Malessere post-eiaculazione

Salve dottori, vorrei chiedervi un parere medico del perchè mi succede che dopo aver avuto l'orgasmo con conseguente eiaculazione sento una debolezza e una fiacchezza soprattutto localizzata agli arti. Questo malessere avviene circa 30 minuti dopo, oppure anche dopo 2 o 3 ore.
Non'è connesso ad altre problematiche, perlomeno tempisticamente parlando, visto che ho provato a farci caso diverse volte e accade sempre e frequentemente dopo l'atto sessuale.
Ho dei problemi di pressione bassa dopo sforzi intensi (che possono variare dalla digestione di un pasto allo sforzo fisico sportivo) perchè sono in cura per un virus EBV recidivo che mi ha causato una marea di sintomi e problemi che ultimamente stanno diminuendo con la cura di antivirale e immunostimolante propostomi, ma non credo che la debolezza nel post-eiaculazione sia una diminuzione di pressione arteriosa.
Ho effettuato abbastanza recentemente dei valori endocrinologici a causa della dismissione della finasteride per essere sicuro che non avesse sballato nessun valore, perlomeno a livello periferico (non a livello cerebro-spinale intendo) ed infatti erano tutti regolari.
Grazie, saluti
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Caro signore L orgasmo produce rilassatezza percepita come eccessiva dagli ansiosi. Utile colloquio pdicologico
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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Salve dott. Cavallini, ho 30 anni non'è il primo orgasmo che ho, ed ho sempre avuto una rilassatezza/piacere/soddisfazione dopo l'orgasmo, e l'energia era nella norma, non a 1000 ovviamente ma nemmeno in riserva.
Questa non'è rilassatezza e non sono minimamente ansioso.
Ripongo la domanda dunque, da cosa proviene il malessere?
Grazie
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Ripongo la risposta
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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Interessante come a migliaia di km di distanza dottori facciano la diagnosi di problema psicologico, un problema di origine ignota, sulla base di competenze non psicologiche dopo che l'utente ha scritto qualche riga specificando di non avere problemi ansiogeni al riguardo.
Il tutto fà pensare ad una troppo frettolosa liquidazione del problema.

saluti
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
La non accettazione di problema psicologico in maniera così assoluta è sintomo dì personalità ossessiva . Dia una occhiata al mio curriculum e scoprirà che ho una specialità in sessuologia. Quindi le competenze le ho eccome e lei taccia Oltretutto le consiglierei un ripasso di geografia (migliaia di chilometri) e del galateo se sa cosa è
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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
La non accettazione di un problema psicologico non esistente è la normalità. Il suo innervosirsi è sintomo invece di aver toccato i tasti giusti...diagnosi frettolosa e supponente.
Ribadisco è meno grave ammettere di non avere conoscenze al riguardo di alcuni sintomi, piuttosto che fuorviare il paziente tirando conclusioni sommarie e fuorvianti in ambito psicologico. Se esistono le sezioni specialistiche è perchè il consulto richiesto verte su quella specializzazione. Se volevo un consulto psicologico del quale, ripeto, non ho bisogno andavo nella sezione apposita.

Geografia, galateo....il contesto era ovviamente ben chiaro.
Se vuole aggrapparsi alla geografia e a presunti errori di regole stò evidentemente perdendo tempo.

saluti
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Guardi facciamo così sennò di finisce per litigare ed è L ultima cosa che voglio. Chieda consulti a papà e mamma così le risponderanno come vuole lei. Poi mi sa dire ed io mi uniformo. Ok?
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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
AhHahahAH, simpatico il (presunto) psicologo.
Anzi, visto che si diverte a fare diagnosi psicologiche per liquidare i consulti, si sposti direttamente in psicologia che c'è sempre coda di richieste.
Poi però non li rimandi in andrologia, altrimenti non la si finisce più.


Rilassatezza eccessiva percepita come ansia....ma la faccia finita per favore, se le parlo di malessere, di fiacchezza di sintomi simil-influenzali intendo quello, non intendo, rilassatezza eccessiva o ansia.
Metta da parte la supponenza e dica piuttosto "non saprei" o non sono informato su questi sintomi o su finasteride, che fa più bella figura.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Già nel 2015 chiedeva dei consulti per una fame d'aria atipica, e le risposero che si trattava, presumibilmente, di un disturbo d'ansia.

https://www.medicitalia.it/consulti/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/495499-fame-d-aria-e-leggerezza-al-capo.html


Ha poi investigato?
Si è curato?
Ha risolto?

La sessualità, ed i suoi disagi, non è mai avulsa dalla salute in generale.


Sulla durata del malessere post-orgasmica, le allego una recente lettura su un effetto appena scoperto: l'effetto afretglow


https://www.medicitalia.it/news/psicologia/7022-effetto-afterglow-il-piacere-del-sesso-prolungato-nel-tempo.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Anche qui, lei lamentava gli stessi sisntomi, dopo la sospensione della finasteride.

Ha poi risolto?
Se si, come?


https://www.medicitalia.it/consulti/andrologia/462182-post-propecia.html

A tal proposito le allego anche questa lettura

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3273-perdita-di-capelli-finasteride-e-disfunzioni-sessuali.html
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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Salve Dott. essa Randone, la ringrazio dell'interessamento, escludendo Lei con cui non ho mai avuto a che fare sul sito, ma purtroppo ho notato come può leggere nei link citati da Lei e le risposte del dott. Cavallini, in questo sito si liquida il paziente verso un consulto psicologico alludendo a problemi d'ansia, psicosomatici ecc. con troppa facilità, senza nemmeno fare un'anamnesi completa dei sintomi e della situazione attuale. Come può leggere sopra sono bastate solo 20 righe per classificare come problema ansiogeno un problema che di ansiogeno non ha nulla.

La ringrazio anche dei link, ma i sintomi che avverto nel post-orgasmo non hanno nulla a che vedere con il fattore psicologico, anche perchè si tratta di mancanza di forza, di energia che avviene non subito dopo l'orgasmo ma alcune ore dopo, quando sinceramente l'orgasmo avuto non'è nemmeno tra i miei pensieri.
La quiete percepita come ansia non ha nulla a che vedere con il mio problema che è simile alla spossatezza, ad un malessere simil-influenzale che fortunatamente nel giro di qualche ora rientra. Direi che è più una riserva di qualche componente chimico che viene a mancare ad un certo punto del ripristinarsi dopo l'atto sessuale, ma non essendo medico non ho la più pallida idea di cosa possa essere e anche quando mi chiede di finasteride purtroppo la ricerca scientifica và avanti ma non ha ancora prodotto nulla di utile. Però vedo che non sono l'unico, visto che quando scrivo questi sintomi la risposta più comoda è proprio quella dell'indirizzamento verso uno psicologo.

Per quanto riguarda la dispnea il mio cruccio era capire se potesse provenire più da qualcosa lasciato in eredità da finasteride appunto, oppure potesse far parte della schiera dei sintomi dell'infezione da EBV che ho.
Ma ribadisco che evidentemente quà dentro per ora nessuno sà darmi una risposta chiara e esauriente.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
La risposta esauriente, e l'anamnesi accurata,'propedeutica alla diagnosi clinica, che lei giustamente richiede, può solo averle de visu, non online.
Ovviamente.
Non si tratta di liquidare l'utente, ma nel suo caso, la sua storia clinica fa propendere per un disturbo d'ansia. Che si manifesta in tanti modi.

se deciderà di approfondire con un clinico de visu sono certa che avrà la diagnosi eche cerca.
[#13]
dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Certamente ha ragione sul fatto dell'utilità "in real".
Ma se può essere d'utilità questo sito deve interagire con il paziente non usare la presunzione come routine di risposta, (ripeto che non mi riferisco a lei).
Se usiamo solo l'istinto e ci basiamo sulla storia clinica del paziente rischiamo solo di rendere inutile il consulto e nel peggiore dei casi confondere ancora di più le idee al paziente.
Per quanto riguarda la mia storia clinica di problemi psicologici ansiogeni e depressivi appunto si riferisce al passato, curate entrambe con successo e sotterrate perchè reattive. Il fatto poi che conosce tutto di ansia ed umore mi fà proprio indirizzare la diagnosi verso altri ambiti.