Hcv e fibroscan

Buongiorno. Sono affetto da hcv dal 1987, quindi da 30 anni. Da una decina di anni eseguo regolarmente fibroscan per epatopatia da hcv. Il range è costante tra 6,5 e 7,5 kpa. Glòi ultimi due anni è risultato 7,1 kpa. Devo dire che ho la viremia sempre alta, tra i 6.000.000 e i 10.000.000 di unità. Però le transaminasi sono buone, got nella norma e gpt intorno ai 50, ggt sempre nella norma. Ecografia sempère molto buona, con fegato di normali dimensioni, lievemente steatosico, con vena porta regolare e milza sempre bella piccola.
Volevo chiedere alcune cose:
Il fibroscan 7,1 kpa è fibrosi 1 o fibrosi 2? Chi mi dice 1 e chi mi dice 2 iniziale. Ma guardando in giro, secondo Metavir, 7,1 lo danno come F1. Non riesco a comprendere questa discordanza di pareri. L'unica cosa su cui sono concordi tutti è la lieve entotà dell,a fibrosi. Posso credere che sia una fibrosi lieve? Ma è vero che la carica virale poco c'entra con il danno epatico?
Grazie e cordiali saluti.

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Dr. Ludovico Giorgio Tallarico Pneumologo, Gastroenterologo, Specialista in malattie del fegato e del ricambio 233 8
Gentile Utente,
Lei chiede se i valori di elastometria che le hanno riscontrato sono da considerare significativi per fibrosi lieve o meno. Il Fibroscan ha delle limitazioni: è molto preciso quando la fibrosi è assente ed i valori sono inferiore a 5 kPa, oppure quando il rilievo dei valori è superiore a 12-13 kPa ed in tal caso si pone il sospetto di cirrosi. Nelle fasi intermedie il Fibroscan non è altrettanto preciso. Comunque valori di elastometria inferiori a 7 KPa possono escludere la presenza di una fibrosi significativa (cioè superiore ad F2 secondo lo score Metavir della biopsia epatica). Valori di Fibroscan compresi tra 7 e 13 kPa, generalmente si associano ad una malattia con fibrosi intermedia..
Vi sono fattori che possono influenzare l’affidabilità di questa determinazione quali il grado di infiammazione epatica (elevazione delle transaminasi) e lo spessore del pannicolo adiposo.
Fatte queste doverose precisazioni non mi spiego perché lei non si accinge ad effettuare la terapia con i farmaci altamente efficaci che abbiamo a disposizione (antivirali ad azione diretta) che determinano una eradicazione del virus con una percentuale quasi del 100% e che non determinano effetti collaterali significativi ! Lei deve considerare che ha una infezione che si può curare e che in genere dopo 20-30 anni può dare complicazioni serie ! perché aspettare che la malattia diventi più importante disquisendo se la fibrosi è più o meno importante? per illudersi che la malattia si arresti!? praticando dei continui controlli della viremia che servono solo a fare sperperare denaro pubblico. La viremia si pratica solo in previsione della terapia ed in rapporto con essa, durante ed alla fine della stessa, a tempi stabiliti. Consulti un epatologo e sarà lui a fare le dovute valutazioni sulla normalità degli indici biochimici di funzionalità epatica.
Cordialità e Saluti

Dr. Ludovico Giorgio Tallarico