Dolore al testicolo destro

Buonasera, sono un ragazzo di 37 anni, e da un paio di mesi provo dolore al testicolo destro. Premetto di essere un ciclista, e quando pedalo il dolore ovviamente si acutizza, ma già indossare indumenti da bici maggiormente comprimenti provoca dolore.
Sento delle fitte al testicolo camminando o semplicemente stando coricato o seduto. Ultimamente provo dolore anche solo a sfiorare il testicolo. Il mio medico curante mi ha prescritto un'ecogradia scrotale, il cui referto ha evidenziato unicamente un modesto varicocele bilaterale di 1 grado e qualche microcisti di 3 mm a carico però del testicolo sinistro. Anche la cura antibiotica a cui mi sono sottoposto per un altro problema non ha avuto alcune effetto.
Conversando con mia madre del problema è però emerso un aspetto che non ricordavo, ovvero che da piccolo, proprio quel testicolo era mobile. Inoltre mi è già capitato in tempi più recenti che a seguito di sforzi intesi questo paresse in parte "rientrare". Secondo Voi il dolore che provo è compatibile con tale patologia o può essere provato da altra causa? È possibile che l'ecografia non evidenzi tale problema? Ed in fine, se fosse il testicolo mobile a provocare tanto dolore, in cosa consiste la cura?
Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

fatta la premessa che, in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la vera causa del suo problema e dare quindi una corretta indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico; alle questioni poste posso dirle che un'ecografia ben fatta evidenza sempre la maggior parte dei problemi che si possono avere a livello testicolare.

Infine "se fosse il testicolo mobile a provocare tanto dolore" la soluzione terapeutica potrebbe essere anche di tipo chirurgico.

Comunque, se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su eventuali problemi di natura andrologica che interessano i giovani uomini le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/196-la-prevenzione-andrologica-nell-eta-pediatrica-e-puberale.html

Qui potrà trovare tutte le raccomandazioni, date dal National Cancer Institute statunitense, su come fare correttamente l'autopalpazione del testicolo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Grazie Dottore, mi rivolgerò quanto prima ad un Urologo per una visita specialistica. Le chiedo però nel frattempo se a Suo avviso il dolore che provo è compatibile con la mobilità del testicolo.
Oggi sono uscito per una breve corsa ed al mio ritorno il problema era ulteriormente peggiorato. Anche solo sfiorare il testicolo provoca dolore, e pur provando a stare fermo il più possibile, evitando di comprimere il testicolo in alcun modo ed indossando pantaloni più larghi possibile non riesco ad evitare queste "fitte" dolorose. Il testicolo è già di norma di dimensioni leggermente superiori e non noto rigonfiamenti, però il dolore aumenta, anche se non è sempre costante nel corso della giornata. Paradossalmente sembra aumentare in posizione seduta e sopratutto mentre sono disteso nel letto, mentre ne soffro meno o per nulla quando sono in piedi o cammino. È circoscritto al testicolo ed è caratterizzato da fitte dolorose al tatto o semplicemente insorgono a riposo, senza motivo apparente.
Grazie ancora
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Il testicolo mobile a volte può "provocare tanto dolore"...

Risenta ora in diretta sempre il suo urologo di fiducia!

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Buonasera, disturbo nuovamente perché nell'attesa di sottopormi alla visita da un Urologo, ho visto il dolore al testicolo aumentare per intensità e frequenza. Nello specifico oltre al colpire con delle fitte il testicolo destro, ora interessa anche l'inguine dalla medesima parte, aumenta se mi chino in avanti e raggiunge il suo apice se mi inginocchio. L'altro giorno dopo uno sforzo il testicolo destro è praticamente "rientrato" e sono riuscito a "riportarlo" nella sede naturale esercitando una pressione sul pube.
Inoltre il dolore aumenta per effetto anche solo della pressione esercitata durante la seduta da un pantalone leggermente più stretto, oppure semplicemente stando disteso a pancia in giù.
Alla luce dell'evolversi della situazione a Vostro avviso è opportuno prendere provvedimenti urgenti oppure posso attendere la visita sopportando il dolore senza rischi?
Grazie ancora
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Se il dolore tende ad aumentare bene "prendere provvedimenti urgenti".

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Mi sono rivolto ad un urologo privatamente, il cui responso è stato quello di diagnosticare una pubalgia. Mi sottoporrò alla cura prescritta, sperando di poter presto tornare a fare sport. Grazie ancora per le risposte ed il tempo dedicato.
Cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene, se lo desidera comunque ci riaggiorni.

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Buonasera, mi sto sottoponendo alla cura prescritta: ghiaccio 3 volte al giorno per 15 minuti, brufen 2 volte al giorno per 3 gg e poi 1 volta al giorno per ulteriori 7 gg, e presto inizierò con iniezioni di bentelan (1 ogni 3 gg per tre iniezioni complessive). La cura, abbinata all'astensione da qualsiasi attività sportiva, sta producendo i suoi effetti. Il dolore al testicolo e quello inguinale si sono drasticamente ridotti fin quasi a scomparire. Permane tuttavia un dolore al perineo e un fastidio/bruciore al pene durante la minzione, stimolo che si è fatto più frequente ed impellente. Potrebbe essere prostatite? Se così fosse, le iniezioni di bentelan porterebbero dei benefici o sarebbe opportuno effettuare un altro tipo di cura?
Grazie ancora
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Segua le indicazioni ricevute mi sembra che siamo sulla corretta via da seguire.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Buongiorno,
Torno nuovamente a disturbare per aggiornarLa sulla situazione e chiedere un nuovo parere.
Ad oggi ho ultimato le cure, e tutti i sintomi descritti sono regrediti: sto notevolmente meglio e continuo con la totale astensione dallo sport. L'unico malessere che permane riguarda un fastidio/bruciore alla fascia muscolare della coscia che parrebbe andare a ricongiungersi con l'anca (presumo sartorio) di entrambe le gambe, questo in particolar modo nel rialzarmi quando sono inginocchiato oppure, come in passato, da coricato (sia con la gamba distesa che piegata, sia a pancia sotto che a pancia all'insù).
Questo problema è sempre riconducibile alla pubalgia?
Siccome il mio desiderio è quello di riprendere l'attività sportiva, ed appurato che il dolore permane solo come sopra descritto, è opportuno rivolgersi ad un fisiatra/fisioterapista per valutare tempi di recupero e capire le origini della pubalgia, onde evitare che questa una volta guarita possa nuovamente insorgere?
Grazie ancora
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Sì, potrebbe essere un'ipotesi da non trascurare.
Risenta ora in diretta sempre il suo medico di fiducia.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Buonasera, a distanza di qualche tempo, data la drastica riduzione del dolore e con il benestare del fisiatra a cui mi sono rivolto, ho ripreso una blanda attività fisica. Nello specifico brevi uscite in bici, senza affrontare grandi salite e astenendomi dallo sforzare troppo la muscolatura. Il dolore al testicolo non è più ricomparso, così come i dolori muscolari si sono ridotti ad un po' di dolore unicamente se esercito pressione in un punto preciso in corrispondenza della giuntura tra coscia ed inguine, il quale compare anche quando sollevo dei pesi o mi chino in avanti.
Ciò che non è passato ma anzi con l'attività fisica è notevolmente peggiorato è il dolore/bruciore al perineo, accompaganto da una sensazione di fastidio/bruciore alla punta del pene. Il dolore è tale da rendermi difficili da sopportare lo stare seduto alla scrivania o andare in macchina.. Potrebbe essere prostatite? Cosa mi consiglia di fare?
Grazie.
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Non si esclude la sua possibile d ipotetica diagnosi ma bene ora sempre confrontarsi in diretta con un medico reale, meglio con il suo urologo od andrologo di fiducia.

Ancora un cordiale saluto.