Apatia, effetto neve

Gentili dottori

chiedo il vostro consiglio, nonostante tutte le presumibili limitazioni di un consulto a distanza, a causa di due sintomi che stanno rendendo la mia vita invivibile.

Il primo è una sorta di profondo, inspiegabile “appiattimento emotivo” apparso più di due anni fa e gradualmente peggiorato da allora. È una condizione che trovo difficile spiegare, del tutto opposta al mio carattere di un tempo: mi accorgo di non “reagire emotivamente”, o di reagire solo in parte, alle situazioni in cui mi trovo coinvolto; spesso mi capita di avvertire un sentimento più come un’accelerazione del battito cardiaco o come morsa allo stomaco che non come “stato mentale”. Mi sento così in ogni momento, ogni giorno, senza eccezioni. Due anni fa mi sono sottoposto a una RMN al cervello, a una visita neurologica e un esame alla tiroide, tutti negativi. In seguito, mi sono rivolto a uno psicoterapeuta su consiglio del mio medico, ma nonostante un anno di terapia, delle discrete doti di introspezione da parte mia e un’enorme quantità di informazioni personali fornite, nulla è emerso né sul fronte delle cause né su quello della cura.

Per il secondo sintomo mi sono rivolto a un’oculista, che dopo alcuni controlli mi ha detto che ero probabilmente affetto da “visual snow”. Mi ha fatto leggere una pagina riguardo a questa condizione, e la descrizione corrispondeva perfettamente. L’aspetto più preoccupante è che questo disturbo, manifestatosi solo negli ultimi mesi, si sta lentamente intensificando.

Ora non so più cosa fare. Ho paura che il mio sia un caso unico e senza rimedio, e mi sta riprendendo il timore che si tratti di una malattia organica. Di cosa potrebbe trattarsi? Dovrei ripetere gli esami di due anni fa, o farne di nuovi? A chi dovrei rivolgermi?
Vi sarei grato se potreste aiutarmi a trovare una risposta a queste domande.

Vi ringrazio in anticipo, e scusate il disturbo.