Metoprololo - dose - pulsazioni supoeriori a cento

Gentili dottori, da un pò di tempo riscontro (specie in momenti di stress) che, misurando la pressione, con una macchinetta OMRON , la quale è sempre abbastanza nella norma tuttavia le pulsazioni sono superiori ai cento . Dato il mio pregresso infarto occorso tre anni fa, è rischioso tutto questo ? Quanto rischioso ? Oppure è, al contrario, accettabile dato che non è sempre costantemente presente questa anomalia . In questi momenti di battiti elevati sento anche un pò di affaticamento alò petto come dispnea.....Quali possono essere le cause ? E' forse opportuno aumentare la dose di Metoprololo 100 mg ? Attualmente prendo mezza pastiglia al mattino e mezza alla sera .
Tengo a precisare tuttavia che io sono un soggetto ansioso e a volte sono costretto ad usare qualche goccia di Xanax. Grazie, saluti.
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
che tipo di infarto ha avuto?
Ha fatto una angioplastica con stent? Un baypass? Quale è la sua attuale frazione di eiezione? L'ultimo Ecocardiogramma e test da sforzo massimale come sono risutati?
Quale terapia assume oltre al Metoprololo?
Non è per farmi gli affari suoi ma sono dati importanti per trarre delle considerazioni.
Parli con chi la segue per programmare un Holter ECG/24h.
Solo così potremo avere la misura esatta di come batta il suo cuore, quanto velocemente e quindi valutare un aggiustamento o il cambiamento della terapia.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dott. Caldarola,
ho avuto un IMA, ho fatto un'angioplastica con due stent di cui uno medicato, prendo anche cardioaspirin 100 una al dì, tutti gli esami sono risultati a me favorevoli ; non fumo più da allora; ho il colesterolo totale regolato a circa 170, faccio però sacrsa attività fisica e sono un pò sovrappeso ; un holter di due anni fa non segnalava alcuna anomalia ...l'ultima viosta cardiologica di due mesi fa era buona, e così pure l'ultomo test da sforzo fatto l'anno scorso.
Da un pò di tempo sono sotto stress lavorativo a livello anche quasi di mobbing (faccio l'impiegato) e la rabbia in me per certe cose e certe ingiustizie che ritengo inaccettabili scatta ormai spesso ed in modo incontrollabile ; ogni volta che mi succede ciò pare attivarsi questa reazione ansiogena (che purtroppo danneggia solo me stesso e non chi mi fa del male...) e se misuro i battiti in quel momento o quando torno a casa sono dai cento ai 110 . Prendendo tutatvia 10 gocce di Alprazolam la situazione dopo 30-40 minuti migliora e i battiti scendono al valore 77-80.
Mi chiedo , è forse il caso di cercare di curare l'ansia o cambiare ottica di vita ? ....ma , soprattutto, il cuore fino a qual punto è a rischio nuovamente (dato che sto rispettando quasi tutte le prescrizioni ) ?
Lça cosa strana è anche tale senso a volte di disturbo alla bocca dello stomaco e leggera dispnea che compare improvvisamente ma scompare con le gocce di calmante. Grazie.
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
il mobbing e lo stress da indotto non fa certo bene a chi ha avuto un IMA ( se sia stato transmurale o suberndocardico non lo dice).
Anche perchè se lei diventa tachicardico è anche probabile che le si alzi pure la P.A. oltre il limite raccomandato di 120/70mmhg,
Un Holter ECG di due anni fa è datato, sarebbe bene che ne programmasse un altro e insieme ad esso un ABPM (od Holter pressorio/24h) entrambi sotto terapia, per verificare sia eventuali aritmie asintomatiche che una media pressoria giornaliera fuori range che eventualmente può essere vantaggiosamente corretta con un IACE o con un Calcio antagonista.
Presumo, ma me nedia conferma, che la visita cardiologica abbia compreso un Ecocardiograma color doppler, risultato nei limiti.
Il test da sforzo va fatto annualmente, dopo sospensione graduale e transitoria della terapia beta bloccante, per verificare la presenza di ischemia inducibile.
Purtoppo gli stent, medicati o meno, tendono talvolta a occludersi, e ciò riporta la situazione anatomica allo status quo ante il loro posizionamento.
La cura dell'ansia, affidata ad uno specialista psichiatra, migliora senz'altro la qualità di vita e la prognosi dell'infartuato: ma forse lei deve imparare a farsi scivolare addosso le cattiverie che le vengono perpetrate contro.
Perchè è lei che ci rimette in salute.
I tempi sono quelli che sono e trovare un altro lavoro non è facile: quindi si tenga il suo e anzicchè alterarsi provi a prenderli per i fondelli fingendosi remissivo: è l'atteggiamento che li disarmerà di più. E la sua sarà una vittoria non una resa.
Cari saluti e buona giornata,
Dott. Caldarola.
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dott. Caldarola, la sua risposta in merito all'atteggiaento da tenere nei confronti del lavoro è giusta (anche se non semplice da mettere in pratica per uno , purtroppo con il mio carattere) e ne terrò sicuramente conto impegnandomi .
Probabilmente appena possibile proverò a fare altri esami di controllo da Lei gentilmente suggeritimi.
Ciò che mi chiedo e presumevo (forse a torto, forse per troppo ottimismo .....) era che :
considerando il fatto che la maggior parte dei fattori a rischio (ipertensione sotto controllo, colesterolo e trigliceridi anche, assunzione di tutti i farmaci con regolarità, abolizione totale del fumo, vita alimentare più corretta ...) non vi sono più pensavo che fosse alquanto più difficile (rimanendo sostanzialmente solo lo stress e la scarsa attività fisica) ricadere in un infarto imminente ..... sono forse davvero troppo ottimista ?
E inoltre ... dovesse mai capitare me ne accorgerei in tempo per salvarmi nuovamente ?..... in base a quali segnali più significativi che non solo i battiti (occasionalmente) un pò elevati rispetto alla norma o la dispnea o l'indolenzimento occasionale epigastrico (sintomi che vanno, per fortuna sempre via con il calmante .....) dovuto forse anche alla mia aggiuntiva patologia di reflusso gastroesofageo ...? ... non vorrei invadere invano il pronto soccorso come facevo i primi tempi preso dal panico .... ma al tempo stesso, non vorrei troppo sottovalutare una eventuale reale emergenza.... Grazie ancora....
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
le ho consigliato un test da sforzo massimale proprio per tranquillizzarla sullo stato delle sue coronarie e sulla pervietà degli stent.
Il rischio di reinfarto si riduce riducendo tutti i fatori di rischio.
Che sono elencati nella replica #3 insieme agli esami da eseguire, se il suo curante sia d'accordo.
Anche l'assunzione di una statina di ultima generazione è un potente preventivo di eventi cardiovascolari che, indipendentemente dal valore del colesterolo, vengono ridotti del 30%.
Che non è affatto poco.
Perciò senza il probabilmente, faccia gli esami suggeriti e poi se vorrà mi aggiorni.
cari saluti,
Dott. Caldarola.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottore, la ringrazio molto.

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