Post intervento cisti peniena

Buona sera dottori.
Circa tre anni fa sono stato operato di corporoplastica secondo Nesbit. Raddrizzamento tutto ok, se non fosse per i punti non riassorbibili interni che mi hanno sempre dato fastidio. Il tutto comunque sopportabile anche durante gli atti sessuali, fino a quando due mesi fa, non compaiono due “granulomi” proprio in corrispondenza dei punti. Il mese scorso quindi vado dal chirurgo di fiducia e mi indirizza ovviamente verso l’intervento chirurgico. L’intervento è consistito nell’asportazione della massa sottocutanea che si era venuta a creare, semplicemente con un taglio lungo l’asta di circa un centimetro (praticamente dove sta la vena dorsale del pene, per intenderci). Tre giorni fa ritiro anche l’esame istologico e il referto è “Linfangioma benigno di carattere cistico”. Praticamente era una semplice cisti benigna.
Veniamo al problema che ho tutt’ora. Adesso è passato un mese esatto dall’intervento, ma fin dai giorni successivi, cioè quando la ferita chirurgica e i punti erano ancora presenti, ho riscontrato uno strano gonfiore sottocutaneo sotto tutta la zona in cui hanno tagliato per l’asportazione della cisti. La cosa strana è che se toccavo sulla zona, sentivo che sotto non c’era qualcosa di duro, ma sembrava del liquido. Ed è qui che ho scoperto qualcosa di strano…premendo un po’ su questa zona, improvvisamente schizza fuori tutto il liquido interno, un po’ di colore arancione (probabilmente mischiato a sangue, perciò era di quel colore). Continuo a premere sulla zona per far fuoriuscire tutto il liquido, ma era veramente tanto. Quando l’uscita si è arrestata, il pene aveva acquisito il lineamento naturale…gonfiore sparito. Il problema è che ogni giorno questo liquido si riforma…ora siamo ad un mese dall’intervento eppure il liquido continua a formarsi. Arriviamo quindi ad oggi pomeriggio. Tutte le ferite esterne si sono chiuse (sfortunatamente direi!) e, stufato di questa situazione, decido di prendere un piccolo ago da cucito e di “bucare” lì dove prima la ferita era aperta e da dove è sempre fuoriuscito a schizzo il liquido stesso. Dopo un po’ di paura, mi decido e buco. Il liquido c’era…ce n’era abbastanza da far notare infatti il rigonfiamento sul pene. Questo era però quasi totalmente trasparente come l’acqua, segno che non c’erano più ferite aperte interne che mi facessero tendere il colore verso il giallo/arancione.
Ora la domanda è questa, e so che è molto difficile avere una risposta: Cos’è quel liquido che continua a formarsi? Cioè mica posso andare avanti a bucare io stesso la pelle in quel punto per farlo fuoriuscire? Non vorrei aver risolto un problema della cisti e mo ci si mette quest’altro problema…purtroppo il pene perde la sua linearità in corrispondenza di questo rigonfiamento, quindi praticamente diventa come era prima con la cisti. Cioè si gonfia e dà un po’ fastidio nei rapporti, proprio a causa del rigonfiamento. Cosa potete dirmi in merito?
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Attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
E' evidente che si è generato e non è ancora risolto un problema, probabilmente di tipo infiammatorio-reattivo che non fa ripristinare le strutture vascolo-linfatiche, all'area trattata dove i tessuti continuano a produrre e liberare siero. Ne deve parlare con il chirurgo che l'ha operata e che è l'unico che può intervenire per risolvere definitivamente il problema.
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dopo
Utente
Utente
Innanzitutto grazie della risposta dottor Rando.
Quindi diciamo che il liquido dovrebbe essere siero. Almeno questo credo sia quasi sicuro...diciamo che da ieri ad oggi la situazione è un po' migliorata. Cioè oggi l'ho trovato sempre un po' gonfio, ma il liquido presente era molto molto di meno rispetto a ieri o comunque ai giorni scorsi. Lei mi consiglia quindi di aspettare ancora un po oppure andare subito a controllo? Perchè comunque è passato un mese esatto dall'intervento, e non so le tempistiche per questi tipi di intervento.

Grazie in anticipo
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Attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Credo sia meglio si faccia vedere dal chirurgo che magari eseguirà anche una ecografia per controllare meglio.