Stimolo continuo ad urinare dopo infezione sul glande

Buona sera Preg.mo Dottore.
Le riassumo molto brevemente:

1) sabato 1 aprile rapporto sessuale non protetto con la mia ragazza
2) martedì successivo bruciore al glande in particolare sul lato destro e alla "punta".
3) venerdì inizio ad avere lo stimolo continuo ad urinare anche dopo aver svuotato la vescica. Dopo 10 secondi torna di nuovo lo stimolo. oggi sono al quinto giorno di antibiotico Tavanic ed è il terzo giorno in cui, su prescrizione dell'urologo, prendo l'integratore kystella (da prendere per altri 7 giorni) associato alla pulizia 2 volte al giorno con Ginexid per l'igiene intima. Il bruciore e il rossore al glande sono passati completamente e anche l'urologo non ha riscontrato nulla di "visibile".
Il problema è che da venerdì son passati 5 giorni ormai ma lo stimolo ad urinare non è variato per nulla e sta diventando una tortura. Ho paura si tratti di una complicanza cronica dell'infezione al glande e che rimarrà sempre così.
L'urologo ha detto di aspettare questi altri 10 giorni e, dopo di che, fare una urinocoltura.

E' normale che dopo 5 giorni di antibiotico la situazione non sia migliorata per nulla?
Ed è possibile che un "semplice" integratore possa fare miracoli nei prossimi 7 giorni?

Non ce la faccio più.

Saluti
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

in questi casi purtroppo, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la vera causa del suo problema e dare quindi una corretta indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.

Bisogna, a questo punto, consultare o riconsultare in diretta anche un esperto andrologo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
dopo
Utente
Utente
Riaggiorno la mia situazione anche a favore di chi faccia ricerche sulla problematica.
urinocoltura negativa, spermiocoltura idem.
dopo aver assunto deprox e puryprost per 20 giorni la situazione era migliorata nettamente, in seguito è tornata non dico come all'inizio dell'infezione ma quasi.
Mi è stata fatta un'ecografia transrettale che ha dimostrato come la prostata sia infiammatissima con edema e molte calcificazioni tanto da stupire il medico, soprattutto dopo che gli ho ribadito di avere 30 anni.
In sintesi, mi è stato detto che me la devo tenere così e di prendere, all'occorrenza, il deprox.

Volevo chiedere alcune delucidazioni, se possibile:
girovagando tra i vari siti ho letto che tra i cibi-bevande da evitare per la prostata infiammata ci sono gli alcolici. E' possibile che un bicchiere di vino bianco bevuto 2 giorni fa abbia potuto provocare questa infezione?
O ancora..un tipo di frutta particolare? La settimana scorsa bevendo la spremuta d'arancia avevo notato che per tutta la giornata avevo avuto lo stimolo continuo anche pochi secondi dopo la minzione. Ieri ho mangiato del melone giallo e, poche ore dopo, è arrivato il sintomo.

Ultima domanda poi giuro che smetto :D

da circa 6 anni prendevo finastid 5mg diviso in 4 per la caduta dei capelli.
So che, ab origine, questo farmaco è per curare la prostata. Non potrebbe darsi che l'uso prolungato possa averne causato la rovina?

Posso continuare a prenderla ? Il medico mi ha detto di si ma mi piacerebbe avere altri pareri a riguardo.

grazie, saluti
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Alle questioni poste tre sintetici ma precisi No!
[#4]
dopo
Utente
Utente
Chiedo scusa se approfitto della Sua pazienza, le faccio un'ultima domanda.

Il Deprox non mi sta dando più alcun beneficio, subito dopo la minzione sento che l'uretra si "ricarica" e lo stimolo torna.
Ho letto che il prostamol è molto ultile in questi casi.
Posso provare ad assumerlo per 14 giorni senza rivolgermi al mio medico di fiducia trattandosi di integratore?
[#5]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Non si pasticci, bene sempre chiedere in questi casi una nuova ed eventuale indicazione terapeutica al suo medico ed urologo di fiducia.
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