Microdelezione cromosoma y e varicocele di 3°grado

Salve dottore,il mio fidanzato ha scoperto di essere azoospermico, da qui diverse indagini con il responso di : varicocele a SX di terzo grado e microdelezione del cromosoma y in Azfc locus DAZ.
Sono già i formata sul l'unico possibile iter: tese + icsi.
La mia domanda è, poiché ancora non era in programma un figlio dovendo io ancora finire gli studi universitari, attendere altro tempo sarebbe deleterio?
Abbiamo 24 anni io, 25 lui.
Ci siamo rivolti ad un andrologo che ci ha detto che l'unica possibilità nel caso in cui non fossimo pronti ora sarebbe fare una tese e congelare, ma so bene che congelando è possibile che le cellule trovate possano andare perdute. Quindi non sarebbe una soluzione che mi lascerebbe tranquilla.
Ma non fare proprio nulla e affrontare la tese tra un paio d'anni?
Grazie in anticipo dottore.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettrice,

le due soluzioni, da lei accennate, sono entrambe condivisibili anche se personalmente sarei più propenso verso la seconda prospettiva.

Se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questo particolare problema riproduttivo, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sempre sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/195-l-azoospermia-quando-non-ci-sono-spermatozoi.html

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
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Gentile dottore, la ringrazio per la pronta risposta, e le chiedo scusa se ribatto ...in realtà ciò che mi servirebbe esser detta è che con il passare di un altro paio d'anni nulla possa peggiorare.
Perché se anche ci fosse lo 0,1% di possibilità che procedendo adesso, la situazione potesse essere un minimo più vantaggiosa non ci penserei un attimo a procedere.
Possono un paio d'anni influire negativamente?
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Purtroppo non riesco a reperire questa informazione da nessun articolo o altro.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Clinicamente parlando: "difficile che "un altro paio d'anni qualcosa possa peggiorare" e per di più i progressi in tema di patologia della riproduzione umana sono così rapidi che tra qualche anno magari le indicazioni terapeutiche attuali potrebbero essere modificate in meglio."