Depressione, ansia, insoddisfazione, rabbia

Salve, ho 29 anni e scrivo perchè non mi sento soddisfatto di me stesso. Non riesco a trovare lavoro, non vivo più da indipendente, non ho più amici nella mia città (sono andati tutti via) e nessuno di loro mi cerca più. Passo le giornate aspettando che finiscano, ma il problema è che poi ne comincia un'altra. Dentro di me so di valere molto, di avere molto da dare, però non ho opportunità, né riesco a crearmene e così ho perso ogni stimolo per fare qualcosa. Ho persino contrasti interni quando devo inviare un curriculum online, perchè "tanto non mi cagano, tanto non mi prendono"; e con le amicizie è inutile perchè "tanto se ne vanno appena trovano qualcuno che li faccia divertire di più, come già successo". Provo una forte rabbia repressa che mi dà una gran voglia di esplodere, se solo sapessi contro chi o cosa specificatamente. Maledico le convenzioni sociali perche ci costringono a stare così, a subire soltanto, e sono certo di non essere l'unico in questa condizione. Per cui spesso mi ritrovo buttato sul letto, privo di espressioni, con delle leggere palpitazioni e cerco almeno di piangere (quando e se ci riesco). Non nego che non di rado mi hanno attraversato la mente strani pensieri, che per fortuna o purtroppo (non so a chi spetti stabilire la sentenza) non ho mai applicato.
Mi sento incompreso perchè gli altri fingono di essere allegri e io no. Non riesco. È come se tradissi me stesso. Ho fortemente paura per il mio futuro, anche per quello immediato. Mi sento tagliato fuori dalle cose e dal mondo, che propina cose in cui non mi rivedo affatto, e scavarsi una nicchia mi sta diventando impossibile. Ho paura di andare da uno psicologo, forse perchè non saprei aprirmi, forse perchè significherebbe ammettere la sconfitta in una lotta che ho combattuto per anni. Non so neanche se la soluzione potrebbe essere quella o quale altra. Certo non posso vivere solo di palestra (no, non mi va di legare con quelle persone) o di hobby. Io semplicemente soffro per il vuoto dentro e attorno. Ho paura.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Lei scrive: "Ho paura di andare da uno psicologo, forse perchè non saprei aprirmi, forse perchè significherebbe ammettere la sconfitta in una lotta che ho combattuto per anni. Non so neanche se la soluzione potrebbe essere quella o quale altra..."

Quale soluzione crede di poter implementare per uscire dalla situazione in cui si trova adesso?
L'idea secondo la quale se chiede aiuto è un fallito viene applicata anche ad altre occasioni della vita? se sì, quali?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ah non ne ho idea... Non so proprio cosa fare realisticamente, senza amici attorno e con la crisi che sappiamo. Aspetto l'estate, quando tornerà qualcuno, per divertirmi un po' ma consapevole che sarà un divertimento a scadenza? Non so se riesco a spiegare in che gabbia mi trovi.
Allora aspetto il miracolo (cose in cui non credo), potremmo dire, ma neanche questo fa parte di me che sono sempre stato un combattivo.

No, per altre cose della vita no, dottoressa. In questo caso specifico però è diverso, perchè andare da uno psicologo non è come andare dal medico di base per un raffreddore e implica il dover affrontare situazioni delicate che hanno a che fare con la testa.
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto