Da allora sono in terapia ormonosoppressiva col tamoxifen

Buongiorno.
Scrivo per sottoporre il mio problema.
Ho 55 anni e 3 anni fa sono stata operata per l'asportazione di un carcinoma al seno. Da allora sono in terapia ormonosoppressiva col Tamoxifen. Lo scorso mese ho effettuato una visita di controllo cardiologica poichè ho una familiarità storica riguardo le trombosi, e al controllo era tutto a posto. Da qualche giorno a questa parte, ho cominciato ad accusare un peso alla testa.
Ho misurato la pressione e con molto stupore, ho appreso che la minima era sopra i 90. La massima nella norma. Da allora la provo abbastanza spesso. Anche adesso, la mia minima è 100. Qualche giorno fa, un picco di 103.
Da un mese ho cominciato ad assumere il Calcium Sandoz (1 compressa al giorno) per un unizio di osteoporosi. E' l'unica variazione farmacologica introdotta dopo la visita di controllo.
La domanda è: può la terapia col Tamoxifen aver alterato a livello ormonale tutto il sistema?
Il calcio aumenta o diminuisce la pressione? Il mio colesterolo è a 214, con l'HDL a 92.
Tra due mesi avrò il controllo oncologico e chiederò anche a loro. Ma nel frattempo, cosa faccio, a parte eliminare il sale nei cibi, gli insaccati e così via?
Non sono in sovrappeso, non fumo, bevo pochissimo (anche poca acqua, ahimè), pratico nuoto due volte la settimana e 3 volte la settimana camminata veloce, circa 30 minuti/3 Km.
Sto cominciando a preoccuparmi.
Grazie per l'attenzione. Buona giornata.
[#1]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Signora,
deve programmare un ABPM (un holter pressorio nelle 24h) che le misurerà la pressione ad intervalli durante una intera giornata.
E' il migliore esame per stabilire se lei è ipertesa oppure no e quale tipo di ipertensione abbia.
Nel caso in cui la sua P.A. sia per molte ore al giorno fuori del valore massimo tollerabile, sarebbe bene che lei ne parlasse con il curante o con un Cardiologo per una terapia adeguata.
Oltre ad eliminare il sale e fare la benefica passeggiata si impegni a bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno: i reni senza acqua non possono lavorare, esattamente come una lavatrice (che i reni mi perdonino!)...
Ha poi assodato se anche lei abbia una sindrome trombofilica facendo gli appositi esami?
La semplice visita cardiologica clinica in tal senso serve a poco e il tamoxifene aumenta il rischio di episodi trombo embolici.
Devo dirglielo per amore di verità, non per farla preoccupare.
Ne parli con il curante o il cardiologo.
Carissimi saluti,
Dott. Caldarola.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dott. Caldarola, la ringrazio per la sua velocissima risposta.
In realtà avevo dimenticato di scrivere che ho effettuato ,a febbraio, una serie di esami tra cui il prelievo per la ricerca della mutazione del Fattore II, che è risultato "assente".
Per quanto riguarda l'acqua, so che è il mio tallone d'Achille: per quanto ne sia consapevole, non sento lo stimolo della sete e di conseguenza, non bevo. Cercherò di sforzarmi di ricordare.
La ringrazio per i suoi suggerimenti, che considero preziosi e la saluto caramente.
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