Relazione di coppia: una strana situazione

Siamo una giovane coppia (39-36) sposati da 9 e con un bimbo di 6 anni.Lei fa un lavoro decisamente impegnativo che le porta a stare fuori tutta la giornata e spesso a non avere nemmeno il tempo di parlare 5 min al telefono.La nostra è una relazione iniziata da piccoli quando eravamo poco più che ventenni.Da sempre tra di noi c'è stata complicità assoluta,condividiamo tutto,anche il più intimo desiderio.La relazione però comincia a complicarsi,senza accorgercene dalla nascita del bimbo che ha occupato a pieno il pochissimo tempo che il lavoro ci lasciava trascorrere insieme.Il nostro tempo insieme (sera e weekend) trascorreva concentrandoci completamente sul bambino e purtroppo anche sulle continue tensioni che inevitabilmente si creano quando non hai alcun supporto nella gestione di un bimbo piccolo (viviamo soli a Milano).Il tutto precipita circa un anno fà,quando,come fatto altre volte mi chiese se era un problema per me che andasse a fare un aperitivo e cena con un collega.Ovviamente nessun problema per me. (non sono mai stato geloso e considero normalissime queste cose in un contesto lavorativo).Sta fuori tutta la sera fino a tarda notte.Al suo rientro discutiamo.Ho contestato il fatto che non si fosse fatta sentire.Ho messo in dubbio quello che avesse fatto chiedendo dettagli in merito agli spostamenti (che lei mi ha dato).Facciamo pace e tutto sembrava risolto.Il dramma arriva poi qualche mese dopo quando,al rientro da una trasferta mi ha confessato di avermi tradito una notte in quella trasferta (con il tizio della cena).Da lì parte la tortura! Dopo tanto parlare (mi ha supplicato di non andarmene)decidiamo di ripartire cercando di cancellare tutto. Il tempo mi ho aiutato e dopo qualche tempo la cosa era superata.Avevo ridato fiducia e cominciavo a stare meglio al punto di stare tranquillo anche quando andava fuori per lavoro.Lei nel frattempo è sempre stata calorosa (anche più del solito). Nessun problema nell'intimità (anzi) nessun nervosismo.Passano 6 mesi e tutto sembrava risolto quando arriviamo a circa tre mesi fa quando per caso scopro che stava usando un altro cellulare per sentirsi di nascosto con lui.Mi confessa di aver una relazione che va avanti da 2 mesi. Da lì ricasco nel dramma assoluto.Vorrei abbandonare tutto.Ho razionalizzo.Lei mi racconta le cose che di me non andavano.Io condivido su molti punti e mi impegno a lavorarci su per migliorare.Lei però questa volta cambia approccio.I suoi umori sono altalenanti,a volte è fredda.Spesso mi dice che l'amore forse è finito,che forse è il caso di separarsi,di sentirsi in gabbia ma nello stesso tempo mi cerca per ogni cosa.Nessun problema nell'intimità. Il colpo di scena arriva qualche giorno fa,quando dopo un'ennesima discussione(ho avuto il dubbio che si fosse vista con lui)mi confessa di essersi inventata tutto,di non avermi mai tradito e che lo ha fatto per farmela pagare del fatto che non gli avessi dato fiducia e che avessi dubitato di lei.Ora non so più cosa pensare.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Utente,

la situazione sarebbe già complessa se fossero effettivamente avvenuti dei tradimenti, ma ora che sua moglie ha cambiato versione e che non c'è più nemmeno questa certezza diventa tutto ancor più complicato.

Probabilmente fra voi ci sono delle difficoltà che sono state trascurate perché state assieme pochissimo e non avete neanche il tempo per affrontarle, ma se sua moglie le ha elencato quello che di lei non le va bene significa che comunque ha chiaro cosa vorrebbe veder cambiare.
Sarebbe utile che anche lei si ponesse la stessa domanda, perché gli errori non sono mai commessi da uno solo dei partner.

Visto il quadro che delinea non posso che suggerirle di chiedere una consulenza psicologica di coppia per trattare e approfondire adeguatamente la questione, cosa che da qui risulta impossibile e che non può condurre a una soluzione che solo un percorso congiunto vi può consentire di raggiungere.
Avendo una spazio di discussione e di lavoro dedicato solo a voi potrete parlare e risolvere tutto quello che nella routine quotidiana e a causa della presenza di vostro figlio non potete affrontare.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa, la ringrazio tantissimo per la veloce risposta.In realtà ho tante volte provato a chiederle di affrontare insieme un percorso del genere ma si è sempre mostrata reticente dicendo che per il momento non lo riteneva opportuno.Continua a dire che per lei la libertà è fondamentale ed avere la sensazione del controllo (come è stato quando le ho chiesto conto di darmi conto dei suoi spostamenti) la fa sentire oppressa e sentirsi in gabbia.Dice che questa macchinazione è nata da questo con il solo scopo di farmi capire che vuole i suoi spazi in trasparenza e senza mie inibizioni..Vuole sentirsi libera, nel matrimonio.Ma la questione è che io vorrei esattamente la stessa cosa.Vorrei che stesse bene, vorrei che non si sentisse costretta da me.Le ho detto di voler essere un suo supporto per qualsiasi cosa, che in me può trovare un amico prima che un compagno (di fatto come era prima).Tutto questo però in assoluta trasparenza, senza macchinazioni o bugie.Lei dice che non si fida e teme che io possa arrivare a controllarla in qualche modo. Le ho detto: non mi importa quello che è stato. Sfruttiamo questa cosa prendendo quello che di buono possiamo tranne. Cioè la possibilità di fare un'indagine dentro di noi profonda e radicale.Ripartiamo da capo con la condivisione assoluta di tutto e in assoluta trasparenza.Condividiamo cose che potrebbero sembrano scomode per l'altro (la maggior per delle volte non lo sono) ma in assoluta trasparenza senza dare adito a dubbi e perplessità. Pena che possa essere un approccio giusto?
Grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non lo so, può provare e vedere come va.

Se però fallisse valuti la possibilità di contattare uno psicologo per parlare della situazione cominciando ad andarci individualmente, pur proponendo a sua moglie di andarci assieme (le suggerisco questo perché mi sembra convinto del fatto che non accetterebbe un percorso di coppia, almeno non da subito).

Da quanto racconta sembra che i rapporti di potere siano piuttosto sbilanciati e che lei stia cercando in tutti i modi di tenere insieme i pezzi mentre sua moglie la inganna, la fa soffrire e le dà ogni colpa, con il risultato che le confessa due volte di averla tradita e lei si mette in discussione prendendosi quindi tutta la responsabilità:

"Lei mi racconta le cose che di me non andavano.Io condivido su molti punti e mi impegno a lavorarci su per migliorare.Lei però questa volta cambia approccio.I suoi umori sono altalenanti,a volte è fredda.Spesso mi dice che l'amore forse è finito,che forse è il caso di separarsi,di sentirsi in gabbia"

È sicuro che abbiate lo stesso obiettivo?
Alla luce di quanto ha scritto direi che è importante e anche urgente lavorare per rendere più equilibrata e più chiara questa situazione.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa, in realtà considerato lo scenario non sono sicuro più di nulla-
Lei continua a dirmi che il problema fondamentale è la sensazione di controllo che ha e il fatto di sentirsi non libera di fare al 100% le cose che vuole.
Per questo ho più volte provato a dimostrarle che in realtà non è così. Le ho ricordato che di fatto viviamo in due contesti diverso in cui le possibilità di limitarsi a vicenda si riduce al minimo (in una giornata ci sentiamo pochissimo e ci vediamo ancora meno, se non la sera con l'impegno del bambino). Le ho ricordato che viviamo a Milano e non in una piccola città in cui è facile condizionarsi. Le ho ricordato di averla sempre sostenuta nelle tante trasferte che fa per lavoro.
Dice che per lei è chiaro e che il problema è questa sensazione di oppreesione che aveva. Legittima la sua mancanza di trasparenza con il timore di dirimi cose per le quali non fossi daccordo e questo per lei è una mancanza di libertà. Mi ha portato un esempio: qualche giorno fa sarebbe dovuta andare in francia per un paio di giorni. Dice di non avermi detto nulla in quanto temeva un mio disappunato, e lei in questa situazione si è sentitra limitata. In realtà io sarei stato ben felice di dirle che sarei stato contento. Avrei usato questa cosa per dimostrarle la mia fiducia.

Capisco che la situazione sia complessa ma credo che l'unica possibilità che ho è quella di crederle. Lei mi ha promesso che sarà trasparente a 360°.

Speriamo bene.

Grazie di cuore davvero, dottoressa.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Agisca come meglio crede e mi aggiorni quando vuole.

Un caro saluto,