Melanoma t4b

Salve,
sono un ragazzo di 24 anni, a settembre 2016 mi è stato rimosso un melanoma t4b sul cuoio capelluto, dopo qualche controllo mi sono sentito i linfonodi ingrossati sulla parte interessata , dopo aver fatto un ago biopsia al linfonodo piu grande che si palpava (coerente con melanoma) il 18 novembre ho fatto lo svuotamento laterocervicale, parotideo con rimozione di parte del muscolo sternocleidomastoideo e esclusione dei nervi della spalla. Dall'esame istologico un linfonodo su 4 (zona parotide era infetto), invece nella zona latero cervicale un linfonodo (metastasi massiva) su 32 era infetto.
in totale mi sono stati rimossi 36 linfonodi.
Purtroppo non sono stato sottoposto a immunoterapia, devo aspettare la ricomparsa del male per essere sottoposto a cure?
il 14 febbraio ho eseguito una pet negativa oncologicamente, vorrei chiedere a voi medici come dovrei comportarmi nella vita quotidiana, quali aspettative di vita ho, e se posso aiutare il mio corpo in qualche modo.

Vi ringrazio in anticipo
lascio la mia mail se qualcuno vuole parlarmi in privato

marco.federici@hotmail.it

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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile Signore, La sua giovane età e le dimensioni avanzate del melanoma sul cuoio capelluto meritano una attenta valutazione. Le svuotamento latero cervicale con il reperto di 2 linfonodi positivi su 36 indica che il suo sistema immunitario ha fronteggiato la diffusione neoplastica. Il melanoma, come la maggioranza dei tumori, sin dall'inizio è una malattia che interessa tutto il corpo. Non so chi le ha detto che i linfonodi erano "infettati" dalle cellule maligne, questo è un concetto sbagliato che porta a curare i tumori alla stessa stregua delle malattie infettive. Mentre per queste malattie la causa è un agente biologico esterno, per i tumori la degenerazione maligna è multifattoriale con una forte componente metabolica interna al corpo stesso causata dalla alimentazione moderna.
Detto questo, aspettare che le cellule residue si organizzino e riprendano a crescere nella loro gravità non è corretto. Lei ha accennato al fatto che la immunoterapia non è stata prescritta. Probabilmente si è rivolto ad un centro non specializzato. Un T4N+ rientra sempre nei protocolli chemioterapici con anticorpi monoclonali. Dal 2015 è inoltre disponibile il NIVOLUMAB. In USA la FDA ha approvato in maniera accelerata il farmaco per il trattamento endovenoso del melanoma metastatico (il caso suo) o non operabile e in progressione dopo terapia con Ipilimumab. Il farmaco in Italia è disponibile solo nei centri di ricerca che utilizzano protocolli sperimentali. Personalmente sono a conoscenza di un ragazzo con metastasi cerebrali che ha ottenuto una risposta completa con questo farmaco. A Siena esiste un centro di immunoterapia che utilizza farmaci sperimentali e una valutazione del suo caso sarebbe opportuna.
L'altro aspetto che Lei merita di conoscere è che l'alimentazione gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo dei tumori alterando il sistema metabolico. Esistono diversi protocolli integrati che si adattano a tutti i tumori.
Lasci perdere la teoria del germe e cerchi i progressi delle cure oncologiche e la causa della sua malattia. Per guardare al futuro, non nell'angoscia quotidiana della paura che il tumore si ripresenti, ma alla vita piena di benessere e salute, Lei deve utilizzare tutto ciò che funziona nella cura dei tumori. Dalla antichità ad oggi. Cordiali saluti

Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale

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