Esaurimento nervoso

Salve volevo esporvi un problema che nessuno, nemmeno la mia psichiatra (da cui sono in cura da anni) è riuscito a risolvere o almeno a darmi un consiglio valido.
Io sono una ragazza di 21 anni e ho una sorellina di 15 anni.
Io nella mia adolescenza ho avuto svariati problemi tra cui anoressia e autolesionismo, da tempo sono riuscita a superarli e a capirne il motivo che sarebbe un disturbo di personalità.
Ma questo problema non riguarda me
Mia sorella che è entrata da poco nell'adolescenza, nonostante io sia abbastanza sicura che non abbia manifestato sintomi "gravi" come i miei credo non si comporti come un'adolescente medio ma che sia molto più distante e arrabbiata col mondo (rispetto alla media)
Lei non vuole farsi aiutare
Ma nemmeno questo è il problema
Il problema riguarda mia madre che credo sia entrata in uno stato di depressione acuta con degli episodi simili a un esaurimento nervoso
Credo che sia particolarmente spaventata dalla possibilità che mia sorella possa presentare le stesse patologie che io ebbi a quell'eta. Urla piange e dice che vuole morire
Mio padre è completamente assente
E mia madre non vuole spendere soldi per farsi aiutare ne aspettare mesi o anni per il servizio pubblico
Vorrei chiedervi come potrei fare a calmarla e a farle capire che nonostante mia sorella sia parecchio ostile non è detto che presenterà i miei stessi sintomi e che non dovrebbe prendersi tutta la colpa ma soprattutto che deve calmarsi e capire che è una fase che passerà. Se non sapete cosa consigliarmi potrebbero essere utili anche articoli o libri che parlano dell'argomento...io purtroppo non sto ancora bene al cento per cento e non so come aiutarla o forse non ne ho la forza. Grazie
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile ragazza,
è normale che l'adolescente cerchi di "distanziarsi" dalla sua famiglia, di differenziarsi, come pure è normale che attraversi una fase di critica e di contestazione. Se questa fase non ci fosse, allora sarebbe veramente il caso di preoccuparsi.

Nel vostro caso penso che forse vi avvantaggereste di una terapia familiare. La sua psicoterapeuta non le ha proposto di coinvolgere nella terapia sua madre o entrambi i genitori, anche solo per qualche colloquio?
Credo avrebbe dovuto farlo.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
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