Ansia, ossessioni, amore, depressione

Salve. Sono Tommaso, ho 27 anni. Circa un anno fa, all’apice di un periodo particolarmente soddisfacente (trovo lavoro, ho soddisfazioni sentimentali importanti) in me si rompe qualcosa. Dalla sera alla mattina, nel giro di una settimana, non provo più emozioni né voglie. Mi chiedo continuamente perché, sforzandomi di sentire di nuovo l’emozione che sentivo fino a pochi giorni prima, ma nella mia mente e nel mio cuore entra come un tarlo che prende tutto, anche la cosa a cui tengo di più: il mio rapporto di coppia. Non sono nuovo a ossessioni (nell’adolescenza e durante le fasi cruciali della mia vita non mi sono fatto mancare niente: pensieri ossessivi e paranoie) ma stavolta tocco il fondo: divento ansioso, paranoico, setaccio i difetti della relazione prima e della mia partner poi, mettendo in dubbio i sentimenti, la giustezza del rapporto, persino la felicità vissuta. La lascio, la riprendo, sempre per motivazioni che lì per lì mi sembrano valide, poi mi calmo e ricomincia tutto. Chi mi sta intorno è allibito: dall’umore e dalle motivazioni. Ho passato la fase “oddio non mi ama, mentre io la amo troppo” a “forse non la amo, lei mi ama tantissimo”, da “è troppo poco per me” all’esatto contrario, un mix di svalutazione e innalzamento reciproci, a momenti di rabbia, o di puro panico relativi a pensieri sul futuro, sulle nostre differenze caratteriali, sui nostri gusti: cose legittime, per carità, ma che fino alla “crisi” (arrivata dopo anni di sicurezza) mi piacevano o quantomeno non mi preoccupavano. Ora mi sembrano un'enormità. A volte ragiono in positivo e tutto rientra, mi dico "è un'altra ossessione, passerà", e io sono più sereno: cosa che mi fa pensare che io preferisco che tutto si risolva, ma in genere una domanda risolta ne genera un’altra, come se la mia testa proprio non volesse darmi la pace necessaria a continuare. Mi sveglio ogni mattina, da quasi un anno, con una crisi d’ansia e il pensiero (impulso? Desiderio? Non capisco la differenza) di doverla lasciare. E in tutto questo le emozioni non tornano: in questi giorni di primavera guardo intorno a me e i miei coetanei sembrano entusiasti, felici, in fibrillazione per l’arrivo dell’estate. Io ho messo un rapporto sentimentale importantissimo in stand-by (un rapporto splendido, davvero, fino all’arrivo di questa mia crisi) e non so andare avanti né tornare indietro, ho smesso impegnarmi nel lavoro, non penso ad altro tutto il giorno e ho continue crisi di pianto e pensieri di morte. Non entro nel dettaglio per non tediarvi, è una sintesi stringatissima dei miei ultimi, praticamente inutili, dodici mesi. Vorrei indietro la mia vita di prima, la mia relazione di prima, la libertà e tutte le emozioni. Sono telecomandato dall'ansia, non ho più veri sentimenti verso niente.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

hai descritto benissimo come agisce la ruminazione ossessiva ma la soluzione sulla quale devi focalizzarti non è quella di scrivere qui, perché purtroppo non possiamo darti un grande aiuto per il tuo problema da qui.

La buona notizia è che c'è una soluzione che consiste nel rivolgerti direttamente ad uno psicologo psicoterapeuta di persona per trattare la problematica definitivamente.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Dottoressa, grazie. Ritiene che questa assenza di sentimenti, questo distacco dalla mia fidanzata, l'ansia, anche l'impulso di lasciarla, possano dipendere dalla rimuginazione ossessiva? In che modo? A me sembra tutto reale... So che tutto, un anno fa, è cominciato così, da pensieri, domande, "e se.." e sensazioni, ma ora non lo so più. Prima le rassicurazioni mi calmavano, ora non mi fanno effetto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Ritiene che questa assenza di sentimenti, questo distacco dalla mia fidanzata, l'ansia, anche l'impulso di lasciarla, possano dipendere dalla rimuginazione ossessiva?"

Credo di sì

"In che modo? A me sembra tutto reale..."

Da un punto di vista cognitivo, la ruminazione sfinisce il paziente, il quale si sentirà stanchissimo dopo aver impiegato tutto questo tempo a rimuginare. Certamente ti sembra reale, anche perché la ruminazione ossessiva altro non è che una serie di pensieri su possibili scenari futuri che potrebbero presentarsi ma che partono da un dato di realtà.

Saluti
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dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie mille dottoressa. Ho recentemente contattato un terapeuta per valutare se iniziare con lui la terapia e mi ha parlato anche lui di un disturbo ossessivo, di perfezionismo, di ansia, di circoli viziosi eccetera. Il punto è che è vero che ho sempre avuto ossessioni ma è vero anche che mi sono un po' convinto, forse per esasperazione, del contenuto dei miei pensieri, e non so a cosa credere, non so cosa fare e non so cosa voglio. È normale in questi casi? Inoltre non so come fare a recuperare le mie emozioni, che sembrano sparite e la cui scomparsa, forse, sto attribuendo al motivo sbagliato.
[#5]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
E' possibile convincersi delle proprie ossessioni? Capita anche ad altri? E c'è un modo per, diciamo, tornare indietro, per distruggere questa convinzione, o una volta convinto è tutto irreversibile? Dei milioni di pensieri che ho avuto in questo anno sulla mia relazione, alcuni mi stanno davvero convincendo e non so più come tornare indietro, a volte vivo il rapporto come fosse già finito, ma io vorrei risolvere tutto, cosa posso fare?
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