Varicella

Buongiorno gentilissimi dottori, mercoledi sera ho avuto un rapporto sessuale non protetto con il mio compagno ( ma da anni prendo la pillola ). Avevo notato delle macchiette sul suo volto, ma avevamo pensato ad uno sfogo magari alimentare.
il problema è che ieri mattina lui mi ha chiamato dicendo che ha la varicella.
Sono preoccupata, non l'ho avuta in passato,ma qualcuno sa dirmi se sono a rischio al 100%?
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Cara Signora,
se non ha avuto la varicella e di questo è certa, può essere altrettanto certa che questa volta non potrà sfuggire....
Il contatto è stato diretto, durante il massimo periodo di infettività, con scambio di saliva, sperma e tutti i liquidi biologici vettori del virus VZV.
L'incubazione è fino a 21 gg in media 15 gg.
Appena inizieranno le manifestazioni, NON PRIMA, chiami il suo curante perchè l'Aciclovir (800 mg x 5 volte al giorno omettendo la dose notturna) o il Famciclovir, che personalmente trovo molto più maneggevole e che uso alla dose di 500 mg x 3 volte al giorno o il Valaciclovir (1000 mg x 3 volte al gg) presi ai primi sintomi sono capaci di modificare drammaticamente il decorso della varicella e di prevenire le complicanze in assoluta assenza di effetti collaterali.
Lasci stare la Brivudina perchè puntualmente nella varicella NON funziona.
Mi faccia sapere se vorrà.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottore,
grazie per la risposta tempestiva. Dunque, mia madre non mi garantisce che ho fatto la varicella. Ricorda che ho avuto delle bolle per circa una decina di giorni ma non mi da conferma sulla varicella.
Ho sentito il mio medico curante, mi ha consigliato di passare da lui lunedì per la prescrizione di Brivirac che è appunto la brivudina da lei citata.
Non ho alcun sintomo al momento: nessuna comparsa di macchie sulle pelle.
Assumendolo potrei avere effetti collaterali? Non blocca dunque la varicella?
Ringrazio per la disponibilità
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Signora,
quello che penso del Brivirac gliel'ho già detto.
Inoltre il farmaco non deve essere ASSOLUTAMENTE usato come preventivo ma, se proprio si deve, appena inizino le manifestazioni cliniche.
Dopo di che segua pure il suo medico che la conosce molto meglio di me.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
La sua opinione sul Brivirac mi era chiara. Mi sono forse spiegata male... con il verbo bloccare intendevo che funzionasse come preventivo della malattia.
Non c'è un farmaco che la può prevenire?
Purtroppo ho delle scadenze importanti ( lavorative e in famiglia ) e se potessi evitare questa varicella sarebbe ideale.
Grazie di cuore.
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Signora,
a tutt'oggi i farmaci antivirali di cui disponiamo - TUTTI - devono intendersi come terapia da somministrarsi ai primissimi sintomi della malattia.
Non è approvato dall'AIFA, dall'EMA, nè è razionale l'uso di alcun farmaco come PREVENTIVO della Varicella.
Se le è stato detto questo, qualunque sia il farmaco, le è stata detta una grandissima stupidaggine.
Piuttosto faccia il dosaggio del titolo anticorpale IgG /IgM anti VZV: potrebbe essere che lei sia immune e con ciò cadrebbe ogni timore di contrarre la malattia.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentule dottore,
I dosaggi igg e igm risultano entrambi negativi ad oggi.
Cosa devo pensare?
Grazie
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Signora,
l'incubazione della varicella può raggiungere 21 gg.
La constatazione che sia le IgM che le IgG anti VZV siano negative a 15 gg dal contatto la pone ancora nel limbo ma le da la certezza che lei non è protetta dal contagio.
Perciò credo che debba aspettare un'altra settimana: se non le verrà nè febbre nè esantema cutaneo non avrà la varicella: diversamente ai primi sintomi cominci la terapia.
Se scamperà a questo contagio sarà bene che lei faccia la vaccinazione contro VZV e che controlli la avvenuta sieroconversione: la sua situazione di "verginità immunologica" verso una delle malattie infettive più diffusibili la pone a rischio di contrarre la malattia prima o poi.
Magari a 80 anni come è successo ad un mio paziente contagiato dalla nipotina.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.