo che dovevano starmi più vicini!.... ...."Lui più mi vedeva instabile più perdeva sicurezza nei miei confronti".
Nella sua lettera, inoltre, emergono pensieri negativi relativi al danno dello stare in questa coppia in cui si hanno dei dubbi ( “Alterno momenti in cui sento di volerlo e momenti che sento di scappare da lui per liberarmi di nuovo da questa ansia! Vorrei tenere questa gravidanza ma penso di non farlo per il semplice fatto che non mi sento sicura di questo rapporto! ) anche per le conseguenze che potranno succedere alla propria persona:
“E se non lo amo e lo lascio cosa succederà? Non lo accetterà mai!”.
Un altra caratteristica di questa sindrome è che le persone presentano in generale delle convinzioni rigide di ciò che dovrebbero provare all’interno di una ‘giusta’ relazione di coppia.

Come per le altre forme di disturbo ossessivo-compulsivo anche nel DOC da relazione il trattamento cognitivo-comportamentale è quello elettivo e dimostrato efficace.

Una riduzione significativa dei sintomi da Lei descritti permetterebbe di avere una maggiore consapevolezza di ciò che sta accadendo all’interno della Sua relazione di coppia consentendoLe di arrivare a prendere una decisione "lucida" in questa fase "travagliata" della sua vita.

Con queste parole La saluto cordialmente, augurandoLe il meglio per il periodo che sta affrontando.

Dr.ssa Alessandra VAROTTO
psicologa clinico dinamica indirizzo comunità
Iscritta all'albo Regione Veneto n.7550
www.studiovarotto.com

[#4]
dopo
Utente
Utente
Salve.. vi ringrazio tanto per le vostre risposte e si, vorrei una spinta di coraggio e vorrei sentirmi dire che posso tenere la gravidanza e che queste paure e ansie andranno via senza dover lasciare il mio compagno e sfasciare la mia famiglia! Questa gravidanza io l ho immaginata ma diciamo che forse l aveva programmata solo il mio compagno! Io gli avevo detto chiaramente che non ero sicura di essere pronta! Con un solo e unico rapporto sono rimasta incinta! Aggiungo anche che tendo ad evitare anche la sua famiglia perché sento ansia anche quando sono in mezzo a loro e anche se amo i miei genitori non cerco neanche io di riavvicinarmi a loro perché non voglio sentire mia madre continuamente dirmi che devo lasciare il mio compagno! Ho paura che lei possa influenzare le mie scelte e portarmi a lasciarlo veramente come è successo in passato.. sicuramente inizierò un percorso, spero di trovare la forza per portare avanti questa gravidanza.. nel frattempo vi ringrazio ancora!
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

Lei esprime un desiderio:
"... spero di trovare la forza per portare avanti questa gravidanza.."
e aggiunge una decisione:
"... sicuramente inizierò un percorso..."

Come già detto, un percorso di persona La potrà certamente aiutare a ri-centrarsi su di sè e a capire cosa fare e come gestire.
A questo proposito Le auguro di cuore "buoni giorni".

Online ci sono dei limiti evidenti:
noi non La conosciamo,
non è possibile effettuare diagnosi...
Forniamo però orientamenti.

Auspichiamo che l'orientamento da noi fornito
Quello di un percorso di persona per Lei innanzi tutto,
possa avere esiti positivi, nel tempo.
Si munisca di pazienza, la strada non è breve, però ne vale la pena;
se non per la coppia per Lei stessa; per la prole.

Saluti cordiali.

[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie tante davvero.
[#7]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66


Prego.

Buona giornata e - di cuore - l'augurio di un periodo in miglioramento.

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