Ipertrofia prostatica e sclerosi del collo vescicale

Salve racconto brevemente la mia storia: e da 4 anni che convivo con un ipertrofia prostatica e con problemi alla minzione che man mano e lentamente sono peggiorati. Inizialmente (nel 2013) mi è stato prescritto lo xatral con risultati scadenti. Nel 2013 ile dimensioni della prostata erano le seguenti: CRANIO-CAUDALE = 39,0 mm; LATERO-LATERALE= 48,3 mm; ANTERO-POSTERIORE= 27,4 mm; con volume totale di 27 cc. Ad una visita di controllo dopo circa 2 anni, vedendo che la terapia non funzionava, l'urologo mi esegue una cistoscopia con diagnosi di sclerosi del collo vescicale. Faccio anche la solita ecografia con i seguenti risultati: CRANIO-CAUDALE= 47,8 mm; LATERO-LATERALE= 50,7;ANTERO-POSTERIORE= 26,9; con volume totale di 34 cc. Risultati flussometria: flusso medio 5 ml/s. Mi dice che a quel punto era necessario l'intervento comunicandomi che questo avrebbe causato l'eiaculazione retrogada. Cmq lui mi dice di far passare ancora un annetto continuando la terapia. Ho avuto la sensazione che mi abbia fatto capire di darmi da fare a fare un figlio. Il medico curante mi precsrive l'urorec che assumo per un annetto e mezzo con risultati scarsi. Altra visita di controllo qualche giorno fa con i disturbi della minzione che aumentano, sensazione di non svuotare la vescica, qualche fitta alla zona pubica. All'ultima visita questi sono i risultati: CRANIO-CAUDALE = 49,8mm; LATERO-LATERALE=26,9 mm; ANTERO-POSTERIORE= 45,0 mm con volume totale di 31 cc. Risultati flussometria: flusso medio 4,2 ml/s; Alla luce di quanto raccontato l'altro giorno mi comunica che dovrei operarmi con tempi di attesa di 1 anno. Ora la mia paura è che possa avere un blocco della vescica aspettando tutto questo tempo, considerando la scarsa efficacia della terapia. Quello che chiedo se alla luce dei risultati che vi ho riportato, se l'operazione è inevitabile o se esiste una strada alternativa anche a livello terapeutico. Chiaramnete non voglio improvvisarmi medico o specialista, ma lui l'altro giorno mi ha detto che la prostata in se per se non è eccessivamente grossa, ma probabilmente tocca in maniera irregolare la vescica. Ora leggendo qualche vostro consulto, scopro che l'urorec non è proprio indicato per la diminuizione del volume della prostata. Quindi vorrei capire meglio questo passaggio. Leggo anche di terapia con il Serenoa repens o l'avodart che andrebbero a incidire sulla diminuizione del volume della prostata. Insomma, come voi capito se esiste un alternativa seria all'intervento chirurgico, ben venga. Premetto che allo stato attuale l'idea di fare un figlio non è proprio nei miei programmi in quanto per me la cosa più importante è quella di preservare al meglio la mia salute. Grazie a tutti.Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Diremmo che con un flusso così sacadente le indicazioni all'intervento siano indiscutibili. La sua storia porta a pensare che la sua ostruzione sia sorretta per la maggior parte da un collo vescicale poco compiacente, mentre la componente prostatica sia marginale, almeno per ora. Pertanto è difficile pensare che terapie dirette alla prostata, che già hanno normalmente effetti molto variabili ed imprevedibili, nel suo caso possano sortire un'efficacia apprezzabile. Per quanto riguarda la fertilità, se lei lo percepisce come un problema, potrà effettuare un deposito di liquido seminale da congelare e mantenere disponibile alla banca del seme. Posto che oggigiorno gli spermatozoi possono teoricamente essere anche recuperati dall'urina in caso di eiaculazione retrograda. Non ci pare pertanto questa una circostanza tale da fare ritardare l'intervento. Per quanto riguarda i tempi d'attesa, essi sono purtroppo realistici, d'ogni modo magari dandosi un po' da fare e guardandosi attorno magari si può trovare qualcosa di più favorevole.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Innanzitutto grazie per la sua celere risposta. Due chiarimenti:
1) che tipo d'intervento da fare se a questo punto si deve intervenire allargando il solo collo vescicale o contemporaneamente ridimensionando la prostata.
2) Allo stato attuale, nell'attesa dell'intervento posso avere dei regolari rapporti sessuali o eventualmente masturbazione?
Dall'ultima ecografia ho notato che il volume della prostata è anche diminuito, seppur di poco. Ma i disturbi sono aumentati. grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Lo scopo dell'intervento è sostanzialmente quello di allargare il collo vesciacale. Le modalità dipendono sostanzialmente da quanto e come questo si presenta ristretto o comunque poco compiacente (sclerotico). Nelle sclerosi/stenosi del collo congenite dell'età giovanile in genere è sufficiente eseguire una profonda incisione obliqua, talora due simmetriche, poiché in queste situazioni non vi è alcuna componente prostatica. In età più avanzata, se vi è una componente ostruttiva prostatica, l'incisione semplice può non essere sufficente e bisogna quindi effettuare un'asportazione di tessuto. Un tempo eseguita con la resezione elettrica, oggigiorno questa procedura viene eseguita perlopiù con il laser. In effetti, il tipo di tecnica da adottare dipende essenzialmente dall'operatore e dalle sue capacità di giudizio, dalle sue abitudini e dalla strumentazione di cui dispone. In linea di massima non è preventivabile, a meno che sia eseguita in precedenza una endoscopia a scopo unicamente diagnostico, cosa che non è abituale.
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Utente
Utente
Grazie dottore è stato gentilissimo..avevo modificato il mio testo e contemporaneamente aveva gia risposto. In ultimo volevo sapere nell'attesa dell'intervento se posso avere regolari rapporti sessuali o eventualmente masturbazione
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Per l'attività sessuale non vi sono consigli specifici, in linea di massima sia l'astinenza completa che il super-lavoro non sono favorevoli, diciamo che 2-3 eiaculazoni la settimana sono perlopiù benefiche. Poi ognuno si regola a modo suo, ovviamente. Il volume della prostata non è sempre direttamente correlato ai disturbi, quello che influisce è come questa prostata interferisce sul profilo e la dinamica del collo vescicale e del primo tratto dell'uetra. Vi sono uomini perlopiù molto anziani che presentano ingrossamenti assai voluminosi e che urinano in modo accettabile, mentre vi sono casi in cui ad ingrossamenti modesti si accompagnano disturbi intensi ed addirittura la ritezione completa. Nulla è meno affidabile delle misurazioni ecografiche, specie se eseguite da operatori diversi su apparecchi differenti. Inutile quindi formalizzarsi sui millimetri in più od in meno.
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Utente
Utente
Capisco perfettamente quello che vuole dire. Sento una strana cosa, ed è quella che mi sta capitando proprio oggi: non mi sento la vescica particolarmente piena, ho solo delle impercettibili fitte nella zona pelvica, ma mi manca lo stimolo, cioè non mi viene proprio da fare la pipi'. Apparentemente sto bene, ma ora credo che ci sto pensando al punto tale che non vorrei che entrasse una complicanza psicologica al punto tale che mi si blocca tutto. Non so se le due cose possono avere una relazione. Diciamo che faccio la pipi', è dopo neanche un ora incomincia a preoccuparmi se non mi viene di nuovo lo stimolo. Ci tengo a dirle una cosa: ogni tanto quando sto in una situazione emotiva particolare non dico che ho veri e propri attacchi di panico, pero' quando mi trovo in una situazione d'ansia improvvisa riguardo un evento specifico, ho notato che ho delle fitte dirette al pene, tipo sensazione di freddo....Non so cosa dirle...
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
L'apparato urogenitale è un facilissimo bersaglio di reazioni emotive e condizionamenti psicosomatici. Se questi non possono di per loro essere la causa di insorgenza del disturbo, vìcertamente ne possono amplificare a dismisura le percezioni fastidiose.
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Utente
Utente
Ok è stato molto esauriente. La ringrazio per la sua disponibilità. Se ci sono degli aggiornamenti li riporterò su questo forum. Saluti
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