Consulto in Psicologia

Buongiorno.
Vorrei esporre un problema che mi sta affliggendo da diverso tempo.
Ho 30 anni e sono gay. Vivo tranquillamente la mia situazione e le persone vicino a me, tra cui mia famiglia e amici, sanno tutto e non hanno mai manifestato disagio o alzato alcuna barriera verso questa mia scelta.
Ho capito di essere gay all'età di 14 anni e all'inizio è stata dura accettarlo e durante il periodo del liceo sono stato oggetto di bullismo sia a livello fisico sia a livello psicologico con insulti e anche minacce da parte di compagni di classe e anche adulti. Ho sempre fronteggiato il tutto, nonostante una grande paura, e ne sono uscito a testa alta.
Ho avuto una vita sessuale attiva molto appagante fino a qualche mese fa. Purtroppo nel corso degli ultimi quattro mesi ho notato che il desiderio sessuale sta diminuendo sempre di più e l'eccitazione è quasi del tutto scomparsa, inoltre durante rapporti sessuali faccio fatica a mantenere l'erezione e proprio nelle ultime settimane riesco a tenerla per pochi minuti per poi non riuscire nemmeno ad approcciarmi al partner con conseguenza di imbarazzo e preoccupazione.
Ho anche notato che senza preservativo riesco a mantenere l'erezioni per più tempo rispetto a quando lo indosso.
La cosa mi sta preoccupando molto in quanto è la prima volta che mi capita una cosa del genere, non ne ho parlato ancora ne con la mia psicologa che mi segue da tempo ne col mio medico curante.
Sto passando un periodo particolarmente stressante, soffro di insonnia e di attacchi di ansia, non uso psicofarmaci e sono un fumatore.
Vorrei capire se possa essere un fattore psicologico o qualcosa di fisico.
Ringrazio per disponibilità.
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

se è già seguito da una nostra collega come mai si sta rivolgendo a noi prima che a lei per esporre questo problema?

Lo stesso discorso vale per quanto riguarda il medico di base: è opportuna una valutazione anche fisica per escludere che sia insorto qualche disturbo di natura medica, e questo è possibile solo con una visita diretta.

Per quale motivo va dalla sua psicologa?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno.
Sono seguito da questa Dotte.sa da qualche mese, ma mi sono avvalso della figura dello psicologo da diversi anni.
Ho iniziato da quando avevo 20 anni e nell'arco di questi dieci anni ho cambiato diversi Dottori.
Ho sempre sentito la necessità di parlare con un esperto della psiche per cerca di uscire da una sorta di paresi in cui mi trovo da dieci anni a questa parte. Purtroppo la vita mi ha messo davanti a molte porte chiuse e a episodi che hanno lasciato un certo peso di esperienza dentro di me sia situazioni positive sia situazione negative. Ora a 30 la vita mi ha messo nuovamente alla prova con qualcosa di molto più grande di me e la paura sta prendendo il sopravvento perchè si tratta della salute di una persona a me molto cara.
Per quanto riguarda i suoi quesiti non ho esposto il problema ne alla mia psicologa ne al mio medico curante per un fatto di puro imbarazzo e mi sono rivolto a voi per avere un parere su quanto mi sta succedendo.
La ringrazio per la sua celere risposta
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
1.
"... una sorta di paresi .."
di che genere?

2.
Dia fiducia alla Sua Psy,
La conosce molto meglio di noi qui..

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottori.
mi scuso se rispondo solo adesso, ma ho avuto giorni alquanto frenetici, in cui sono stato molto sotto pressione.
Sinceramente non so bene come definire questa paresi. E' come se ci fosse un blocco verso i progetti che faccio.
Ho 30 anni e alle mie spalle ho due storie importanti, tra cui una convivenza (avevo 20) e una storia finita 9 mesi fa.
Nell'ultima storia ho messo tutte le mie forze, sia a livello emotivo, sia sentimentale, sia materiale, ma le cose non funzionavano e quindi il mio partner ha deciso di chiudere.
In un anno e 8 mesi di relazione il mio partner mi ha invitato a stare da lui e avviare una specie di convivenza, tanto da chiedermi di andare a visione delle case da poter acquistare, ma il tutto è andato all'aria in quanto io non ho un lavoro e inoltre ho mostrato la mia contrarietà nel compiere un passo così importante con alle spalle qualche mese di relazione.
Una volta finita la storia, io non ho sofferto ne versato una lacrima, ma quello che più mi è pesato è stato tornare a casa da miei. Forse tutto il male non vien per nuocere dato che adesso stiamo vivendo una situazione molto delicata, in cui la mia presenza è fondamentale. Mia madre da gennaio non sta molto bene e nei giorni scorsi abbiamo avuto una diagnosi di una patologia non bella. Apprendere questa notizia ci ha buttato nuovamente a terra e nonostante tutto ci siamo attivati per avviare le cure necessarie affinché lei si rimetta, ma so già che il percorso sarà molto difficile faticoso.
Mia madre rappresenta il mio mondo e questa notizia ha peggiorato il mio equilibrio precario che stavo ritrovando a seguito di un grande lavoro insieme alla mia psicologa.
Ho notato che ogni volta faccio un passo avanti per me e per la mia vita che succede qualcosa di terribile che frena o addirittura blocca la mia scalata.
Sento sulle spalle una grande responsabilità e anche il peso della depressione che cerco di tenere lontana, ma sempre più vicina.
Bullismo

Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).

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