Gentili Dottori, una informazione sull'EEG

Buonasera,
devo sottopormi prossimamente a EEG in deprivazione di sonno e sarei incuriosito su come si svolga. Purtroppo i tempi in SSN sono molto lunghi e dovrò aspettare oltre un mese, nel frattempo sono curioso e vorrei capire se l'esame sarà così composto trovando in rete notizie contrastanti:
- Non si dorme la notte antecedente all'esame e l'esame EEG sarà compiuto per diversi minuti sempre da svegli
OPPURE
- Non si dorme la notte antecedente all'esame e l'esame EEG sarà compiuto per diversi minuti anche dormendo lì all'ospedale. (Oppure ancora si dormirà a casa portandosi appresso l'appareccho) Chiedo perché se so che devo dormire in certi posti che non sono il mio letto potrei risultare "non collaborante" non riuscendo a prender sonno.

Grazie

[#1]
Prof. Claudio Corbellini Neurologo 11 2 1
L’EEG dopo privazione di sonno viene registrato per circa 45 minuti: durante la prima fase il paziente è desiderabile che il paziente dorma (per circa 30 minuti), durante la seconda fase l’esame procede come un EEG classico. E' necessario rimanere svegli la notte precedente. La privazione di sonno è attiva permettendo di evidenziare eventuali anomalie, di dubbia interpretazione nell'EEG standard.
Quindi sia tranquillo: non è necessario passare la notte in ospedale. Buone feste di Pasqua!

Prof. claudio corbellini

[#2]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie mille Dott.Corbellini,

Ma nel caso non riuscissi proprio a prender sonno (se so che devo farlo non riesco) il personale mi potrà sedare se lo richiedo oppure la sedazione invaliderebbe l'esame? oppure ancora nel caso non dormissi potrà comqunque valere un EEG da sveglio?
Grazie.
[#3]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie Dottore per la risposta.

Le ho scritto anche via mail, ma nel caso preferisse rispondere qui la riporto anche qui:

Volevo chiederLe una informazione Professore, dovendomi sottoporre ad RM encefalo, ho alcuni dubbi tecnici che mi piacerebbe fugare con Lei.
So per lo studio della fisica che la variazione di un campo mgnetico genera una modificazione nel campo elettrico ovvero un movimento di cariche. Questo è il funzionamento in parole spicciole anche della tecnica della "stimolazione magnetica transcranica" https://it.wikipedia.org/wiki/Stimolazione_magnetica_transcranica .
Passando alla RM, essendo le bobine di gradiente (non quello principale da 1.5T statico) generatrici per definizione di campo variabile, può succedere che nella RM si abbia stimolazione elettrica neuronale identica a quella della pratica di stimlazione transcranica?
E se questa stimolazione non accade, perché non avviene essendo la "stimolazione transcranica magnetica basata su medesimo principio di variazione di campo magnetico?

Buona giornata e auguri.