PROBLEMI DI MEMORIA E VITA SOCIALE

Salve... sono una ragazza un pò introversa e come si dice di solito un pò "addormentata", con poco carisma e una autostima nella media. Ho un problema che purtroppo porto avanti da sempre...
Dunque, mi capita spesso che con le persone con cui ho a che fare (ragazzo, amici, colleghi, parenti) ho dei vuoti di memoria e difficoltà a capire cosa mi dicono.; dimentico spesso le cose e mi sento confusa. Inoltre essendo una persona poco loquace, non trovaro molti argomenti nella vita che mi stimolano alla discussione.
E' più forte di me...scherzo,rido,provoco, ma poi quando si tratta di parlare preferisco ascoltare e starmente anche per ore insilenzio. Di conseguenza vengo emarginata dagli altri e non riesco mai a creare nuove amicizie.
Possibile? possibile che nelle banalità ognuno trova qualcosa d'interessante da raccontare e qualcuno con il mio carattere fatichi a trovare qualcosa di interessante nelle parole degli altri come nelle proprie e si ritrova a preferire la solitudine o comunque il silenzio/ascolto alla parola? È un problema che a lungo andare mi logora e soffro in silenzio. Ho bisogno di aiuto... ringrazio anticipatamente chi lo farà.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

devo dirle che sì, è possibile essere così introversi e/o insicuri da non trovare nulla di interessante da dire quando si è in compagnia e da considerare per riflesso poco interessante anche quello che dicono gli altri.

Se lei si sente poco interessante immagino che sia presente una certa ansia nelle sue interazioni con gli altri, e questo può provocare la situazione che descrive:

"con le persone con cui ho a che fare (ragazzo, amici, colleghi, parenti) ho dei vuoti di memoria e difficoltà a capire cosa mi dicono; dimentico spesso le cose e mi sento confusa".

Chiaramente da qui non è possibile porre una diagnosi perché mancano tanti elementi che bisogna considerare.
Le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo che possa sottoporla ad una valutazione completa, che includa anche i test neuropsicologici atti a valutare le sue funzioni cognitive, e che consenta di inquadrare il caso per capire se soffre di un disturbo d'ansia o d'altro tipo, o se invece sono proprio le sue performance cognitive a essere peggiori di quanto dovrebbero, in assenza di altri disturbi.

Nessuno le ha mai consigliato questo tipo di valutazione?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it