Neuropatia da oxaliplatino

Buonasera scrivo per conto di mia madre, una donna di 68 anni con adenocarcinoma alla colecisti metastasizzato al fegato. È stata sottoposta a 6 cicli di chemioterapia con oxaliplatino e gemcitabina che ha concluso nel mese di dicembre. Tuttora continua a fare la chemioterapia con gemcitabina. Da un paio di mesi soffre di dolori neuropatici agli arti inferiori e specialmente ai piedi. Il suo oncologo le ha prescritto il palexia associato al targin che già assume con un dosaggio di 80 mg al dì. Vorrei chiedere gentilmente se la terapia che sta assumendo potrebbe essere atta a ridurre i suoi disturbi. Grazie.

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Dr. Vincenzo Rossi Neurologo 100 1 19
Gentile Utente,
la neuropatia periferica da platino derivati è molto comune ed è dovuta ad un effetto tossico sulle cellule del ganglio della radice spinale sensitiva(si tratta delle cellule che ricevono le informazioni sensitive dalla periferia,quindi anche quelle dolorose, e le trasmettono al midollo spinale).Si tratta quindi di una neuropatia sensitiva dolorosa e questo giustifica le terapie che Ella riporta.
Per fortuna in molti casi i sintomi si attenuano o scompaiono del tutto dopo un tempo variabile dopo la sospensione della terapia.Sembra che possono essere utili anche alcuni neuroprotettori(in particolare gli antiossidanti come il glutatione) ma per questo si affidi agli specialisti che seguono mamma.
Cordialmente

Prof. VINCENZO ROSSI