Bruciori addominali e nausea post defecazione

Salve,

premesso che è da parecchio tempo sono in questa condizione avendo spesso imputato le cause ad ansia e stress ,dove onestamente non trovo correlazione, cerco di descrivere i sintomi: defecazione con frequenza non regolare, quindi intervallata da un minimo di due ad anche 5 giorni, durante non è dolorosa, le feci sono formate di consistenza tendente al morbido, quindi niente diarrea ma nemmeno dure, però dopo la defecazione ho spesso nausea e irrigidimento dell'addome che si riduce dopo diverse ore solo se sono a riposo e non posso mangiare perchè potrei sentirmi male a causa della nausea, senso di debolezza e spossatezza, a volte emicrania e la cosa peggiore è che ho sempre la sensazione di non aver evacuato tutto, lieve fastidio anale a volte percepito come un lieve bruciore con contrazioni dell'ano, formazione di gas che enfatizzano i fastidi correlato a bruciore di stomaco ed intestinale nello specifico in corrispondenza dell'addome inferiore e che comporta anche la stimolazione della vescica facendomi urinare ma non spesso.
In passato ho sofferto di reflusso esofageo e sono stato in cura per circa 2 anni ma poi i sintomi si sono ridotti senza ulteriori uso di farmaci.
Purtroppo è spesso invalidante in quanto la nausea si correla a vertigine e sensazioni di debolezza così forti che a volte mi costringono a fermarmi.
Non ho trovato correlazione con l'assunzione con alcuni cibi, ma il digiuno e se i gas intestinali sono ridotti il quadro generale migliora e peggiora appena comincio ad assumere cibo, soprattutto durante la fase della digestione, la mia impressione è che che soffra di ridotta motilità gastrica e spesso sono costretto a farmi un giro dopo pranzo o cena per facilitare la digestione nonostante non mangio tanto e sono di corporatura abbastanza magra, evito cibi speziati, carni, ricchi di grassi ... insomma cerco di mantenermi anche se qualche dolcetto ci scappa.
Dagli esami ematici di base non risulta niente di anomalo se non del colesterolo totale tendenzialmente alto.
Spero di essere stato il più specifico possibile e che possiate indirizzarmi sugli accertamenti diagnostici che possano quantomeno restringere il campo.

Grazie
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Sembrerebbe trattarsi di una sindrome dell' intestino irritabile,ne parli con il suo medico o con un gastroenterologo. Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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