Disturbo di genere

Ho 29 anni, sono omosessuale, in quanto "uomo attrato da altri uomini" e questo aspetto, dopo una situazione di sconforto iniziale, sono riuscito ad accettarlo, non senza difficoltà. Quando ero piccolo, a 3 anni, ero già conscio dei miei gusti sessuali, e avevo delle pulsioni erotiche con altri uomini, e nei miei rapporti immaginari, io impersonavo sempre la controparte femminile. Ho giocato con le barbie, ho fatto dei giochi in cui ero la femmina della situazione (non ho mai disdegnato i giochi da bambino, tipo macchine telecomandate o robe simili) anche se ho praticamente avuto solo amici maschi,con cui ho condiviso le attività che tipicamente si svolgono fra maschi (calcio, bici, giochi di strada etc.) Eppure mi sono sempre sentito diverso, strano, a tratti quasi senza genere. Ho fantasticato, da piccolo, su come sarebbe stato se fossi nata donna, mi sono immaginato una calciatrice e non un calciatore (gioco a pallone). Ascolto praticamente solo musica cantata da donne, e immagino di cantare quelle canzoni. Provo una forte ansia a usare pronomi femminili su di me (per la paura che la cosa possa starmi bene), ed ogni volta che storpiano il mio nome al femminile, per schernirmi, mi sentro frustrato. Sono sempre stato deriso, con epiteti quali "frocio" "finocchio" e via dicendo. Sia quando ero piccolo, sia ora. Pure in casa ci sono stati episodi simili. Da qualche periodo a questa parte, però, un'ansia terrificante mi assale, e il dubbio certe volte viene, certe volte va. Mi testo, guardo gli altri ragazzi e dico "potrei mai vestirmi come loro?" "potrei mai essere come loro?" "mi vestirei mai cosi'?". E comincia un lungo test fatto di prove e controprove, che io stesso faccio per demolire queste paure. Guardo gli altri ragazzi e non so se li guardo perchè mi attraggono, o perchè mi piacerebbe essere come loro. Il mio corpo non mi pare di averlo mai ripudiato o disprezzato, anche se mi è capitato, anche da piccolo, di avere vergogna a stare a petto nudo. Quando faccio pipi', la faccio sempre seduto, ed in più, quando dormo, assumo posizioni femminili. Sono leggermente effemminato, e penso sia per questo che la gente mi schernisce. Provo una grandissima ansia a scrivere tutto ciò, ma non ce la facevo più. Ho pensato al suicidio, ci penso ogni giorno, perchè sento il peso del mondo sulle mie spalle. Mi chiedo "mia madre mi vorrà ancora bene?"Cosa mi aspetta? Dovrò vestirmi da donna? Provo molta amarezza, e mi chiedo sempre perchè tutto questo debba accadere a me. Devo cambiare sesso? Provo tanto, tanto dolore, perchè ora quando mi guardo allo specchio vedo un estraneo, e non so capisco se queste sensazioni io le abbia provate sempre oppure no. Guardo le mie vecchie foto e nel mio volto vedo qualcosa di strano. Come se quelle foto non fossero mie. Non pensavo si potesse soffrire di un male interiore simile, eppure tutto ciò sta accadendo proprio a me.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(...)E comincia un lungo test fatto di prove e controprove, che io stesso faccio per demolire queste paure (..)
gentile utente questa che racconta è una dinamica ossessiva che può ma non può avere come origine la sua condizione esistenziale. Prima di entrare nel merito di questa, dovrebbe risolvere questa dinamica che le manda in cortocircuito i processi di pensiero e la fa soffrire senza soluzioni funzionali.
legga questo https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
è tempo di parlarne con un terapeuta.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

la Sua storia merita a mio avviso una consulenza diretta con uno psicologo psicoterapeuta, in quanto ciò che descrive potrebbe essere riferito ad una condizione di confusione legata all'orientamento sessuale (omosessualità), oppure ad un problema di identità di genere (Lei nato con un corpo maschile ma che non si sente a proprio agio in questo corpo?), oppure ancora legato ad una problematica ansiosa....

Insomma, è opportuno definire il problema per poterLa aiutare.
Di certo, sappiamo che tutto ciò La fa soffrire e quindi ritengo sia molto importante una consulenza diretta.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori. Non so come fare, non posso permettermi una terapia a pagamento, e con tutto il rispetto gli psicologi della asl mi sembrano molto sbrigativi. Ho davvero bisogno di aiuto, perchè sono a pezzi. Penso continuamente al suicidio, e giorno dopo giorno compio un piccolo passo verso questo gesto.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

vedo che nel Suo Capoluogo, presso l'Università, funziona uno sportello pubblico gratuito aperto a tutti sulle tematiche che Lei ci sottopone.

"Lo sportello, attivo sia telefonicamente sia in presenza, è tenuto da volontari adeguatamente formati e preparati per dare consulenza e supporto. Per i casi per cui sembra opportuno, sono a disposizione anche esperti psicologi.", questo dice la presentazione.

Perchè non provare?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Alessandra Saglimbene Psicologo, Psicoterapeuta 19
anche la Gay Help Line potrebbe esserle di aiuto.
Ha un numero di telefono gratuito che puo' chiamare da tutta Italia.
http://www.gaycenter.it/

Dr.ssa Alessandra saglimbene
Psicologa - Psicoterapeuta - Sessuologa - Specialista in Psicoterapia Breve strategica

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dopo
Utente
Utente
Non dormo più, non mangio più. Provo paura, ansia, tristezza, freddo. Mi sento solo. Vorrei piangere, vorrei che mia madre mi aiutasse, ma ho troppa paura della sua reazione. Soffrirebbe troppo.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"Guardo gli altri ragazzi e non so se li guardo perchè mi attraggono, o perchè mi piacerebbe essere come loro. "

"Quando faccio pipi', la faccio sempre seduto, ed in più, quando dormo, assumo posizioni femminili"

Cambia e non poco, c'è una grande confusione nel suo racconto, da rimettere in ordine.

L'inquadramento diagnostico, indispensabile, le servirà per ripartire da se stesso, in qualunque direzione.

Più rimane in questo stato di dolore e confusione, più cronocizzerà il suo disagio.

Le allego una lettura, e lefaccio tanti auguri per tutto.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2227-transessualismo-il-difficile-percorso-dell-identita-di-genere-quando-il-corpo-segue-la-psiche.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Vorrei ringraziare tutti voi per l'attenzione dedicatami.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
È stato un piacere ascoltarla.
Auguri per tutto
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Vorremmo che l'attenzione dedicataLe (#8)
Lei la utilizzasse verso un Suo maggiore benessere.
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dopo
Utente
Utente
E' dura, davvero dura. Vorrei solo morire, dormire e non svegliarmi più. Non voglio questa vita. La natura è crudele.
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Dr.ssa Alessandra Saglimbene Psicologo, Psicoterapeuta 19
Se non li ha già visti, guardi questi due film (tratti da due storie vere)
8 mile
Alla ricerca della felicità
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Utente
Utente
Qualunque cosa io faccia, anche alzarmi dal letto, diventa fonte d'ansia per me. Sono paralizzato. Non so come dire a mia madre che sono transessuale.
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Dr.ssa Alessandra Saglimbene Psicologo, Psicoterapeuta 19
In natura non esiste il coraggio; esiste la paura. Il coraggio non e' che la paura superata. Nessuno può superare una paura al nostro posto. O la superiamo in prima persona o scegliamo di non superarla. Quale che sia la nostra scelta, siamo "condannati" ad essere liberi.
Parla a tua madre con semplicità. Parlale con il cuore. Non sbaglierai .
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dopo
Utente
Utente
Come faccio ad avere la certezza di avere un disturbo di genere? Io non ne ho la certezza. Ho paura di essere abbandonato.
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Dr.ssa Alessandra Saglimbene Psicologo, Psicoterapeuta 19
Puoi iniziare un percorso psicologico e portare in terapia i tuoi dubbi, le tue paure ed iniziare a lavorare su te stesso per avere delle certezze. Puoi fare un percorso sia privatamente che nel pubblico tramite i consultori. Non lasciarti bloccare dalla paura e dai dubbi. Se conosci la situazione saprai come andare avanti. Il dubbio invece ti paralizza. E non è giusto. Comprendo bene la paura, l'angoscia ed il sentimento di disperazione costante. Tenendo la tua paura per te credi di essere al sicuro.. in realtà quella paura esiste nel tuo cuore anche ora. Hai paura di essere abbandonato hai detto. Non essere il primo a farlo, abbandonando te stesso per la paura di ciò che sei o che hai il dubbio di essere. Perchè in entrambi i casi sei degno di essere amato.
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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori. Ieri ho parlato con una psicologa, in via cosi' informativa. Domani vedrò la psicologa che mi seguiva prima. Allora: la tipa non sapeva nemmeno la differenza fra identità di genere e orientamento sessuale. E' possibile?
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Dr.ssa Alessandra Saglimbene Psicologo, Psicoterapeuta 19
Credo che l'importante è che lo sappia tu e la psicologa con la quale riprenderai un percorso. Bravo! hai fatto il primo passo.
Ne sono davvero contenta.
Se hai bisogno siamo qui
[#19]
dopo
Utente
Utente
I miei si sono accorti del mio malessere. Dicono che sto dimagrendo a vista d'occhio. Oggi ho fatto per la prima volta un nodo ad una fune. Voglio farla finita. Voglio solo che mia madre non soffra troppo. E poi mio padre morirebbe a sapere una cosa cosi'. In più ho paura di quando loro non ci saranno più.. non vedo un futuro senza la mia famiglia, ci ho provato. Mi spiace, addio.
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dopo
Utente
Utente
Salve, dottori. Ho iniziato un percorso di psicoterapia, e ho già fatto 3 sedute. Parlando con la mia psicoterapeuta, che mi aveva curato 3 anni fa un grave disturbo d'ansia stiamo cercando di capire com'è nata questa cosa. Nel post io ho volutamente mancato di scrivere dei miei precedenti disturbi d'ansia e di ipocondria, per arrivare ad una diagnosi che mi mettesse l'animo in pace, questo secondo lei. Inoltre dice che non si scopre da un momento all'altro di essere transessuali, specialmente dopo aver visto un film. Quello che mi chiedo io, però, è: può l'ansia, seppur forte, farti mettere in dubbio quello che sei? Non ho mai desiderato essere donna, effettivamente. Sono arrivato a dire a mia madre "sono transessuale, o comunque potrei esserlo" Ma nulla, i dubbi continuavano a tornare. Ci sono giorni in cui tutta questa storia sembra una scemenza, e riesco pure a riderci sopra, altri giorni in cui è davvero tutto difficile. Ho ommesso pure di aver avuto un periodo di forte stress, legato alla mancanza di lavoro e alla perdita dei capelli, che davvero mi stava gettando nello sconforto più totale. Sto un pò meglio, anche se noto che ancora qualche problema con la mia omosessualità c'è. Grazie per l'attenzione.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

decisione azzeccata quella di intraprendere un percorso!

E dunque non avrà difficoltà a sottoporre alla Sua Psicologa le domande rivolte a noi.
Lei La conosce e dunque, avendo fatto una diagnosi, le darà risposte pertinenti e adeguate.

In realtà, anche al Consulto risultava difficile fornire orientamenti corretti, proprio perchè Lei aveva omesso moltissimi elementi di grande rilevanza. Cosa del resto comprensibile per la privacy.

Saluti cordiali.
[#22]
dopo
Utente
Utente
Più che per privacy, il motivo per cui ho voluto tralasciare quei particolari, era una questione di ansia e panico. Mi ero già proiettato in un'ipotetica situazione di transessualità, e questo perchè la notte in cui ho scritto questo post, sono andato a cercarmi i sintomi del disturbo di genere. E' stato terribile, sono stato paralizzato sul pavimento per un'ora, per via di un attacco di panico fortissimo. Forse se non lo avessi fatto, non sarei stato cosi' male. Speriamo di poter fare progressi e riprendere in mano la mia vita.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Glielo auguro di cuore.
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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori, non vorrei annoiarvi con i miei problemi, ma parlarne mi fa stare un pò bene. Ultimamente, con l'inizio della terapia, ho ritrovato un minimo di pace, tuttavia il problema che penso stia all'origine di tutto ciò è tornato con forza: la perdita dei capelli. Non riesco a farmene una ragione, ogni volta che vedo un ragazzo con una chioma folta cado nel baratro della disperazione. Sono conscio del fatto che ci siano problemi ben più gravi della caduta dei capelli, eppure questa situazione mi sta buttando sempre più giù. Talmente giù da evitare gli specchi, da entrare in bagno con la luce spenta. Questa cosa va avanti da 3 anni ormai, all'improvviso. Non riesco a vedermi pelato, i capelli per me sono sempre stati importanti. Come posso "digerire" una cosa che non posso evitare?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Ne discuta in terapia.
Da qua non possiamo fare nulla per lei, purtroppo.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Caduta dei capelli.
Risale a tre anni l'inizio, ma ne scrive solo ora.

Faccia a breve un consulto con il dermatologo/tricologo.
Qualsiasi sia la causa, occorre una diagnosi al fine di poter intervenire efficacemente.
[#27]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa, ho già fatto un consulto col dermatologo. Alopecia Androgenetica, purtroppo c'è ben poco da fare.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Gentile utente,

mi dispiace.
In questo caso La invierei al recente consulto
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/562366-brutto.html
dal #16 in poi.

Saluti cordiali.

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dopo
Utente
Utente
Grazie d.ssa Brunialti. Effettivamente mi ci ritrovo molto in quello che viene scritto nell'altro post, però non è cosi' semplice, perchè dopo tutti i problemi, dopo tutte le esperienze difficili che ho attraversato, la perdita dei capelli mi appare come una mazzata. Sembra una cosa semplice da digerire, ma non lo è per nulla.
[#30]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori, vi aggiorno. Parlando con la psicologa, ieri, abbiamo affrontato questo discorso della perdita dei capelli. Il suo pensiero: questo cambiamento, per me inevitabile, è stato una fonte di stress acuto, l'insorgenza di questo dubbio sull'IG è stata poi alimentata dallo stress stesso e dall'ansia in generale, di cui ho sempre sofferto. Mi chiedo: la perdita di capelli può farmi sofrire cosi' tanto?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Non è utile che riferisca il contenuto delle sedute, si confonde inutilmente.

Prosegua cin chi ha il piacere di occuparsi di lei, anche perché il consulto dura da quasi due mesi.