Dolori inguinali bilaterali

Ho 49 anni, vita sana e salute generale buona.
Ho dolori inguinali bilaterali da circa 15 anni, sensazione di pesantezza pubica e di slip stretti, un fastidio alle volte persistente e un po’ debilitante. Questi dolori sono intermittenti, restano per alcuni giorni/settimane poi se ne vanno.
La particolarità è che i dolori nascono spesso a seguito di momenti di eccitazione sessuale; se l’eccitazione termina nel rapporto sessuale, in pratica non ho dolori. Preciso che ho eiaculazione molto precoce. A seguito di masturbazione, i dolori persistono per un numero maggiore di giorni.
Traggo giovamento dall’attività fisica: una buona seduta di palestra li riduce. Così come una seduta di masso-fisioterapia, idromassaggio, borsa dell’acqua calda. Quando poi non posso andare in palestra, eccezionalmente ricorro al brufen 800 mg, due volte al giorno per qualche giorno per annientarli.
Nel 2010 decisi di affrontare di petto la situazione: il medico curante prescrisse ecografia addome completo e visita fisiatrica di primo livello, tutto ok. Quindi prescrisse visita urologica: dall’esame obiettivo risultò infiammazione alla prostata, seguì terapia con permixon, topster e pelvilen per due mesi, ridussi di molto l’alcol (da un bicchiere al giorno a mezzo alla settimana) e migliorai la già discreta dieta. Dolori ridotti come frequenza e un po’ come intensità ma non scomparsi; alla visita di controllo l’urologo mi disse che con certi dolori dovevo farci l’abitudine, al limite farsi visitare di nuovo. Dopo 6 mesi decisi di farmi visitare da un altro urologo: fu rilevata una lieve punta d'ernia inguinale destra e chiara sclerosi del collo vescicale, quindi intervento chirurgico per la sclerosi. Dolori un po’ meno frequenti, ma sempre presenti. E il nuovo urologo non gli ha dato peso, come se dietro non ci fosse più nulla di clinicamente rilevante.
La colonscopia ha rilevato solo emorroidi di medio grado, ma non diverticoli che poteva essere una causa secondo un gastroenterologo.
Cerco di seguire sempre i consigli avuti dagli urologi: intestino regolare e una buona attività fisica (palestra ma non bicicletta o equitazione!), in questo modo i dolori sono tenuti un po’ sotto controllo, ma l’eccitazione sessuale, come rappresentato prima, torna ad essere sempre il fattore scatenante che li origina di nuovo.
Un urologo aveva ipotizzato infiammazione dei dotti deferenti, poi però non seguì nessun accertamento. La sensazione è che a livello urologico ci sia un problema mai affrontato direttamente, dico questo nel massimo rispetto di chi mi ha visitato negli anni.
Via web non si fanno giustamente diagnosi ma almeno: questi dolori sono di competenza di un urologo?
Consigliate altri accertamenti urologici, tipo ecografia transrettale alla prostata? Nella vostra esperienza avete incontrato e risolto sintomi analoghi?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

tutto quello che ci scrive ci porterebbe a concludere per la presenza di una infiammazione delle vie uro-seminali.

Detto questo poi purtroppo le devo ricordare che, in questi casi clinici complicati, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la vera causa del suo problema e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.

Il rischio è quello di darle delle indicazioni a casaccio, a lei poco utili e forse anche economicamente non positive.

Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
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Gentilissimo Dottore, grazie mille per la sollecita risposta, le sue preziose indicazioni e consigli in merito al caso clinico complesso che ho posto.