Pomeriggio mi sono recato in ospedale per un caso di meningite causato da neisseria meningitidis

Buongiorno
sono un tirocinante e ieri pomeriggio mi sono recato in ospedale per un caso di meningite causato da Neisseria Meningitidis (di cui il ceppo ancora non conosciuto) dove ho comunicato per 40/60 min con i parenti del paziente a cui è stata somministrata la profilassi adeguata (non ho avuto nessun tipo di contatto con la paziente).
Questa mattina mi sono svegliato con una febbricola (37.4) che sta rimanendo costante durante la giornata in oltre presento nausea e fastidio alla testa.
Faccio presente che ho effettuato il vaccino tetravalente coniugato anti-menincocco (A,C,W,Y) però non quello contro il ceppo B.
Mi sento sciocco a porre questa domanda perchè comprendo quanto allarmismo ci sia riguardo a questo argomento però mi chiedo se possano essere sintomi iniziali di un possibile contagio. Comprendendo che la malattia effettiva ha sintomi ben più gravi ed evidenti di quelli che presento io mi chiedevo solo se potessero potenzialmente essere sintomi iniziali.
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
al momento la sua febbre e la sua sua cefalea hanno, a mio parere, solo un nesso di CAUSALITA' con l'accaduto.
Lei è venuto a contatto con i parenti, sottoposti a profilassi, e non con il paziente che se è in terapia antibiotica da >24h non è più contagioso.
E' bene che, essendo un Tirocinante come dice, lei provveda a fare il vaccino multicomponente contro il ceppo B.
Una domanda che è una pura curiosità: ma che cosa ci è andato a fare in Ospedale se poi, con le dovute precauzioni, non ha visitato il paziente per imparare la semeiotica clinica della meningoencefalite meningococcica? Sotto la guida di un neurologo?
Si fa così la Medicina oggi? Io ai miei tempi non ho esitato a vedere i disastri che faceva l'AIDS, quando ancora non si sapeva quasi nulla, e ho chiesto io al mio Prof di essere accompagnato in malattie Infettive. Eravamo tre Colleghi "coraggiosi"!!!
Se un sanitario ha paura delle infezioni deve cambiare mestiere.
In fieri è più facile.
Comunque si tranquillizzi.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.