Effetti indesiderati inibitori pompa protonica

Buonasera,

mi è stata diagnosticata tramite EGDs incontinenza cardiale (cardias beante, lieve ispessimento mucosa dello stesso, linea Z regolare; tutto il resto appariva nella normalità, sto attendendo esiti biopsie al momento)

La prescrizione da parte del Gastroenterologo è stata IPP a pieno dosaggio (senza specificare molecola).

avevo Pantoprazolo a disposizione e ho iniziato subito con 40mg, ma ho avuto dal primo giorno crampi/dolori allo stomaco, gonfiore, nausea. Ho ridotto dunque a 20mg, sintomi leggermente migliorati ma non spariti.
Ho l'impressione comunque di avere benefici lato sintomi da reflusso anche con 20mg.

Mi è comunque stato suggerito di cambiare principio attivo con Esomeprazolo, Rabeprazolo, Lansopranzolo, per capire se li tollero meglio... ma senza specificarne uno in particolare.

Domande, a mio parere interessanti per tutti:

1) esiste una fra tutte queste molecole magari più nuova (o evoluta) con meno effetti collaterali e/o interazioni con altri farmaci che possa essere da prediligere? Non tanto dunque in termini di "potenza dell'effetto" intendo, ma appunto in termini di comfort di vita?

2) E' corretto dire che abbassando il dosaggio si abbassano anche gli effetti indesiderati? E ha quindi senso che io appunto dimezzi la dose per curare il RGE senza però generarmi altri disturbi diversi ma simili in termini di disagio? O a mezzo dosaggio la terapia potrebbe invece delinearsi alla lunga inefficace per l'incontinenza con reflusso gastro esofageo?

3) Mi è stato detto che non serve fare alcun tipo di pausa tra un tipo di farmaco e l'altro, è corretto?

Grazie in anticipo,
saluti.
[#1]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
1) pantoprazolo
2) so ma dimezza anche l'effetto benefico
3) corretto
Cordialmente!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

[#2]
dopo
Utente
Utente
Innanzi tutto grazie per la risposta tempestiva e puntuale.

Ma quindi non ho capito, vale la pena o meno che provo a cambiare principio attivo per capire se lo tollero Meglio? Si può capire subito o servono comunque dei giorni per "abituarsi" al farmaco ?

Stavo per passare ad Esomeprazolo, suppongo che il pieno dosaggio sia sempre 40mg.

Grazie,
Cordialità.
[#3]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
Si vale la pena provare. In genere in pochi giorni ci si rende conto se ci sono effetti collaterali.
Si, il dosaggio pieno di esomeprazolo è 40 mg.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora. Sto provando esomeprazolo.
Mi scusi se le chiedo un ulteriore parere: ma la beanza cardiale può essere transitoria ? Perché mi è capitato tutto così all'improvviso...
Può essere che una manipolazione profonda allo stomaco fattami dall'osteopata l'abbia causata? In tal caso è almeno parzialmente reversibile?
Perché curo molto la mia alimentazione da sempre e faccio attività fisica.
Le uniche cause possibili sarebbero ereditarietà (genitori con ernia iatale/incontinenza c.) e stress, che però ho praticamente da sempre ... ci sono altre possibili cause vista la mia età ?
[#5]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
L'ereditarietà conta molto.
Osteopata? In genere non sono medici, ma non posso dire se abbiano combinato un guaio nel suo caso.
La beanza cardiale, per quanto ne so, è permanente.
[#6]
dopo
Utente
Utente
L'aggiorno: sono 5gg che prendo 40mg Esomeprazolo. Nota positiva: riesco a tollerarlo meglio del pantoprazolo.

Questione osteopata: in effetti dalla gastroscopia come le scrivevo si legge "inspessimento mucosa cardias" che non so se si possa essere verificata solo poche settimane dopo la seduta con il fisioterapista/osteopata... o si?

Tornando ai sintomi: la tosse è sicuramente un po' diminuita, ma non passata. Inoltre ho fastidi allo stomaco e sensazione di pressione sotto lo sterno e bruciore durante il giorno e a volte durante la notte.

La cosa che mi spiazza un po' è che la storia è iniziata con la sola tosse.. e non avevo mai avuto reali sintomi da reflusso in passato. A volte disturbi digestivi allo stomaco si (colelitiasi), ma non classici sintomi da reflusso acido insomma.

Solo prendendo farmaci (per "curare" la tosse):
- antiacidi tipo gaviscon/riopan (che ho sospeso subito perchè mi davano nausea e dolori stomaco);
- IPP che sto tutt'ora prendendo;

si sono innescati anche altri sintomi del reflusso (bruciore notturno, diurno, dolori...). Ed è per me spiazzante un po'...

Anche stanotte mi sono svegliato con fastidio retrosternale (e a cena avevo mangiato poco e secondo dieta da reflusso, tanto che continuo a perdere peso).. dopo appunto 5gg di dose piena...

Unica nota: l'altro ieri - dopo 3 settimane di fermo - sono ritornato a correre e in effetti ho sentito dolore retrosternale mentre correvo anche se ero sotto IPP... e in questi due giorni successivi ho accusato + fastidi.
Può essere stato quello a peggiorare il quadro generale? Meglio che non corro più durante la terapia IPP che dovrò mantenere per 1 mese?

Mi perdoni ma faccio fatica a trovare una correlazione tra causa ed effetto: dovrei stare decisamente meglio con la terapia però per ora ho solo un (leggero) miglioramento della tosse e per il resto va praticamente peggio..

Posso avere un suo parere in merito? Riesce a darmi qualche consiglio?
Perchè la cosa mi sta creando problemi anche in campo lavorativo e dopo 20 giorni di continui alti e bassi sono un po' spaesato.

Grazie per cortese la pazienza.
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