Dubbio su prostatite.

Buonasera gentili medici, scrivo perchè vorrei discutere con voi di un problema che mi toglie il sonno la notte.

Riassumendo: ho 21 anni e da molti mesi ormai soffro di prostatite/uretrite diagnosticata da colleghi, iniziata pochi giorni dopo un rapporto con la mia ragazza (vergine fino a poco tempo prima).

Ho seguito le più svariate terapie antibiotiche, i consigli comportamentali, uso anticongestionanti naturali ma non noto mai miglioramenti tangibili. Ho fatto un tampone uretrale per clamidia (un'ora dopo aver urinato però, so che non è la prassi) risultato negativo e molte spermiocolture ed urinocolture per germi comuni, una recente spermiocoltura è risultata positiva ad enterococcus faecalis 10^6.

La prostata è infiammata e la cistoscopia evidenzia uretra infiammata nel tratto interno fino al collo vescicale, l'uretra peniena invece è perfetta. Dopo terapia di più di un mese mirata a debellare l'enterococco la situazione è invariata a livello di sintomi. Inizio a pensare che si possa trattare di clamidia ma vorrei discuterne più a fondo con voi perciò vi pongo alcune domande in attesa di effettuare un esame delle urine per clamidia con metodo pcr.

E' possibile che una clamidia dia un'uretrite posteriore ma non anteriore? Ci ho ragionato e ovviamente per arrivare fino in prostata ed al collo avrebbe certamente creato qualche disturbo anche all'uretra peniena, cosa che non è accaduta.

Chiedo questo perchè l'ipotesi di una clamidia non curata mi spaventa moltissimo.

Grazie in anticipo per le risposte.

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Gentile lettore,

alla suo quesito principale, con tutti i distinguo che possiamo darle, non avendo la possibilità di una valutazione clinica diretta, la risposta potrebbe essere anche un sì.

Faccia ora la valutazione per la ricerca del microrganismo sospettato con la tecnica PCR e poi ci riaggiorni, se lo desidera.

Nel frattempo, se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli, pubblicati sempre sul nostro sito, visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Utente
Utente
Ho effettuato i diversi test, purtroppo sono ancora in cura con ciproxin e non potevo assolutamente interrompere perchè vorrei portare alle sei settimane previste la durata del trattamento. Ovviamente so che il risultato potrebbe essere inficiato da questo ma d'altronde i disturbi sono ancora tutti lì quindi ne deduco che il ciproxin non sia molto efficace contro un'eventuale clamidia. Da quando mi sono ammalato la mia vita è diventata un inferno, vivo con un costante senso di incertezza. Vorrei chiarirmi qualche ulteriore dubbio, se possibile: un enteroccocco (in carica certamente elevata) può dare anche un'uretrite? Continuo a pensare che un germe così comune dovrebbe già essere stato eradicato dopo una terapia di più di un mese "mirata", continuo a pensare che sia semplicemente un opportunista. Non sono convinto nè della diagnosi nè della cura, a questo punto non riesco nemmeno ad immaginarmi più una guarigione che ahimè sembra impossibile ormai.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Non drammatizzi, è un atteggiamento che non aiuta a risolvere i suoi problemi, e segua le indicazioni ricevute.
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Utente
Utente
Ha ragione. Un'ultima domanda dottore: premettendo che tutti i disturbi persistono invariati, la ciprofloxacina assunta può influire sull' esito dell''esame delle urine con pcr? La ringrazio moltissimo.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
No!
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Utente
Utente
Buongiorno cari dottori, riaggiorno la situazione. Oggi sono arrivati i risultati della spermiocoltura e dell'esame delle urine con pcr. Tutto negativo. A quanto pare, anche se sono stati effettuati sotto antibiotico, dovrei aver debellato l'enterococco e non dovrei essere affetto da clamidia. Mi domando allora perchè i vari disturbi infiammatori persistano quasi invariati.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
I sintomi infiammatorio generalmente sono sempre più persistenti e duraturi, anche se l'infezione è già stata debellata.
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Utente
Utente
La ringrazio davvero moltissimo per le sue preziose risposte e la sua grande disponibilità. Lei pensa che terminato il fenomeno infiammatorio la minzione e il gocciolamento torneranno alla normalità? Una cistoscopia del primo febbraio evidenzia l'assenza di stenosi e/o sclerosi del collo, solo infiammazione.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Dovrebbe proprio tornare alla normalità.
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Utente
Utente
Mi rincuora molto sentirmelo dire! Sperando di non disturbarla e di non approfittarmi eccessivamente della sua disponibilità, avrei un'ultima domanda da porre: dall'inizio di questa infezione/infiammazione genitourinaria ho iniziato a soffrire di una febbricola che varia dai 37,1 ai 37,8 (temperatura ascellare) e che non è tuttora scesa. Prostatite a parte, la febbre prolungata nei mesi mi sta molto debilitando e vorrei ricercarne le cause per curarla. Nella sua esperienza, è possibile che questa dipenda dall'infiammazione genitourinaria?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Non sempre, bene sentire in diretta per questo specifico sintomo sempre anche il suo medico di famiglia.
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Utente
Utente
Buongiorno dottore, riaggiorno la situazione in modo da poter avere un suo parere. Oggi ho effettuato un'ecografia sovrapubica di controllo per verificare i progressi della cura: la prostata è ancora infiammata, anche se la flogosi sembra essersi ridotta leggermente, l'infiammazione è soprattutto in zona periuretrale dove appare ingrossata. L'ecografista è stato tutto sommato tranquillo, ha confermato che il collo vescicale è ben triangolare e a posto, poi più avanti parlando ha detto la parola ipertono non ho ben capito se riferita alla prostata o altro, ho cercato di farmi spiegare ma non ho ben capito, mi ha solo detto che è risolvibile. A che cosa si riferiva?

Sarebbe possibile mostrarle l'ecografia per avere un suo parere in merito?
Mi scuso ancora per il disturbo e la ringrazio moltissimo per la sua disponibilità e gentilezza.
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Utente
Utente
Più che altro vorrei capire cosa significa "ipertono", per mia tranquillità personale.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Per "ipertono" forse l'ecografista si riferiva alla muscolatura vescicale che, quando vi è stato un problema infiammatorio, tende ad essere più "attiva".

Risenta in diretta ora il suo urologo di fiducia.

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Certamente lo farò. E' possibile che questo ipertono rientri con il tempo e la fine dell'infiammazione? E infinite grazie per le risposte sempre molto precise.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Certamente!
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Utente
Utente
Molte grazie, mi rincuora moltissimo, non nego di avere una paura terribile di urinare male a vita con relativo gocciolamento. Sapere che questo ipertono è reversibile mi garantisce molta più tranquillità.
Grazie davvero di cuore per il suo prezioso aiuto, ora passerò una serata più serena, le auguro una buona serata e se necessario riaggiornerò il consulto.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Bene, se lo desidera, mi tenga aggiornato.
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Utente
Utente
Caro dottore, prima di far trascorrere un congruo periodo di tempo per vedere gli eventuali miglioramenti della mia situazione urologica, vorrei chiederle un'ultima opinione. La mia storia clinica è piuttosto complessa: febbricola, blefarite, prostatite ed infiammazione uretrale, stanchezza cronica, sintomi comparsi tutti insieme. Non si sta riuscendo a capire il motivo di tutto ciò, e pare strano che io non abbia il benchè minimo miglioramento nemmeno con questa lunghissima cura antibiotica.
Sono venuto a conoscenza del fatto che diversi virus possono causare prostatite, allo stesso modo blefarite, e in questi mesi non ho mai fatto alcun controllo per il discorso virus.
1) Lei cosa riterebbe opportuno controllare?
2) Crede che si possa sospettare la presenza di un virus, magari in prostata e nelle palpebre contemporaneamente?
3) Questa febbricola, tenendo presente che ho sostenuto una miriade di esami per capirne la genesi e sembra essere tutto nella norma a parte le varie infiammazioni, può essere semplicemente la spia di un fenomeno infiammatorio senza più infezione?

Chiedo scusa per averle posto queste domande molto generali e difficili, ma ci tengo a sentire il suo parere al riguardo dal momento che questa situazione è davvero debilitante. Qualsiasi altra considerazione è ben accetta, molte grazie e a presto, riaggiornerò il consulto se ci saranno novità.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Se fatte le valutazioni per verificare l'eventuale presenza di malattie a trasmissione sessuale ha praticamente fatto tutto, anche sul "discorso virale".

E sicuramente se "sembra essere tutto nella norma, a parte le varie infiammazioni, i suoi problemi possono essere semplicemente la spia di un fenomeno infiammatorio senza più infezione".

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Molto bene, non so come ringraziarla.
Spero l'infiammazione passi anche perchè ultimamente oltre a tutti i sintomi descritti si n'è aggiunto un altro: nell'eiaculazione le prime due o tre spinte eiaculatorie vanno a vuoto, solo dopo vi è la fuoriuscita del seme.
Fatico davvero a sentirmi tranquillo al riguardo.
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Utente
Utente
Buongiorno dottore, riaggiorno brevemente il consulto perchè ho deciso di risentire l'ecografista il quale, dopo ecografia sovrapubica, mi aveva parlato di ipertono. Come giustamente aveva lei ipotizzato si riferiva alla muscolatura vescicale, in particolare allo sfintere vescicale, ed ha addirittura utilizzato la parola "attiva" proprio come lei. Mi ha spiegato che non gli attribuisce significato patologico ma non mi ha detto nulla riguardo una possibile reversibilità terminato il fatto infiammatorio. Alla luce delle precisazioni che sono state fatte vorrei risentire il suo parere sulla eventuale reversibilità del fenomeno, parere che mi tranquillizzerebbe e non poco.
Rinnovo i miei ringraziamenti nei suoi confronti e le auguro una buona giornata.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Non posso che confermarle quanto già dettole!
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Utente
Utente
Ancora grazie dottore. Confortato dalla sua risposta torno a studiare serenamente! Grazie ed a presto.
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Utente
Utente
Riaggiorno il consulto perchè mi sembra una bella idea per chiunque abbia una prostatite e legga sapere l'evoluzione delle cose, e inoltre per aggiornare anche il gentilissimo dottor Beretta che mi ha seguito ed aiutato.
Sospesa ormai la terapia antibiotica sto seguendo da circa due settimane un terapia antinfiammatoria: prima sei supposte di Indoxen (che mi hanno aiutato moltissimo) abbinate ad un integratore di broswelia e bromelina, poi terminate le supposte sto iniziando mobic e quercetina assieme a supposte di serenoa repens. La situazione sembra essere leggermente migliorata senza però miglioramenti risolutivi (alla sospensione dell'indoxen ho accusato un po' il ritorno dell'infiammazione). Il tutto procede molto a rilento ma sembra procedere, spero di poter riaggiornare in futuro scrivendo di essere guarito, a breve avrò poi i controlli per vedere se effettivamente tutti i batteri sono stati debellati.
Approfitto per ringraziare il dottor Beretta sempre gentile e disponibile.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Coraggio, mi sembra sulla giusta strada per la risoluzione del suo problema clinico.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Buongiorno, riaggiorno la situazione e nel frattempo pongo anche un quesito al gentilissimo dottor Beretta. Sto continuando con le cure e devo dire che avverto la quasi totale scomparsa dei dolori in zona perineale, il bruciore minzionale e il gocciolamento restano ancora ma sono già lieto dei piccoli miglioramenti. Volevo domandarle: genericamente gli infettivologi mi hanno indicato di fare un controllo dopo circa due settimane dalla sospensione antibiotica con una spermiocoltura. Sarebbe più indicato un esame del secreto prostatico? O il controllo incrociato con spermiocoltura e secreto? Molte grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Parta con una più semplice spermiocoltura, se dubbi allora si ricorre ad un eventuale controllo "incrociato" tramite test di Meares e Stamey.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Grazie dottore. A questo punto farò la spermiocoltura, vedrò i risultati anche se credo che uscirà negativa come la precedente, e nel frattempo vedrò l'evoluzione dei sintomi. Penso che comunque cercherò un qualche urologo che mi esegua l'esame del secreto per essere tranquillo vista questa febbricola. Le domanderei inoltre se è da ritenersi normale che dopo una cura antibiotica lunga sei settimane ed una cura antifiammatoria che dura da circa una ventina di giorni si abbiano ancora dei disturbi, anche se attenuati.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Sì, non è una situazione clinica infrequente.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
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La ringrazio. Attenderò ancora qualche settimana per vedere l'evoluzione dei sintomi senza allarmarmi, per ora penso positivo e constato i piccoli miglioramenti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Bene, atteggiamento saggio e condivisibile.
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dopo
Utente
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Buongiorno dottore, premettendo che sto continuando le cure con discreti risultati volevo porle una domanda. Il colore dello sperma prima di questa prostatite era bianco, adesso nonostante le cure resta giallo/verdognolo, non come il pre-cura ma comunque non può assolutamente dirsi tornato alla normalità. Lei cosa pensa e cosa mi consiglia? Aggiungo che ho effettuato una spermiocoltura per germi comuni, clamidia (per sicurezza), miceti il cui risultato deve arrivare.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Bene attentiamo l'esito della valutazione colturale in corso!
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Utente
Utente
Buongiorno gentile dottor Beretta, ho ritirato la valutazione colturale ed è risultata (purtroppo?) negativa a tutto. Dico purtroppo perchè i sintomi infiammatori persistono, lo sperma è giallo e ho i bianchi fuori range a 10600. Pure la febbre non è scesa. A questo punto non so nemmeno come muovermi o cosa fare.
Nell'attesa di una risposta la ringrazio anticipatamente.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Bene risentire ora in diretta , a questo punto, il suo urologo od andrologo di fiducia.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Mi correggo dottore, nella spermiocoltura c'è scritto: rilevata flora polimicrobica cutanea. Cosa significa questo?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Che vi è stato un inquinamento del campione molto probabilmente durante la raccolta.
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Utente
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Devo ripetere l'esame?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Senta prima il suo andrologo!
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Utente
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Riaggiorno dopo un periodo di totale sconforto: la prostatite non passava, avevo bruciori e dolori dopo aver urinato. L'urologo mi ha abbandonato dicendo che siccome la spermiocoltura risultava negativa non c'era più niente da curare (che professionalità!). Mi è stato prescritto dal medico di base (su mia insistenza) un ciclo di amoxicillina ed acido clavulanico più moxifloxacina e praticamente dalla prima assunzione ho riscontrato immediato beneficio. Non sono ancora guarito ma questa terapia sembra promettere bene, molto meglio di quelle che ho seguito in precedenza che non mi avevano mai dato benefici tangibili e soprattutto in così poco tempo. Io mi chiedo se fosse così difficile prescrivere in abbinata all'amoxicillina anche dell'acido clavulanico per ampliarne lo spettro, a quest'ora penso che starei bene da mesi. Preferisco non pensarci e sperare solamente che tutto torni alla normalità, compreso il gocciolamento fastidiossisimo alla fine, perchè a ventuno anni non si possono portare a vita sintomi di un'infezione mal curata. Grazie al dottor Beretta per avermi seguito con gentilezza e professionalità, riaggiornerò la situazione a fine ciclo di antibiotici. Se avete una prostatite tenete duro ed insistete perchè è un disturbo che viene molto sottovalutato ma che è estremamente fastidioso.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Gentile lettore,

sono condivisibili tutte le sue considerazioni generali, anche quelle sulla prostatite.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Buongiorno, riaggiorno la situazione. La terapia procede bene, la flogosi alla prostata sembra quasi o del tutto scomparsa così come i bruciori ad essa associati. Rimangono per ora: sperma giallo (leucociti?) ma comunque ritornato in buona quantità e "viscosità", forte tensione del piano perineale (che mi causa molto dolore, ma che sto iniziando a trattare con Diazepam e sembro avere buoni risultati anche in questo senso) e gocciolamento post minzionale, comunque ridotto e giustificato dalla presenza, a detta dell' urologo che mi ha eseguito l'ecografia, di una zona leggermente ipoecogena sotto al collo vescicale. Quindi tutto sommato andiamo abbastanza bene.
Non so come ringraziare il dottor Beretta che mi ha dato un grande sostegno e risposte sempre esaustive. Secondo lei, gentile dottor Beretta, stiamo iniziando finalmente a vedere la luce? E i tre sintomi, in particolare il gocciolamento, ritorneranno prima o poi alla normalità?

Riaggiornerò presto e spero di regalare un po' di forza e coraggio a chiunque stia affrontando questi problemi. Ah, un'ultima considerazione: affidatevi sempre a medici umani ed "empatici" nei confonti del vostro problema, che rispondano alle vostre domande, proprio come il gentilissimo dottore.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Coraggio, sembra proprio che tutto si stia sistemando per il meglio e quindi anche i sintomi ancora lamentati sono destinati a terminare.
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Utente
Utente
Diciamo, caro dottore, che attualmente il sintomo che mi dà più noia è il dolore. Mi spiego: quando muovo il muscolo alla base del pene, quello che credo si chiami muscolo bulbocavernoso, sento un certo dolore. Alla palpazione risulta gonfio e come "teso". Ormai penso che si sia capito che la situazione prolungata di infiammazione mi ha messo un po' in allarme, in particolare le erezioni ovviamente con questo dolore non sono il massimo. Prima avevo erezioni veramente ottime. Le pongo perciò, sperando di non assillarla, due domande che francamente ho anche posto al nuovo urologo ma che avrei piacere di rivolgere a lei:
1) questo dolore al muscolo cavernoso è compatibile con ipertono involontario del pavimento da infiammazione? Pensa sia corretto trattarlo con diazepam?
2) non devo mettermi a pensare a qualche patologia peniena nonostante il dolore?

Grazie ancora infinite, so che sembra poco ma avere delle risposte da lei alle mie domande mi ha permesso in questi mesi di vivere più serenamente questo problema molto intimo e difficile.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Gentile lettore,

al primo quesito un sintetico "sì" mentre al secondo un altro sintetico "no".

Detto questo sempre poi sentire o risentire in diretta il suo andrologo di fiducia.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Grazie ancora infinite dottore, mi sento di essere sulla buona strada. Teniamo le dita incrociate e a risentirci. Un cordiale saluto a lei.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Anche a lei un cordiale saluto.
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dopo
Utente
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E niente, siamo sempre qui non dico al punto di partenza ma quasi. La prostatite ormai da un bel po' sembra passata, la prostata non è più dolente alla palpazione e i vari esami non documentano più infiammazione, il dolore lo avverto sempre nel piano perineale. Mi sto letteralmente riempiendo di diazepam, bagni caldi eccetera eppure se tocco il perineo è sempre contratto, il muscolo alla base del pene è sempre indolenzito e ovviamente le erezioni ne risentono, tutto ciò assieme ai soliti sintomi che ovviamente non passano. Mi sono informato su internet (cosa che generalmente evito di fare perchè esce di tutto e di più) e mi sa che stiamo andando verso la diagnosi di dolore pelvico cronico, sono veramente a terra e mi sa che mi toccherà cambiare urologo e cercarne qualcuno che tratti specificatamente questo tipo di problema, dal momento che il mio più del diazepam (purtroppo inutile almeno per ora) non mi propone. Vorrei disturbarla ancora dottor Beretta, chiedendole cosa lei ne pensa, se ha visto casi del genere, se sono relativamente frequenti, cosa lei mi consiglia. So che ci sono mali ben peggiori ma vedere la mia situazione sessuale/urinaria compromessa a soli 21 anni mi lascia veramente l'amaro in bocca...
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Non sono casi rari ma generalmente, in molti casi, i sintomi tendono ad una lenta e graduale risoluzione.

La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.

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