Scompenso cardiaco

Gentili Dottori,
scrivo per avere un chiarimento in merito ad una visita cardiologica effettuata da mia nonna di 75 anni con scompenso cardiaco cronico. Le è stato detto che la pressione differenziale è troppo bassa, cioè la diastolica è troppo alta rispetto alla sistolica (che comunque è diminuita). Ecco, io questa cosa non me la spiego. Come mai la pressione diastolica aumenta e la sistolica diminuisce? Qual'è il cut off che consente di definire "bassa" una pressione differenziale? Cosa comporta una riduzione della differenziale? Il cardiologo è stato molto evasivo a riguardo, mi piacerebbe capire di più e spero possiate aiutarmi. Grazie molte, buona giornata
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
Nell'anziano la rigidita' vascolare e' uno dei motivi di quella situazione.
Non so ovviamente la terapia che sua nonna assuma ne' la funzione renale della paziente


Arrivederci

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Cecchini,
la ringrazio per la sua risposta.
Mia nonna ha una funzionalità renale severamente compromessa da esito oncologico ed è in terapia con numerosi farmaci tra cui antiaritmici (amiodarone per FA), tapazole, antidepressivi e antipsicotici per demenza vascolare/Alzheimer oltre che diuretici per scompenso.

Nonostante la terapia, la differenziale non riesce a diminuire e la diastolica è ancora alta.

La ringrazio
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
I diuretici nell'anziano possono essere estremamente dannosi per la funzionalita' renale.
Se vuole mi elenchi pure la terapia per una opinione.


Arrivederci

cecchini
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