Panico ansia

Salve a tutti. Sono una ragazza di 27 anni e mi trovo in una situazione molto complessa e triste. Ho mentito a tutte le persone che mi vogliono bene riguardo alla mia carriera universitaria. Tutti credono che mi manchi solo qualche esame e poi la tesi mentre in realtà me ne mancano ancora 10. E' vero che se mi impegnassi molto potrei nelle prossime due sessioni riuscire a terminare gli esami e poi scrivere la tesine forse tra un anno riuscire a laurearmi. Ma la cosa che mi pesa e' aver detto tutte queste bugie alle persone che mi vogliono bene e sapere che durante questo periodo cosi faticoso ed impegnativo non potranno starmi vicino perché nn posso dir loro la verità. Purtroppo ho avuto dei problemi che mi hanno fatto stare bloccata per due anni senza dare un esame. Ho sbagliato e lo so ma purtroppo ormai temo di non poter riparare con niente. Questo mi sta provocando un ansia incredibile la notte non dormo o mo sveglio e il giorno ho un enorme peso sullo stomaco che mi opprime terribilmente. Ma so di non poter confessare tutto perché tutti ne soffrirebbero davvero troppo e non potrei. Non so davvero come fare. Avevo pensato di poter tenere duro e superare questi ostacoli da sola
e tenendo tutti allo scuro ma nn so se ne avrò realmente la.forza perché mi sento davvero persa.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66

Gentile utente,

sicuramente avrà mentito per
difendere loro dalla delusione
e sè dal giudizio.

Eppure questo Suo attuale malessere Le sta insegnando che
fuggire dalla realtà,
non riconoscere la responsabilità delle proprie azioni
porta appunto solo malessere,
l'impossibilità di guardare negli occhi le persone a cui si è mentito,
una disistima profonda nei propri confronti.

Il disagio che Lei manifesta rende difficile se non impossibile continuare con questa "falsa vita".
E dunque quali ipotesi ha ora?
Cosa pensa "realisticamente" di poter e saper fare?

Saluti cordiali.







Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa,
Al momento mi sento persa e non so davvero quale sia la scelta giusta da fare... Vorrei riuscire a parlare con loro e dire tutta la verità o almeno buona parte di essa ma non so se ne sono realmente capace. Non so se ne ho il coraggio.
Vorrei provare ad impegnarmi con tutte le mie forze per superare l'ostacolo e sistemare le cose senza far soffrire nessuno, ma temo a questo punto che sia impossibile.
Cosa mi consiglia di fare? Esiste un modo giusto per affrontare questa situazione?
O tutti perderanno per sempre la stima nei miei confronti?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66


".. Vorrei riuscire a parlare con loro e dire tutta la verità o almeno buona parte di essa.."

La considero un'ottima alternativa al disagio attuale.
Costa molta fatica, è vero, ma sempre meno che mantenere un segreto così ingombrante e umiliante.

Ci è successo in altri casi incontrati in Studio
ed altri postati qui,
e generalmente la reazione dei genitori non è quella terribile che il figlio si attende; bensì più comprensiva e incoraggiante.

Ma .. quali sono stati i problemi che l'hanno messa in stallo per un biennio?
Questa è la domanda che Le pongo
ma che forse anche i Suoi potrebbero fare...
Cominciamo ad accennarne qui, in sede neutra?


[#4]
dopo
Utente
Utente
Io credo che la delusione che darò loro sarà terribile. Forse insuperabile. E ho talmente tanto rimorso. Non so davvero cosa potrei fare per farmi perdonare.
I motivi che mi hanno fatto stare in stallo per due anni sono stati di natura psicologica principalmente in quanto mi sentivo estremamente bloccata e impossibilitata a superare gli enormi scogli del dare degli esami.
Il trovare un lavoro che mi piaceva ha peggiorato la situazione in quanto non ero ne motivata ne avevo l'effettivo tempo materiale.
Vorrei tanto poter tornare indietro e rimediare a tutto questo.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66


Tornare indietro è impossibile,
ed anche continuare a fustigarsi per quanto fatto
non la porta avanti di un solo millimetro.
Anzi prolunga il periodo di stallo.

Come gestirà la situazione dopo la "rivelazione",
come ricostruirà la fiducia
lo si vedrà e gestirà poi.

Finchè rimane ad arrovellarsi è ferma.
Sta immobile
Soffrendo inutilmente.

Se ha scritto qui
è perchè anche Lei in fondo ne è ben consapevole.
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa, pensa potrebbe esserci un modo migliore per esporre il mio disagio e problema alle persone che mi stanno vicino?
Forse scrivere una lettera o e' sempre meglio il diretto contatto a voce?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66


Dipende da Lei e dalle Sue corde.

C'è chi riesce meglio di persona:
uno a uno
a famiglia riunita
come confidenza alla sorella
altro
... .

E chi preferisce la lettera.

Segua le sue preferenze.
Quello che conta è che Lei si liberi di questo ingombrante segreto.
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