Angoscia e ansie

Buongiorno a tutti.
Sono un ragazzo di 19 anni e vorrei chiedervi un aiuto per una particolare situazione che sto vivendo nell'ultimo periodo.
Da un mese a questa parte ho iniziato, senza alcun motivo, a pormi involontariamente delle domande riguardo il rapporto con la mia ragazza; le domande in questione vanno a mettere in dubbio il fatto che io possa amarla veramente, o dubbi sul fatto che jo voglia stare realmente con lei. Il brutto di tutto ciò è il fatto che io sia perfettamente cosciente di quanto io tenga a lei e del fatto che non potrei desiderare di meglio, perché lei è esattamente tutto ciò che io ho sempre sognato. Ma il problema fondamentale è che negli ultimi tempi non riesco a controllare queste domande che mi ronzano per la testa, tanto che in alcuni momenti di particolare angoscia arrivo a pensare che possano essere reali, e che quindi nei miei dubbi ci sia un fondo di verità... ma paradossalmente io so benissimo che non è così!
Ne ho parlato anche con lei e negli ultimi giorni mi capita spesso di avere bisogno di sfogarmi e di dirle tutto ciò che mi passa per la testa, perché in caso contrario mi sembra di farle un torto, o di sentirmi in colpa per ciò che penso involontariamente. A volte sono addirittura arrivato a pensare che l'unica via di uscita possa essere non vederla, ma sono consapevole che la mia volontà non sia assolutamente questa, che farei l'errore più grande e che starei ancor più male.
In parole povere nei momenti più tranquilli sono assolutamente consapevole di ciò che provo (malgrado le domande ronzino sempre in testa), nei momenti peggiori invece le paure mi assalgono.
Spero possiate comprendere ed aiutarmi a capire tutta questa situazione... è un mio problema!? O veramente potrebbe esserci la possibilità che tutto questo sia vero? (Nonostante io continui ad essere convinto che non potrei star meglio con nessun altra).

In conclusione vorrei far presente anche un'ulteriore paura che mi è sorta a causa di questa situazione: in alcuni momenti ho paura che tutto questo possa farmi impazzire, e il solo pensiero mi porta ad avere paure riguardo ciò che io stesso potrei fare, a me e agli altri. Ma riguardo questo ho già letto un consulto, dove è scritto che quest'ultima situazione potrebbe essere semplicemente un bruttissimo scherzo dell'enorme ansia... e che comunque sia il solo fatto di interrogarsi sulla propria situazione, sia sintomo di normalità.

Vi ringrazio in anticipo per la vostra grande disponibilità, in attesa di una risposta che possa aiutarmi a fare chiarezza.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
" e che comunque sia il solo fatto di interrogarsi sulla propria situazione, sia sintomo di normalità. "

In che senso ? Lei sta descrivendo un pensiero assillante che la fa star male, quindi in che senso normalità ? Nel senso del "diventare pazzo" ?
Queste sono espressioni che traducono semplicemente il timore di non avere il controllo, o l'idea ossessiva di doverlo avere che è poi la stessa cosa.

Il punto è che se questo pensiero la tormenta è abbastanza inutile risolverla per via razionale con continui ragionamenti rassicuranti, così si avvinghia intorno al problema, anziché risolverlo. Le ossessioni sono curabili.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini