Esito rmn lombo sacrale

Dist.mo Dott.Migliaccio,
seguo con interesse da tempo le Sue risposte alle innumerevoli domande poste dagli utenti.
Anche io vorrei sottoporre alla Sua attenzione il mio caso e ,altresì, chiederLe un Suo parere sull'esito della RMN lombo sacrale ritirata proprio oggi pomeriggio,che le riporto:

"A L5-S1 esiti di discectomia con laminectomia e flavectomia a sx, con attrazione del sacco durale verso la breccia chiururgica e presenza di tessuto fibrocicatriziale che colma lo spazio latero ed epidurale,ove avvolge la radice spinale S1 fin dall'emergenza; coesiste una piccola ernia posteriore mediana che impronta il sacco durale.
A L4-L5 ernia posteriore mediana comprime il sacco durale.
Ernia di Schmorl sulla limitante somatica inferiore di L4,prevale nelle sezioni parasagittali di dx,è circondata da edema della spongiosa.
Minima anterolistesi da ipertrofia e verticalizzazione dei massicci articolari di L3 ed L4,con pseudoprotrusione posteriore del disco interposto.
A D12.L1 marcata protrusione posteriore mediana. Normale cono midollare.
Sondilosi,artrosi interapofisaria ed ipertrofia dei massicci articolari."

Clinicamente le riporto quanto segue:
Da circa 11 mesi comparsa di andatura zoppicante,parestesie ai muscoli posteriori della gamba sx e alla pianta del piede sx. Modesto dolore neuropatico perimalleolare laterale.
Eseguite n.4 sedute di ozono terapia alcuni mesi fa, senza alcun miglioramento.
Eseguita in precedenza RMN gamba sx ed Elettromiografia arti inf. veniva evidenziata "denervazione a carico dei muscoli della gamba sx".
Eseguite ad oggi due consulenze neurochirurgiche, ma del tutto inconcludenti.
Pertanto continuo immodificata la mia condizione clinica ,per la quale è stata nuovamente effettuata la predetta RMN lombo sacrale (per un aggiornamento della situazione).
Gradirei avere un Suo parere sull'esito della predetta RMN e, alla luce del quadro clinico su esposto, un consiglio sul da farsi (c'è una indicazione all'intervento) e se si di che tipo? e con quale tecnica( ch.mininvasiva)?
Grato fin d'ora per l'attenzione che vorrà dedicarmi,invio distinti saluti
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
Lei non dice quando è stato operato. I sintomi che riferisce essere insorti 11 mesi fa sono successivi all'intervento o erano presenti anche prima?
A distanza non è possibile rispondere alle Sue domande. Verosimilmente, stando anche al quadro clinico che però va valutato oggettivamente, sarà indicato un intervento chirurgico la cui tecnica da adottare va decisa una volta che si ha uno studio clinico-radiologico completo.

Cordialmente
[#2]
dopo
Utente
Utente
Ch.mo Dott.Migliaccio,
nel ringraziarLa intanto per la sollecita risposta Le preciso che ho 61 anni,sono stato operato circa 12 anni fa (intervento perfettamente riuscito e con completo recupero di sensibilità e andatura). Nel corso di questi 12 anni, saltuariamente ho lamentato qualche modesto dolore (a fitte) a livello lombo sacrale, e negli ultimi tre anni un dolore più accentuato nella flessione della colonna per cui mi sono state praticate due infiltrazioni di cortisone che hanno risolto la sintomatologia.
L'attuale sintomatologia di cui ho riferito si è instaurata senza una causa apparente ,nel giorno di qualche settimana, evidenziando sin dall'inizio impossibilità a mettermi sulla punta del piede sx,muscoli posteriori e laterali della gamba sx "addormentati" (parestesie) e anche nella pianta del piede.
Modesto dolore neuropatico perimalleolare laterale,non sensibile a terapia con nicetile,acido alfalipoico,cortisone.
In atto i muscoli della gamba sx non si contraggono nel camminare e l'andatura è zoppicante,con intorpidimento che si accentua dopo aver camminato un po.
In un siffatto quadro clinico, visto l'ultimo referto RMN lombo sacrale già in precedenza riportato , che si può fare per uscirmene da questa zoppia?
Quali le tecniche più indicate? inter.a cielo aperto o chir.mininvasiva? e presso quali centri?
La ringrazio ancora per il tempo che vorrà dedicarmi e invio molte cordialità.
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
pur nei limiti della consulenza a distanza, la Sua condizione clinica sembra alquanto seria ed è strano che in 11 mesi nessuno Le abbia saputo dare una risposta concreta.
Da quel che descrive il referto della RM si tratta verosimilmente di una recidiva che sta compromettendo la funzionalità della gamba sx.
E' pertanto necessario valutare al più presto l'indicazione chirurgica.
Sulla tecnica da utilizzare, non essendo le varie metodiche univoche, è necessario visionare le immagini di RM.

Lei mi chiede < presso quali centri?>
Sono interventi che in ogni Centro Neurochirurgico si possono fare, ma la scelta della sede e/o del neurochirurgo non sta a me indicarla.

Cordialmente
[#4]
dopo
Utente
Utente
Ch.mo Dott.Migliaccio,
ancora grazie per la sollecita risposta.
Ma, mi permetta ancora tre domande:
1) secondo lei ,visto il referto della RMN lombo sacrale, il problema che sta compromettendo la funzionalità della gamba sx è la " presenza di tessuto fibrocicatriziale che colma lo spazio latero ed epidurale,ove avvolge la radice spinale S1 fin dall'emergenza" e quindi un eventuale intervento ,sarebbe da farsi a tale livello per asportare tale tessuto cicatriziale?
2) In L4-L5 ernia posteriore mediana comprime il sacco durale, tale ernia potrebbe non avere un ruolo determinante nella sintomatologia da me riferita e quindi non bisognerebbe toccarla?
3) Se la vera causa responsabile dei sintomi alla gamba sx. è da ricondurre al predetto tessuto cicatriziale avvolgente S1, un miniintervento per via endoscopica ed in anestesia locale(di cui mi hanno recentemente parlato) potrebbe essere indicato e risolutivo ,non toccando l'ernia in L4-L5?
Ringraziando sentitamente,porgo distinti saluti
[#5]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Come Le dicevo per poter programmare un intervento è necessario avere completi tutti i dati clinici che riguardano il paziente.
I sintomi da Lei riferiti possono essere dovuti a entrambe le patologie emerse e non credo che l'intervento che Le hanno proposto possa essere risolutivo.

Comunque a distanza non posso confermare nulla.

Cordialità
[#6]
dopo
Utente
Utente
Ch.mo Dott.Migliaccio,

scuserà se torno a scriverLe relativamente al mio problema che a tutt'oggi non ho ancora risolto.
In sintesi, Le ricordo che il mio problema clinico riguarda una "radicolopatia da compressione della radice S1 da parte di tessuto cicatriziale avvolgente la radice stessa ,quale esito di pregressa laminectomia per ernia discale L5-S1.
Sono in attesa di ulteriore indagine RMN lombo sacrale ma questa volta volta con m.d.c. come da consiglio dell'ultimo neurochirurgo interpellato.
Tuttavia, la presenta per chiderLe quanto segue: un neuroradiologo, occasionalmente interpellato, mi ha parlato di un possibile approccio al tessuto cicatriazile predetto mediante infiltrazione intraforaminale di Urochinasi, che dovrebbe dissolvere il tessuto fibroso cicatriziale predetto. Le risulta che tale trattamento possa farsi? Lei sa qualcosa in merito circa i possibili risultati ?
La ringrazio ancora per l'attenzione
Distinti saluti
[#7]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
L 'urochinasi è un farmaco trombolitico, cioè scioglie i coaguli e non scioglie certamente la fibrosi cicatriziale.
Sicuro che è stato un medico a proporre tale terapia?.