Trapianto cornea

Gentili Medici, volevo cortesemente chiedervi un parere riguardo a una determinata questione: qualora a causa della degenerazione del mio cheratocono dovessi sottopormi a un trapianto di cornea, sarebbe un problema la presenza di un cavalier king in casa? Vi ringrazio anticipatamente per la risposta.
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Dr. Valerio Bo Oculista 145 14 2
Gentile utente,
escludendo eventi che sarebbero sicuramente poco raccomandabili anche in occhi che non hanno subito un trapianto (una zampata, per capirci, può fare molto male anche se diamo per scontata la buona fede dei nostri amici), alcune accortezze potrebbero essere utili, in particolare relativamente all'igiene: non è raro che i nostri animali domestici diventino padroni di qualunque superficie morbida disponibile in casa, compresi letti e divani, motivo per cui sarebbe sicuramente utile tenere il cuscino su cui dorme lontano dalla portata del suo cavalier king per diversi mesi.
Sarebbero da evitare "effusioni" ravvicinate (le classiche "feste" quando si rientra a casa, comprensive di vere e proprio leccate del viso possono essere un veicolo importante di batteri).
Escludendo ciò e facendo in generale attenzione ad avere sempre le mani molto pulite qualunque cosa si faccia, soprattutto nei primi tempi, non c'è nessun tipo di correlazione tra un eventuale trapianto ed il suo amico!

Spero di esserle stato utile, resto a disposizione

Dottor Valerio Bo
Studio privato: Piazza del Municipio, Mele, GE
In-Focus Centro Medico: Via Renata Bianchi 46, Genova - 010 0980890

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Utente
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Gentile Dottore, intanto la ringrazio molto per la celere e completa risposta; inoltre volevo porle un'altra questione: il trapianto di cui le ho parlato, ora come ora non è ancora un'ipotesi presa in considerazione dall'ottico optometrista che mi segue sebbene abbia riscontrato nell'ultimo controllo effettuato pochi giorni fa, un'aggravarsi dell'opacità corneale che già si era formata sei mesi fa nel mio occhio sx (soffro di cheratocono bilaterale ma nel destri l'opacità è lieve).mi ha prescritto artelac ogni sera per 15 giorni e la rimozione della lente semirigida per i suddetti giorni, per poi valutare un trattamento farmacogico per l'opacità/un cambio materiale per lenti e eventualmente in ultima ipotesi la chirurgia che tende a evitare per la mia giovane età e ovviamente perché al momento non la ritiene necessaria. Ora:secondo lei momentaneamente il mio ottico sta seguendo la strada giusta? Ho poi sentito parlare di trapianto lamellare: è effettuabile anche con l'opacità corneale? Mi scuso per il disturbo e spero di averla stressata meno delle mie cornee:)
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Inoltre prima di fornirmi dell'artelac ho usato recugel che avevo in casa perché già usato circa 6 mesi fa e che ho conservato e scade nel giugno del 2017,il fatto di aver usato un prodotto già "aperto" anche se non scaduto, può in qualche modo provocarmi danni?
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Dr. Valerio Bo Oculista 145 14 2
È difficile fare una valutazione clinica di un cheratocono senza prima avere eseguito una visita ed aver preso visione delle ultime mappe topografiche e pachimetriche. Quello che mi sento vivamente di raccomandarle è di non affidarsi soltanto al suo ottico ma di farsi seguire costantemente da un medico oculista: il cheratocono è una patologia della cornea, ed in quanto tale va gestita da un medico, che saprà quali trattamenti prescriverle e con che tempi, siano essi medici, parachirurgici o chirurgici.
Il trapianto lamellare anteriore della cornea, o DALK, è un intervento molto delicato, prima di arrivare a tale trattamento spesso si interviene con il cosiddetto cross linking. Ma soltanto un medico ha competenze e capacità tali da poterla consigliare al meglio.
Ovviamente anche il ruolo dell'ottico è fondamentale nella gestione degli aspetti refrattivi di un cheratocono ed è estremamente importante una stretta collaborazione tra medico oculista ed ottico.
In ultimo: i colliri e gel che lei sta usando sono prodotti lubrificanti, sono importanti per garantire un confort ottimale della lente semirigida.
Alla sua età il cheratocono è in piena evoluzione, spesso si riscontrano delle opacità all'apice del cono, determinate dalla rottura degli strati più superficiali della cornea, sfiancati dalla deformazione della cornea stessa, e non precludono in nessun modo eventuali trattamenti chirurgici.
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La ringrazio molto per a risposta.in ultimo Il fatto che prima di fornirmi dell'artelac abbia usato recugel, che avevo in casa perché già usato circa 6 mesi fa e che ho conservato e scade nel giugno del 2017,quindi un prodotto già "aperto" anche se non scaduto, può in qualche modo provocarmi danni?
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Dr. Valerio Bo Oculista 145 14 2
Generalmente i lubrificanti artificiali, una volta aperti, hanno una sterilità garantita da uno a tre mesi, per cui eviterei di utilizzarne uno aperto sei mesi fa.
Detto ciò il recugel non ha sicuramente influenzato negativamente il suo cheratocono o il suo occhio in generale, si limiti semplicemente a sospenderlo e utilizzi prodotti acquistati di recente
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Grazie mille Dottore e buon lavoro.