Malformazione artero venosa uterina

Buongiorno,
a seguito di un'interruzione di gravidanza causa feto malato, a mia moglie è stata diagnosticata una malformazione artero venosa uterina. Purtroppo i medici che la seguono ci hanno detto che è una malformazione molto rara e anche loro non hanno moltissima esperienza a riguardo, hanno trattato pochi casi, e desiderando un'altra gravidanza, ci hanno proposto come unica soluzione l'embolizzazione di queste vene, dicendo che al momento non ci sono prove che crei problemi per una futura gravidanza. Mia moglie da quando ha subito l'intervento non ha mai avuto perdite copiose di sangue, giusto i giorni successivi ma comunque paragonabile ad un ciclo normale, e nessun dolore forte. Ha avuto perdite ad intermittenza che sono terminate da quando ha espulso l'ultimo residuo abortivo (il primo fine settimana di maggio) e le beta sono scese a 6 (seconda settimana di maggio). Ho effettuato ricerche online e letto paper a riguardo, ho visto che in alcuni casi c'è stata una regressione spontanea della mav, mentre in altri casi è stato sufficiente l'assunzione di farmaci o, di recente, l'isteroscopia operativa che viene effettuata a Firenze presso il centro regionale di eccellenza in isteroscopia. Non abbiamo comunque ancora avuto modo di parlare con un radiologo interventista nè sono state fatte radiografie per confermare questa diagnosi, solo ecografie transvaginali con doppler. Avete qualche consiglio o indicazione da darci? Ci sono possibilità di evitare questa embolizzazione?
Grazie anticipatamente a chi vorrà rispondere.

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Dr. Casimiro Simonetti Radiologo interventista 338 13 1
Come ha giustamente osservato, è necessario innanzitutto un corretto inquadramento diagnostico, che dovrà comprendere una RM della pelvi (con MdC) ed una valutazione angiografica, angio-RM o angio-TC (probabilmente meglio quest'ultima ai fini di un "mappaggio" vascolare pre-embolizzazione o comunque pre-trattamento).
Solo sulla base di queste indagini sarà possibile inquadrare correttamente la alterazione, se suscettibile di trattamento o meno.
L'embolizzazione attualmente costituisce il gold standard per queste patologie, trattandosi, tra l'altro, di metodica estremamente sicura in mani esperte e soprattutto non invasiva.
Nella Sua città esercitano diversi ottimi Radiologi Interventisti, ai quali Le suggerisco di rivolgersi.

Dr. Casimiro Simonetti
http://www.villastuart.it/i-nostri-medici/dottor-casimiro-simonetti?rq=simonetti

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