Disfunzioni erettili

Egr. Dottori buongiorno,
sono a chiedervi un consulto per un problema che come dettaglierò mi affligge da diverso tempo.
Sono un uomo di quarant'anni complessivamente in buono stato di salute.
Per problemi di tipo familiare avvenuti nella fase adolescenziale ed per buona parte successivamente legati alla sfera religiosa, soffro dall'età circa di 35 anni di problemi erettili. Lunghe terapie analitiche e comportamentali, non dedicate alla componente specifica, ma rivolte ad una visione più complessiva ed esistenziale, mi hanno consentito di condurre una vita consapevole e quindi non soggetta ad esaurimenti o a dipendenze ( se non temporanee) da psicofarmaci.
Le affezione da DE aggredite repentinamente sono state per tutti questi anni contenute dall'uso di Levitra 10 mg, con risultati eccellenti che mi hanno permesso di condurre una vita affettiva e sessuale assolutamente nella norma.
Due anni fa purtroppo questa situazione si è venuta ad incrinare, con la progressiva inefficacia dei farmaci per via orale, anche a dosaggi più elevati.
Da allora ho consultato quattro diversi andrologi della città in cui risiedo ed di un centro medico di Milano, che dopo avermi sottoposto a visite e ad accertamenti ematici prescrivendomi 'integratori' ormonali, l' uso di cialis 5 mg quotidiano e levitra o cialis 20 mg prima del rapporto sessuale, senza esiti apprezzabili, se non in particolari momenti.
Per precisione devo dirvi che in tutti questi anni ho accusato le DE solo nel rapporto sessuale con la mia partner e mai in attività masturbatorie. A tutt'oggi ho regolari erezioni mattutine e anche notturne.
L' andrologo che mi ha in cura mi ha prescritto il caverject 10mg, che ho iniziato ad usare e che sta dando complessivamente soddisfacenti (10 mg).
Però la complessità e la macchinosità della preparazione rende il rapporto oltremodo innaturale.
Il mio andrologo ripone particolari speranze nell'uso di questo medicinale, in quanto non legato alla presenza di componenti della libido, evidentemente compromessa dai blocchi emotivi.
Mi rivolgo a Voi perché mi possiate fornire indicazioni su un possibile iter che vorrei percorrere: l' intervento di protesi peniena.
Mi rivolgo a Voi, dalle cui risposte attingo informative sempre puntali, perché mi possiate fornire i dettagli che riterrete importanti per analizzare questa ulteriore possibilità.
Se possibile e preferibile ovviamente confermo interesse e disponibilità ad un futuro colloquio.
RingraziandoVi della cortesia che vorrete riservarmi, Vi saluto molto cordialmente.
Marco
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro Utente,a mio modo di vedere, l'impianto protesico rappresenta l'ultima spiaggia, legata al fallimento di tutte le precedenti strategie terapeutiche,indirizzate da una diagnosi rigorosa.Nel suo caso, mi sembra di capire che la farmacoprotesi (alprostadil endocavernoso) dia un risultato confortante e, soprattuto,rappresenti un mezzo per arrivare ad un fine identificato in un ritorno alla padronanza della funzione erettile con la partner abituale e non.Ricordo che l'impianto protesico é senza ritorno per quanto riguarda la funzionalità dei corpi cavernosi ed alla sua età, con la storia clinica che ci ha trasmesso, credo sia da sconsigliare.Piuttosto,non trascurerei prendere in considerazione un intervento integrato andrologo/psicosessuologo.Cordialità.

Dr. Pierluigi Izzo
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Dr. Giacomo Luigi Del Monte Psicologo, Psicoterapeuta 215 11
Gentile utente
sicuramente la situazione che lei scrive non è una situazione facile ma come scrive il collega valuterei attentamente la sua decisione.
Lei scrive " Lunghe terapie analitiche e comportamentali, non dedicate alla componente specifica, ma rivolte ad una visione più complessiva ed esistenziale, mi hanno consentito di condurre una vita consapevole e quindi non soggetta ad esaurimenti o a dipendenze ( se non temporanee) da psicofarmaci."
Come spesso consiglio ai pazienti , in caso di disfunzioni sessuali l'ideale sarebbe quello di rivolgersi sempre ad uno psicologo esperto in problematiche sessuali e se la problematica sessuale ha una gravità primaria allora l'ideale sarebbe rivolgersi al uno Psicologo Psicoterapeuta esperto o meglio Perfezionato in Sessuologia utilizzando una terapia integrata con l'Andrologo.
In questo caso Il lavoro analitico deve andare di pari passo con il lavoro sessuologico......Psicoessuologo/Andrologo...lavorare sul passato e sul presente.
Lei scrive inoltre "Per precisione devo dirvi che in tutti questi anni ho accusato le DE solo nel rapporto sessuale con la mia partner e mai in attività masturbatorie. A tutt'oggi ho regolari erezioni mattutine e anche notturne."...quindi l'erezione c'è ed il fatto che non ci sia con la sua partner potrebbe far pensare anche ad un problema relazionale ed in questo caso sarebbe consigliabile una Psicoterapia di coppia ad approccio sessuologico. Se l'erezione non c'è davanti alla sua partner una ragione c'è.
Buone cose

Dott. Giacomo Del Monte
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