Domanda su sclerosi collo

molto semplicemente, la mia domanda è :
perchè un intervento endoscopico per chi soffre di sclerosi del collo vescicale potrebbe causare eiaculazione retrograda?

concretamente cosa cambia questo intervento?

l'urologo mi ha fatto fare tanti esami diagnostici per una prostatite, su tutti quello più invasivo è stata una cistouretrografia che non rileva alcuna anomalia per fortuna, ne alla vescica ne uretra.

siccome sono ipocondriaco, l'esame che ho fatto questa uretrografia avrebbe diagnosticato questa sclerosi qual'ora l'avessi avuta?
il mio flusso è forte..

grazie e buona domenica
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Il sintomo preponderante della sclerosi del collo è la riduzione del flusso urinario, ovviamnte oggettivata tramite flussometria minzionale. Alla diagnosi più precisa si arriva solo con la valutazione endoscopica, posto che il sospetto sia consistente, cosa che non parrebbe nel suo caso, almeno in base a quanto ci riferisce (flusso regolare, uretro-cistografia negativa). Per quanto riguarda la sua curiosità ... Vi è un riflesso neuromuscolare involontario all'eiaculazione che fa contrarre il collo della vescica. Il liquido seminale sbocca nell'uretra dalla prostata e dalle vescicole seminali un poco più in basso, si trova quindi la strada sbarrata verso la vescica (che sarebbe la via più breve) e defluisce quindi verso l'esterno. Tutti gli interventi sul complesso collo vescicale / prostata, effettuati per migliorare il flusso urinario, riducono in qualche modo la capacità di chiusura del collo. Con una chiusura non completa, all'eiaculazione il liquido seminale trova quindi più libero sfogo verso la vescica, si ha la cosiddetta eiaculazione retrograda. L'entità di questa è molto variabile e scarsamente prevedibile, innalcuni casi l'eiaculazione esterna è solo ridotta, in altri è completamente "secca". Questa manifestazione non ha in sè nulla di dannoso, la sfera sessuale non viene modificata in altro modo, la sensibilità e l'erezione sono conservate. L'unica funzione che potrebbe essere penalizzata è la fertilità, per questo motivo tradizionalmente le indicazioni all'intervento sono da ragionare attentamente nei giovani, che sono poi il più delle volte i soggetti in cui si manifesta la sclerosi / stenosi congenita del collo vescicale. Talora il compromesso è inevitabile, laddove il problema ostruttivo è molto grave, talora si cerca di compensare con la terapia farmacologica, la pazienza, nell'attesa che .... si metta su famiglia! Peraltro oggigiorno la fertilità potrebbe essere conservata anche con procedure di laboratorio, come il pre-deposito di liquido seminale che viene congelato nelle "banche del seme", od addirittura recuperando gli spermatozoi dall'urina in caso di eiaculazione retrograda.
In conclusione, si tratta di condizioni da affrontare con molta saggezza e reciproca chiarezza tra il paziente e lo specialista.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
grazie della risposta molto dettagliata.

mi soffermo sul punto della diagnosi, lei crede che l'esame radiologico non sia dirimente per vedere o meno se questo problema è presente o meno?

lei dice per una diagnosi più precisa serve l'endoscopia, questo perchè le radiografie sono in grado di vedere il problema in maniera approssimativa non indicando la gravità del problema qual'ora fosse presente? voglio dire, l'uretrografia vede il problema ma non quantifica la gravità e solo l'endoscopia può fare questa constatazione.

questo teorizzo io, solo lei può chiarirmi il concetto :)

l'unico mio sintomo a livello urinario, pur avendo un buon flusso (la flussometria dice 31 ml/s max 26 medio) è che terminata la minzione, devo fare 1-2 spinte con il muscolo che si contrae autonomamente nella fase di eiaculazione, quindi non con gli addomi ma con questo muscolo, per fare 2 getti di urina rimasti

GRAZIE
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Diremmo che con un flusso di 31 ml/sec il problema proprio non si pone. Dover spingere un paio di volte al termine della minzione per strizzare le ultime gocce è abituale per moltissimi uomini e certamente non è una situazione da voler medicalizzare a tutti i costi. Stia sereno.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
GRAZIE sto più sereno.
Siccome leggo molto anche su questo sito, trovai un consulto in cui un utente chiedeva opinione circa queste spinte finale ed un dottore avanzò il dubbio dell'inizio di una sclerosi del collo vescicale e da li il trip mentale è venuto pure a me, per questo ho chiesto.
MA sapere che può entrare nel fisiologico mi tranquillizza.

sempre da curioso, fare queste spinte, fa uscire l'urina che rimane da qualche parte nell'uretra una volta che la vescica smette di fare pressione o queste ultime gocce spinte fuori arrivano propio dalla vescica?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Più che altro si tratta di un'abitudine, verosimilmente alcuni soggetti avvertono la necessità di "strizzare"' altri no.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
grazie per la delucidazione :)