La totale erezione, ma sento il pene come "anestetizzato", come non mio, non provo cioè

Buongiorno,

vengo a scrivere per chiedere un consulto in merito a un problema delicato, quello in titolo. E' un problema che ho notato da quando ho iniziato la mia attività sessuale con una donna, che comunque ha avuto inizio solo da pochissimo.

Durante il rapporto, nonostante un mio coinvolgimento emotivo e ripetuti tentativi di stimolazione fisica da parte del partner, non solo non riesco a raggiungere la totale erezione, ma sento il pene come "anestetizzato", come non mio, non provo cioè particolare piacere fisico; pertanto non riesco ovviamente neppure a raggiungere l'orgasmo, con tutte le conseguenze immaginabili in termini di rapporto col partner.

E' un problema che si è ripresentato con due donne diverse, quindi non credo sia legato a scarsa affinità; non soffro di alcuna particolare patologia, ma preciso che per questioni caratteriali mi sto avvicinando solo ora, alla mia età, al mondo femminile; in più sono una persona sicuramente ansiosa di natura; ed inoltre, anche per quest'ultimo motivo, non nascondo che ho fatto uso di alcool (in dosi tuttavia moderate!) per riuscire nell'intento di fare l'amore con una donna.

Potrei, secondo il vostro parere, ricercare in un mix tra queste cause, la ragione del mio problema? e se sì, prima di pensare ad un consulto specialistico di persona, come posso tentare di ovviare a questa invalidante difficoltà autonomamente?

Grazie infinite per l'aiuto che vorrete darmi.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> prima di pensare ad un consulto specialistico di persona, come posso tentare di ovviare a questa invalidante difficoltà autonomamente?
>>>

No. Anche perché non avrebbe senso un tentativo "autonomo" chiedendo come fare a degli specialisti:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html

Voler far da sé, in caso di ansia, è solo un ennesimo sintomo della stessa ansia, che impedisce per vergogna o altro di recarsi dallo specialista. Ma spesso è il primo passo che occorre fare per uscirne.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
concordo con quanto espresso dal Collega ed aggiungo che sarebbe a mio avviso opportuno far fronte alla questione da una duplice prospettiva -medica e psicologica-, così da poterne considerare approfonditamente e in modo efficace i vari aspetti.

Ciò significa che sarebbe importante rivolgersi sia ad un andrologo per un controllo (immaginando che non ne abbia ancora mai fatti) e per chiarire dubbi ed ottenere informazioni corrette, sia ad uno psicologo psicoterapeuta per affrontare le problematiche connesse (le questioni 'caratteriali', l'inesperienza, l'ansia...).

Allego un paio di letture, che spero le saranno utili:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Santonocito, temo di esser stato frainteso. La mia richiesta non era un tentativo di chiedere un aiuto professionale e allo stesso tempo esigere che sia tutta farina del mio sacco perché, come dice lei, non avrebbe senso. Chiedevo solamente se ci fossero dei consigli che avrei potuto seguire già per i fatti miei; come se un cardiologo consigliasse a un paziente di fare esercizio fisico e fare restrizione sodica per abbassare la pressione arteriosa.
Non conosco l'appropriatezza della mia domanda, ma mi sembra proprio che il senso sia diverso da come lo abbia inteso lei.

Colgo comunque l'occasione per ringraziare lei e la dott.ssa Scalco per le rapide ed utili risposte!

Buona giornata e buon lavoro
[#4]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Nel suo esempio siamo già al Cardiologo.

Qui ancora non siamo giunti all'Urologo...

Il problema che Lei pone può avere cause psichiche - ansia - ma anche fisiche.
Escludere le seconde permette di lavorare con maggiore chiarezza sulle prime.

Questa è la procedura che si ritiene la più corretta.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Considerando lo storico dei suoi tanti consulti, delle quote d'ansia appartengono alla sua vita.

Ma nonostante tutto l'iter da seguire non è un fai da te, anche perché la sessualità è un essere, non un fare!

Andrologo come prima tappa, esclude le cause organiche, rare ma possibili anche all sua età, si stabilirà quele iter terapeutico e più adatto a lei, con la disamina di quelle psichiche e relazionali.

Consulti questo materiale, avrà modo di riflettere

https://www.valeriarandone.it/disfunzioni-sessuali-maschili/sessuologia-andrologia/
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> Non conosco l'appropriatezza della mia domanda, ma mi sembra proprio che il senso sia diverso da come lo abbia inteso lei
>>>

Non è questione di appropriatezza, ogni domanda è lecita dal mio punto di vista. È questione che una delle tentate soluzioni più comuni dell'ansioso è proprio il rifiuto del confronto a viso aperto, l'evitamento. E a giudicare dal numero di consulti che lei ha inserito qui, credo si possa dire che le preoccupazioni la fanno da padrone nel suo caso. Se ha letto il link che le ho segnalato capirà cosa intendo.

Il paragone con il cardiologo non è calzante, perché nemmeno il cardiologo, per email, consiglierebbe mai a qualcuno di fare sport o modificare la propria dieta senza vederlo. Provi a scrivere in cardiologia e veda cosa le rispondono.

E siccome anche l'effetto del lavoro dello psicologo e più ancora dello psicoterapeuta non è un semplice placebo, e potrebbe pertanto avere effetti avversi, proprio come il cardiologo dobbiamo astenerci dal dare indicazioni precise a distanza senza sapere con chi stiamo interloquendo.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Grazie, ho verosimilmente travisato io la sua risposta e mi scuso.

Grazie a tutti dei preziosi consigli che disaminerò attentamente.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Prego, nessun problema
Buona serata
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